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Jan Martszen il Giovane

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Scena di battaglia

Jan Martszen, o Martsen il Giovane (de Jonge) (Haarlem[1], 1609 – dopo il 1647[2] o tra il 1647 e il 1667[1]), è stato un pittore e incisore olandese del secolo d'oro, specializzato in pittura di battaglie[3].

Era figlio di Jacobus Martens (1579/1580-1647), che fu il suo primo insegnante[1], e nipote di Esaias van de Velde, che proseguì la sua istruzione nell'arte della pittura[1][4] e che ne influenzò particolarmente lo stile[1].

Nel 1626 probabilmente si trasferì a L'Aia con il padre[1]. Fu attivo a partire dal 1632[3] o dal 1628 e fino al 1641, periodo per il quale esistono opere datate. Probabilmente alcune sue opere, nel periodo 1628-1629, risultano sotto il nome del padre[1], perciò successivamente firmò i suoi dipinti con JM D.Jonge. Questo suo comportamento portò a supporre l'esistenza di un altro pittore M.de Jong[1][3]. Nel 1629 ritornò a Haarlem, dove operò fino al 1645[1].

Il 26 novembre 1633 si sposò con Philipina Torel di Amsterdam. Dal 1633 al 1638 fu attivo in Amsterdam. Lavorò anche a Delft[1].

Tra le sue opere più rappresentative vi sono: 2 battaglie dalla collezione Sydervelt (Amsterdam, 1766), di forte impatto, il Ritratto di Federico Enrico d'Orange, a cavallo all'assedio della città di Grol, reso in modo dettagliato e vigoroso, con la collaborazione di Michiel van Mierevelt. Altra sua opera degna di nota è La battaglia di Lützen[3]. Altre scene di battaglie si trovano oggigiorno a Vienna e a Riga[2].

Martszen fu anche un noto incisore: tra le sue realizzazioni vi è la Cavalcata in occasione dell'ingresso di Maria de' Medici ad Amsterdam[3].

Oltre a scene di battaglie, eseguì anche ritratti, dipinse animali, in particolare cavalli, e paesaggi. Collaborò con Bartholomeus van Bassen aggiungendo le figure in un suo dipinto rappresentante l'interno di una chiesa[1].

Fu suo allievo Jan Asselyn[4].

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