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Jacques-Louis de Beringhen

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Jacques-Louis de Beringhen
Pierre Mignard, Jacques-Louis de Beringhen (Château d'Azay-le-Rideau)
Marchese
In carica1702 –
1723
SuccessoreFrançois-Charles de Béringhen d'Armainvilliers
Nome completoJacques-Louis de Beringhen
TrattamentoMarchese
Altri titoliConte di Plessis-Bertrand
Signore d'Armainvilliers
NascitaParigi, 20 ottobre 1651
MorteParigi, 1º maggio 1723 (71 anni)
Luogo di sepolturaParigi
DinastiaBeringhen
PadreHenri de Beringhen
MadreAnne du Blé
ConsorteMarie-Madeleine-Élisabeth-Fare d'Aumont
FigliFrançois-Charles de Béringhen d'Armainvilliers
ReligioneCattolicesimo

Jacques-Louis de Beringhen (Parigi, 20 ottobre 1651Parigi, 1º maggio 1723) è stato un nobile, militare, politico e collezionista di incisioni francese.

Jacques-Louis era l'unico figlio di Henri de Beringhen, primo scudiero del re, morto il 10 maggio 1674, all'assedio di Besançon, e di Anne du Blé de Laye, figlia di Jacques du Blé de Laye, marchese d'Uxelles. Il nonno paterno discendeva da una nobile famiglia originaria dei Paesi Bassi, ed era stato primo valletto da camera di Enrico IV e la nonna paterna era Madeleine Bruneau, sorella della famosa Marie Bruneau des Loges.[1] I genitori di Jacques-Louis de Beringhen si erano sposati a gennaio 1646.

Jacques-Louis de Beringhen, marchese di Châteaunef in Bretagna (marchesato eretto nel 1702), conte di Plessis-Bertrand, signore d'Armainvilliers, sposò nel 1677 Marie-Madeleine-Élisabeth-Fare d'Aumont (1663-1718), nipote del cancelliere Michel Le Tellier. Divenne primo scudiero del re di Francia il 31 dicembre 1688; fu governatore della cittadella e del forte San Giovanni di Marsiglia nel 1679, membro del consiglio degli Affari Interni durante la Reggenza di Luigi XV, direttore dei Ponti e delle Carreggiate e cavaliere di Malta.

Ha militato nel Regimento Poly Cavalleria, di cui è stato maestro di campo dal 5 aprile 1700. Brigadiere il 26 ottobre 1704 e maresciallo di campo l'8 marzo 1718. Jacques-Louis de Beringhen è stato eletto membro dell'Académie des inscriptions et belles-lettres nel 1701.[2]

Il collezionista

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Questo gentiluomo francese raccolse una ricchissima collezione di incisioni, in cui erano rappresentati, quasi al completo, gl'incisori francesi, dal 1610 al 1715 - Robert Nanteuil, Abraham Bosse, Claude Mellan, François de Poilly, Jean-Baptiste Oudry, Antoine Noël, Charles-Antoine Coypel - ma anche incisori di altre scuole, come Corneille Galle, Jan Wierix, Annibale Carracci e Agostino Carracci, Gil Sadeler. La collezione fu acquistata dallo Stato francese nel 1731 - attraverso il figlio ed erede François-Charles de Béringhen d'Armainvilliers (1691-1742), dal 1726 al 1742 vescovo di Puy - ed ora è conservata alla Biblioteca Nazionale di Parigi.

Non era un erudito, Jacques-Louis de Beringhen e collezionava per suo piacere, dando la preferenza ai ritratti.[3] La sua collezione comprendeva tutto il periodo del regno di Luigi XIV e gli inizi del regno di Luigi XV.

Oggi, la collezione Beringhen è composta da 445 volumi, di formato diverso; ma in origine contava 579 volumi in-folio, 5 custodie e 99 pacchi. Le incisioni erano circa 90.000. Molte stampe sono state estratte dal proprio contenitore ed assegnate a raccolte di singoli autori, per cui queste incisioni oggi risultano in contenitori diversi da quelli originali.

  1. ^ (FR) Henri de Beringhen, su geneanet.org. URL consultato il 28 aprile 2023.
  2. ^ Claude Gros de Boze, Éloge de M. le marquis de Beringhen, dans Histoire de l'Académie royale des inscriptions et belles-lettres depuis son établissement, avec les éloges des académiciens morts depuis son renouvellement, chez Hippolyte-Louis Guerin, Paris, 1740, tomo 2, p. 326-347.
  3. ^ Gaspard Duchange, Dédié a Monseigneur le Marquis de Beringhen premier Escuier du Roy [...] par son tres humble serviteur A. Coypel / A. Coyper pinx; G. Duchange sculp., SBN IT\ICCU\RML\0365454. (Incisione a bulino).
  • Catalogue général en forme d'inventaire du cabinet d'estampes de Mr le marquis de Beringhen réuni au cabinet d'estampes de la Bibliothèque du Roi. (Manoscritto alla Biblioteca Nazionale di Francia, ca. 1731).
  • (FR) L. Beaumont-Maillet, Les collectionneurs au Cabinet des estampes, 1993.
  • (FR) Nathalie Poulain, Le marquis de Béringhen, 1995.

Voci correlate

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Altri progetti

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Controllo di autoritàVIAF (EN22245553 · ISNI (EN0000 0001 2123 7929 · CERL cnp01282975 · ULAN (EN500314263 · GND (DE143727834 · BNF (FRcb124934375 (data)