Josef Scheungraber
Josef Scheungraber | |
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Nascita | Monaco di Baviera, 8 settembre 1918 |
Morte | Ottobrunn, 22 luglio 2015 |
Dati militari | |
Paese servito | Germania nazista |
Forza armata | Wehrmacht |
Unità | Gebirgs-Pionier-Bataillon 818 |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Battaglie | Battaglia di Cassino |
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Josef Eduard Scheungraber (Monaco di Baviera, 8 settembre 1918 – Ottobrunn, 22 luglio 2015) è stato un militare tedesco, tenente della Wehrmacht.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Ha ricevuto condanne in Italia e Germania per crimini di guerra commessi durante la seconda guerra mondiale.[1]
Fu volontario nella prima Divisione di Montagna a Mittenwald. Combatté in Polonia, Francia, Russia e a Creta. Ricevette gravi ferite nel 1942 a causa di una mina antiuomo nel Caucaso e fu successivamente decorato con il Barretta per il combattimento ravvicinato e la Croce di Ferro. Si recò in Italia per suo desiderio, come comandante della compagnia Gebirgs-Pionier-Bataillon 818[2], dove è stato Ordonnanzoffizier del comandante supremo in Italia, Albert Kesselring. Partecipò all'evacuazione di Montecassino prima della feroce battaglia nel 1943.
Il 26 giugno 1944, a Falzano (nel comune di Cortona, in provincia di Arezzo), ordinò una rappresaglia in seguito all'attacco di alcuni partigiani che uccisero un sottufficiale e un soldato semplice.[3][4][5] Scheungraber fece uccidere quindici persone tra cui una donna di 74 anni.[6] L'unico superstite della rappresaglia, Gino Massetti, avrebbe poi fornito le prove contro l'imputato.[7][8]
Nel dopoguerra
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la guerra visse a Ottobrunn e a Monaco di Baviera. Fu consigliere comunale per vent'anni e comandante onorario dei vigili del fuoco. Nel 2005 fu insignito della Medaglia Cittadino per i suoi servizi.
L'11 agosto 2009 è stato giudicato colpevole di 10 omicidi e condannato all'ergastolo.[6][9][10]
Il 21 marzo 2010 a Mittenwald è stato inaugurato un monumento per le vittime di questo crimine di guerra e per le vittime di tutti i crimini di guerra commessi dalla fanteria di montagna tedesca (Gebirgsjäger) in tutta Europa durante la seconda guerra mondiale.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Stragi naziste senza giustizia, 17 ergastolani liberi in Germania, in ANSA, 29 maggio 2011. URL consultato il 29 maggio 2011.
- ^ Gebirgs-Pionier-Bataillon 818, su lexikon-der-wehrmacht.de.
- ^ Ergastolo per Josef Scheungraber,, su La Stampa, 11 agosto 2009. URL consultato l'8 gennaio 2024.
- ^ Crimini di guerra: assoluzioni a Monaco di Baviera, ergastoli a La Spezia, su ANED. URL consultato l'8 gennaio 2024.
- ^ (EN) Tristana Moore, Breaking News, Analysis, Politics, Blogs, News Photos, Video, Tech Reviews, in Time, 12 agosto 2009. URL consultato l'8 gennaio 2024.
- ^ a b scheda | Atlante stragi nazifasciste, su straginazifasciste.it. URL consultato il 9 gennaio 2024.
- ^ Former Nazi Officer Convicted of Murdering Italian Civilians, su nytimes.com.
- ^ (EN) Alexandra Topping, German veteran, 90, jailed for Nazi war crimes, in The Guardian, 11 agosto 2009. URL consultato l'8 gennaio 2024.
- ^ E’ morto Josef Scheungraber il boia di Falzano. Basanieri: "Siamo vicini ai parenti delle vittime", su ArezzoNotizie. URL consultato l'8 gennaio 2024.
- ^ Wiesenthal Center Urges German Authorities to Prevent Flight of Convicted Nazi War Criminal Josef Scheungraber, su wiesenthal.com.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Janet Kinrade Dethick, I Massacri di Arezzo. Una Tragedia Toscana, 2015, ISBN 978-1-326-18668-5.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Josef Sheungraber, su IMDb, IMDb.com.
- FALZANO CORTONA 26-27.06.1944, su straginazifasciste.it (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2023).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 250691194 · ISNI (EN) 0000 0003 7119 4570 · LCCN (EN) no2015081069 · GND (DE) 1023786427 |
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