Isaurinha Garcia

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Isaurinha Garcia

Isaura Garcia, detta Isaurinha, nota anche con lo pseudonimo di Personalíssima (San Paolo, 26 febbraio 1923[1]San Paolo, 30 agosto 1993), è stata una cantante brasiliana.

Viene considerata una delle interpreti più importanti nella storia della musica brasiliana del ventesimo secolo, avendo spaziato dalla samba al jazz, fino alla Bossa Nova.[2] Alcuni critici l'hanno anche paragonata a Édith Piaf[3], forti della sua carriera di oltre cinquant'anni, durante i quali ha potuto vantare oltre trenta successi, grazie a cui nel 2016 è stata insignita nell'Ordine del Merito Culturale (OMC) del Brasile.

Fu sposata con il musicista Walter Wanderley.[4][5]

Isaura nacque a Brás, il quartiere operaio di San Paolo (Brasile), dal portoghese Manuel Garcia e da Amelia Pancetti, italo-brasiliana originaria di Retignano (Toscana).[6] Uno dei suoi zii è stato il famoso pittore Giuseppe "José" Pancetti[2], considerato uno dei migliori paesaggisti modernisti del paese.[7]

Prima di diventare famosa, Isaura cantava nel cortile di casa mentre aiutava la madre a lavare i panni, così come nel bar del padre esibendosi tra i tavoli. Ancora adolescente, nel 1936 venne scelta da Rádio Cultura per interpretare una canzone di Aurora Miranda.[5]

La sua carriera, tuttavia, cominciò nel 1938 quando prese parte ad un concorso organizzato dal programma Qua-qua-qua-quarenta, in onda su Rádio Record e diretto da Otávio Gabus Mendes.[5] Vinse il concorso classificandosi al primo posto con la canzone Camisa Listrada di Assis Valente e fu così assunta a tempo pieno dall'emittente di San Paolo. Agli inizi del suo percorso, disse di prendere ispirazione da Carmen Miranda e Aracy de Almeida e continuò a risiedere in Rua da Alegria, nello stesso quartiere dove era nata. Ancora poco conosciuta e con pochi mezzi finanziari, era costretta ogni volta a viaggiare con il tram o a raggiungere a piedi lo studio per le esibizioni[8], prima di diventare una cantante di successo per l'etichetta RCA/Columbia.

Negli anni Cinquanta incise canzoni per le colonne sonore di alcuni film, tra cui Carnaval em Lá Maior (1955), Vou Te Contá (1958) e Garotas e Samba (1957).[5] Nel 1953 fu anche eletta "Regina" di Rádio Paulista ed iniziò un tour con varie tappe in Brasile.[5]

Nel 1963 vinse il Troféu Roquette Pinto come miglior cantante.[9]

Nel 2003, in occasione del decimo anniversario dalla morte, le venne dedicata un'opera teatrale intitolata Isaurinhaː samba, jazz & bossa nova, interpretata da Rosamaria Murtinho.[10] Sempre nel 2003 le furono dedicate altre opere teatrali.[11] Nel 2013, invece, Sony Music Brasil lanciò un cofanetto commemorativo intitolato Isaurinha Garcia 90 Anos e contemporaneamente il governo statale di San Paolo, insieme al Segretario di Stato per la Cultura, pubblicò il libro Quando o carteiro chegou... Mensagem a Isaurinha Garcia. Recentemente, un musical a lei dedicato ha riscontrato un grande successo di pubblico e critica.[12][13]

A metà anni Cinquanta la cantante iniziò una relazione d'amore e professionale "intensa e turbolenta" con Walter Wanderley, fin quando lui non si trasferì negli Stati Uniti (1966) senza mai fare ritorno in Brasile.[4] Nel 1963[14] Wanderley iniziò a frequentare Claudete Soares e lasciò Isaura, che "divenne irascibile" e prese ad andare "su tutte le emittenti radio-televisive per criticare Wanderley".[15] La Garcia ottenne in seguito la separazione dal marito, da cui aveva avuto anche un figlio.[5]

  1. ^ Secondo altre fonti sarebbe nata nel 1919.
  2. ^ a b (PT) Isaurinha Garcia, su Dicionário Cravo Albin. URL consultato il 4 gennaio 2023.
  3. ^ (PT) Morte da cantora Isaurinha Garcia completa 22 anos hoje - Rádio Câmara, su Portal da Câmara dos Deputados. URL consultato il 4 gennaio 2023.
  4. ^ a b (EN) Fernando Torres, Walter Wanderley: The "Bossa Nova" Forgotten, Editora Dialética, 29 novembre 2021, ISBN 978-65-252-1347-7. URL consultato il 4 gennaio 2023.
  5. ^ a b c d e f Isaurinha Garcia, su IMDb. URL consultato il 4 gennaio 2023.
  6. ^ Marino Bazzichi, Retignano, in Con pochi soldi e tanti sogni. I Vu' cumprà di Stazzema 1831-1990, Massarosa (LU), Il Labirinto, 1996, p. 438.
  7. ^ (PT) Ana Lucia F. dos Santos, Giuseppe Giannini Pancetti, o campineiro José Pancetti, su www.cidadeecultura.com. URL consultato il 30 dicembre 2022.
  8. ^ Come raccontato nel programma televisivo Ensaio, andato in onda su TV Cultura nel 1972.
  9. ^ (PT) Acervo Digital - Folha de S.Paulo, su Acervo Digital - Folha de S.Paulo. URL consultato il 4 gennaio 2023.
  10. ^ (PT) Michelle Licory, Rosamaria Murtinho: "Não morri jovem, já é uma vantagem". Lições para viver a terceira idade de biquíni!, su Glamurama, 3 settembre 2018. URL consultato il 4 gennaio 2023.
  11. ^ (PT) Sergio Salvia Coelho, Isaurinha Garcia, Personalíssima": Peça prefigura o musical brasileiro, su www1.folha.uol.com.br, 29 maggio 2003. URL consultato il 4 gennaio 2023.
  12. ^ (PT) Assistir Jornal da Globo - Um musical no Rio faz homenagem a Isaurinha Garcia que morreu há 25 anos. online | Globoplay. URL consultato il 4 gennaio 2023.
  13. ^ (PT) Mauro Ferreira, Isaura Garcia, cantora da era do rádio, tem vida reposta em cena em musical de teatro, su g1.globo.com. URL consultato il 4 gennaio 2023.
  14. ^ (EN) Ruy Castro, Bossa Nova: The Story of the Brazilian Music that Seduced the World, Chicago Review Press, 2000, ISBN 978-1-55652-494-3. URL consultato il 4 gennaio 2023.
  15. ^ (PT) Amaury Jr, Bisbilhotices: segredos e curiosidades das celebridades de todos os tempos, Jaboticaba, 2005, p. 179, ISBN 978-85-89894-32-6. URL consultato il 4 gennaio 2023.

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