[go: up one dir, main page]

Vai al contenuto

Il mostro (miniserie televisiva)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il mostro
Titolo originaleThe Deliberate Stranger
PaeseStati Uniti d'America
Anno1986
Formatominiserie TV
Generebiografico, drammatico, thriller
Puntate2
Durata185 min
Lingua originaleinglese
Rapporto4:3
Crediti
RegiaMarvin J. Chomsky
SoggettoRichard W. Larsen (libro)
SceneggiaturaHesper Anderson
Interpreti e personaggi
FotografiaMichael D. Margulies
MontaggioLori Jane Coleman, Howard Kunin, Ronald LaVine
MusicheGil Melle
ScenografiaDavid M. Haber
ProduttoreMarvin J. Chomsky
Casa di produzioneLorimar Productions
Prima visione
Prima TV originale
Dal4 maggio 1986
Al6 maggio 1986
Rete televisivaNBC
Prima TV in italiano
Dal1 febbraio 1987
Al2 febbraio 1987
Rete televisivaCanale 5

Il mostro (The Deliberate Stranger) è una miniserie televisiva in due puntate del 1986 diretta da Marvin J. Chomsky e basata sul libro The Deliberate Stranger scritto dal reporter statunitense Richard W. Larsen nel 1980 incentrato sul serial killer americano Ted Bundy, interpretato da Mark Harmon.

Trasmessa negli Stati Uniti il 4 e 6 maggio 1986 sulla rete NBC,[1] è andata in onda per la prima volta in Italia l'1 e 2 febbraio 1987 in prima serata su Canale 5,[2] e replicata in seguito il 4 e 5 settembre 1988 sempre su Canale 5.[3]

L'opera omette l'infanzia del killer, i primi anni di vita e le prime sei vittime conosciute (cinque omicidi e la prima vittima che è sopravvissuta), preferendo iniziare il racconto con l'omicidio di Georgeann Hawkins e dopo ulteriori crimini di Bundy a Washington, Utah, Colorado e Florida. Frederic Forrest interpreta il ruolo del detective di Seattle, Robert D. Keppel, e George Grizzard il giornalista Larsen.

L'avvocato di Bundy, Polly Nelson, nel suo libro La difesa del Diavolo ha detto che il film appare "incredibilmente accurato" e tutto ciò che è ripreso è semplicemente ciò che è stato dimostrato. Nello stesso libro, inoltre, è elogiato anche il ritratto che Harmon traccia di Bundy, notando come l'attore ne riproduca la postura rigida e la tipica espressione di sospetto.[4] Secondo Nelson, il suo cliente, ancora nel braccio della morte quando il film è andato in onda, non ha mostrato alcun interesse nel vederlo.[5] Ann Rule, che ha conosciuto Bundy prima degli omicidi, perché avevano lavorato insieme in una hotline dedicata a crisi suicide, ha evidenziato come il ritratto fornito da Harmon consenta di "perdere le insicurezze che si annidavano in Bundy, nella sua aria fiduciosa".[6] Harmon è stato nominato ai Golden Globe per la sua interpretazione di Bundy.[7]

I nomi di tutte le vittime (così come quello della fidanzata di Bundy) sono stati modificati, con le sole eccezioni di Denise Naslund e sua madre Eleanor Rose, ma il resto è molto puntiglioso nella rappresentazione degli eventi.

  1. ^ (EN) "TV Weekend - Networks Introducing New Shows", su nytimes.com, The New York Times, 2 maggio 1986. URL consultato il 12 agosto 2015.
  2. ^ TV Radiocorriere 5 - 1 febbraio 1987, su radiocorriere.teche.rai.it, TV Radiocorriere, 1 febbraio 1987. URL consultato il 12 agosto 2015.
  3. ^ TV Radiocorriere 36 - 4 settembre 1988, su radiocorriere.teche.rai.it, TV Radiocorriere, 4 settembre 1988. URL consultato il 12 agosto 2015.
  4. ^ Polly Nelson, Defending the Devil: My Story as Ted Bundy's Last Lawyer, 1994, p. 68.
  5. ^ Polly Nelson, Defending the Devil: My Story as Ted Bundy's Last Lawyer, 1994, p. 66.
  6. ^ Ann Rule, The Stranger Beside Me, 2000, p. 482
  7. ^ Alan Carter, Times Have Changed for Mark Harmon. New York Daily News, 31 agosto 1998

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Televisione: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di televisione