Il fantasma galante

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Il fantasma galante
Titolo originaleThe Ghost Goes West
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneRegno Unito
Anno1935
Durata80 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37 : 1
Generecommedia, fantastico
RegiaRené Clair
Soggettodal racconto Sir Tristram Goes West di Eric Keown
SceneggiaturaRobert E. Sherwood (film play), Geoffrey Kerr, René Clair
ProduttoreAlexander Korda
Casa di produzioneLondon Film Productions
FotografiaHarold Rosson

Jack Cardiff (operatore, non accreditato)

MontaggioHarold Earle-Fischbacher
Effetti specialiNed Mann
MusicheMischa Spoliansky
ScenografiaVincent Korda
CostumiRené Hubert

John Armstrong (costumi per Robert Donat)

Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Il fantasma galante (The Ghost Goes West) è un film del 1935 diretto da René Clair.

Tratto dal racconto Sir Tristram Goes West di Eric Keown, il film venne presentato in concorso alla 4ª Mostra del Cinema di Venezia.

Un ricco imprenditore americano fa un viaggio in Scozia perché vuole acquistare un castello. Il miliardario lo fa smontare pezzo per pezzo e se lo porta in America, ma non s'accorge che insieme al castello si porta dietro anche un fantasma, condannato a restare nel castello per essere morto da codardo in battaglia... Infatti per rompere la maledizione del padre, lo spettro ha bisogno di riscattarsi con qualcuno e quel qualcuno sarà proprio il proprietario della sua dimora.

Il film fu prodotto dalla London Film Productions. Deluso per l'insuccesso di Le Dernier Milliardaire, René Clair accetta la proposta di Alexander Korda di girare tre film in Inghilterra nel giro di due anni.

L'idea di trarre un film dal racconto Sir Tristram Goes West di Eric Keown è di Alexander Korda ma piacque molto anche al regista.[1]

Sceneggiatura

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Il regista, nella stesura della sceneggiatura, collaborò con l'autore del racconto e con due sceneggiatori, Geoffrey Kerr e Robert E.Sherwood.

Venne girato nei Denham Studios, a Denham nel Buckinghamshire[2].

Nel prologo e nelle scene del castello Clair usa una musica liturgica e folklorica; quando sono in scena gli americani, invece, si sente musica moderna e ad alto volume della radio e dei grammofoni.[3]

Distribuzione

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Distribuito dall'United Artists Corporation, il film fu presentato in prima a Londra il 17 dicembre 1935. Uscì nelle sale cinematografiche USA il 7 febbraio 1936 dopo una prima tenuta a New York il 10 gennaio[4].

Il film ebbe successo nei paesi di lingua inglese, meno in Francia.[5]

Riconoscimenti

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Nel 1936 il National Board of Review of Motion Pictures lo inserì tra i migliori film stranieri dell'anno.

Per il Dizionario Mereghetti è «una commedia graziosa sospesa tra il fantastico e l'ironico [...] valorizzata dal garbo del cast».[6]

Il film si compone di un prologo e quattro parti.

Murdoch Glourie, nobile scozzese, non ama la guerra e preferisce correre appresso alle belle ragazze. Muore ingloriosamente, ucciso dall'odiato vicino di casa Mc Laggan. Il vecchio padre lo condanna a vagare come fantasma fin che non avrà vendicato l'onore degli avi.

Due secoli dopo, l'ultimo erede dei Glourie, perseguitato dai creditori, vende il castello in rovina a un ricco industriale americano che lo smonta, imballa e spedisce a casa sua, in Florida.

Seconda parte

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Già sulla nave che trasporta il castello in America, una grande pubblicità accompagna l'evento e il ricco americano è consapevole di aver fatto un grande affare.

Castello e fantasma sono al centro dell'interesse degli organi di informazione e delle mire di altri affaristi. È addirittura oggetto di una interrogazione parlamentare.

Una grandiosa festa è indetta per l'inaugurazione del catello, perfettamente ricostruito. Culmina con l'apparizione del fantasma a mezzanotte. Il fantasma ritrova un erede dei Nac Laggan e vendica l'antica onta. Può finalmente dormire in pace e il suo erede vivrà felice nel nuovo continente, godendosi i soldi e l'amore di Peggy, la figlia dell'americano.

Racconto cinematografico

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«Tutto avviene come se il movimento di costituzione del racconto avesse improvvisamente cambiato di segno e di vettore. Nei film precedenti di Clair si svolgeva secondo linee centripete, dalla periferia verso il centro...In The Ghost Goes West, esso si svolge invece secondo linee centrifughe, dal centro verso la periferia...»

  1. ^ René Clair, Come si scrive un film, p. 82.
  2. ^ IMDb combined
  3. ^ Giovanna Grignaffini, René Clair, p. 90.
  4. ^ IMDb release info
  5. ^ Giovanna Grignaffini, René Clair, p. 92.
  6. ^ Il Mereghetti - Dizionario dei Film 2008. Milano, Baldini Castoldi Dalai editore, 2007. ISBN 9788860731869 p.
  • Barthélémy Amengual, René Clair, Seghers, coll. "Cinéma d'aujourd'hui", Paris, 1963.
  • G. Charensol, R. Regent, René Clair: un maestro del cinema, introduzione di Fernaldo Di Giammatteo, Milano e Roma, Bocca, 1955
  • Angelo Solmi, Tre maestri del cinema: Carl Dreyer, René Clair, Charlie Chaplin, Milano, Vita e Pensiero, 1956
  • Giovanna Grignaffini, René Clair, Il Castoro Cinema n. 69, Editrice Il Castoro, 1980
  • Jean Mitry, Rene Clair, Parigi, Ed. Universitaires, 1960
  • Arturo Invernici, Angelo Signorelli (a cura di), René Clair, Bergamo, Stamperia Stefanoni, 2008
  • René Clair, Come si scrive un film, a cura di Seton Margrave, Milano, Bompiani, 1945.

Collegamenti esterni

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