Idealismo epistemologico
L'idealismo gnoseologico o epistemologico è una posizione filosofica di tipo soggettivista secondo cui la conoscenza è un prodotto esclusivo del soggetto, che prescinde dalla realtà com'è in sé.[1] In tal senso, l'oggetto della conoscenza non è la realtà in se stessa, bensì le idee o le rappresentazioni mentali di questa.[2] Si contrappone al realismo epistemologico.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]L’idealismo epistemologico afferma che tutto ciò di cui abbiamo esperienza e conosciamo è di natura mentale, è un dato sensoriale della percezione. Anche se talora è utilizzato come argomento a favore dell'idealismo vero e proprio, in linea di principio l'idealismo epistemologico non afferma se i dati sensoriali abbiano un corrispondente nella realtà che li fondi. In quanto tale, contiene sia il realismo indiretto che l'idealismo. Vi aderirono Cartesio, Malebranche, Leibniz, Berkeley e Kant.
Questa versione dell'idealismo epistemologico interessava Ludwig Boltzmann. Essa aveva radici nel positivismo di Ernst Mach e Gustav Kirchhoff, oltre a una serie di aspetti mutuati dal kantismo o neokantismo di Hermann von Helmholtz e Heinrich Hertz.[3]
Brand Blanshard è un esponente contemporaneo dell'idealismo epistemologico.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Antonio Aliotta, Il relativismo, l'idealismo, e la teoria di Einstein, p. 57 e segg., Perrella, 1948.
- ^ Stefano De Luca, Idealismo, in Enciclopedia dei ragazzi, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2004-2006.
- ^ J. T. Blackmore, Ludwig Boltzmann: His Later Life and Philosophy, 1900-1906, Springer, 1995, p. 51.
- ^ Dorothy Emmet, The Nature of Metaphysical Thinking, Springer, 2015, p. 73 n. 1.