Kalar
Kalar (RU) Калар | |
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Stato | Russia |
Soggetti federali | Transbajkalia |
Rajon | Kalarskij, Tungokočenskij |
Lunghezza | 511 km |
Portata media | 160,97 m³/s[1] |
Bacino idrografico | 17 400 km² |
Nasce | monti del Kalar/monti Udokan 56°31′54″N 118°35′58″E |
Sfocia | fiume Vitim 55°21′53″N 116°15′49″E |
Il Kalar (in russo Калар?; nell'alto corso conosciuto con il nome di Čina, in russo Чина?) è un fiume della Russia siberiana orientale, affluente di destra del Vitim (bacino idrografico della Lena). Scorre nei rajon Kalarskij e Tungokočenskij del Territorio della Transbajkalia.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La sorgente del fiume si trova tra le catene dei monti del Kalar e Udokan nell'altopiano Stanovoj. Scorre con un corso ricco di rapide nelle montagne della parte settentrionale della Transbajkalia, costeggiando dapprima a sud i monti omonimi e successivamente attraversando una valle compresa fra questi e i monti Jankan.[2] Sfocia nel Vitim a 900 km dalla foce.[3]
Lungo il suo corso si trova il villaggio di Srednij Kalar (a 156 km dalla foce). Il fiume è gelato, mediamente, fra la metà di ottobre e la metà di maggio. Il maggior affluente è il Demku, lungo 89 km, proveniente dalla sinistra idrografica.
Il fiume è popolare per il turismo acquatico: rafting e kayak hanno indice di difficoltà III-IV. È popolato da molti pesci: temoli, Brachymystax lenok, taimen, coregoni.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (RU) Kalar At Sredniy Kalar, su r-arcticnet.sr.unh.edu. URL consultato il 18 giugno 2021.
- ^ (RU) Калар, su water-rf.ru. URL consultato il 18 giugno 2021.
- ^ (RU) Река Калар, su textual.ru. URL consultato il 18 giugno 2021.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Kalar
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (RU) Grande enciclopedia sovietica, su bse.sci-lib.com. URL consultato il 5 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2007).
- Mappe: O-50 (JPG), su maps.vlasenko.net. URL consultato il 17 giugno 202i. (Edizione 1986); N-50 (JPG), su maps.vlasenko.net. URL consultato il 17 giugno 202i. (Edizione 1991)