Koolhoven F.K.49
Koolhoven F.K.49 | |
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Foto tratta da Le Pontential Aérien Mondial 1936. | |
Descrizione | |
Tipo | aereo da trasporto |
Equipaggio | 4 (2 piloti, un fotografo e un operatore) |
Progettista | Frederick Koolhoven |
Costruttore | Koolhoven |
Data primo volo | 22 settembre 1935 |
Data ritiro dal servizio | 1948 |
Esemplari | 7 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 11,70 m |
Apertura alare | 16,00 m |
Altezza | 3,00 m |
Superficie alare | 35,0 m² |
Peso a vuoto | 1 330 kg |
Peso max al decollo | 2 120 kg |
Propulsione | |
Motore | due De Havilland Gipsy Major |
Potenza | 130 CV (100 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 202 km/h a 2 000 m |
Autonomia | 790 km |
Tangenza | 4 300 m |
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Il Koolhoven F.K.49 fu un bimotore da fotogrammetria ad ala alta sviluppato dall'azienda aeronautica olandese Koolhoven negli anni trenta del XX secolo, e costruito in piccola serie.[2]
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Nei primi anni trenta del XX secolo la Luchtvaartafdeling[3] emise il requisito per l'acquisto di un aereo da ricognizione fotografica e fotogrammetria[4] con cui rimpiazzare i precedenti Fokker F.VIIa/3m e Fokker C.IV[N 1] allora utilizzati dal Topographische Dienst (TD). L'azienda di costruzioni aeronautiche Koolhoven, sotto la guida del proprietario e progettista Frederick Koolhoven, realizzò il modello F.K.49, il cui prototipo andò in volo per la prima volta il 22 settembre 1935.[2] Il nuovo aereo suscitò un certo interesse ed ottenne un ordine per tre esemplari da parte della Luchtvaartafdeling e uno da parte dell'Ungheria.[2]
Gli F.K.49 erano predisposti per essere utilizzati anche come aerei da trasporto, evacuazione sanitaria o addestramento al lancio dei paracadutisti. Un modello dotato di diversa propulsione, e designato F.K.49A, fu ordinato in due esemplari dalla Finlandia,[2] uno dalla Turchia e due dalla Romania.[4]
Descrizione tecnica
[modifica | modifica wikitesto]Aereo da trasporto civile, bimotore, monoplano. L'ala alta a semi-sbalzo, aveva struttura completamente lignea, con rivestimento in compensato.[1] La fusoliera era costruita in tubi d'acciaio saldati, e rivestita in tela. Il carrello d'atterraggio era triciclo posteriore fisso, con le gambe principali dotate di una sola ruota, fissate sotto le gondole motori, e pattino di coda.[1]
La propulsione era assicurata da due motori De Havilland Gipsy Major[1] a 4 cilindri in linea, raffreddati ad aria, eroganti la potenza di 130 CV, ed azionanti un'elica bipala lignea.[1]
La cabina di pilotaggio ospitava i due piloti, seduti in tandem, e dietro di essi trovava posto il fotografo. Le fotocamere o le cineprese erano montate sopra apposite aperture posizionate sul pavimento della cabina.[1] Il quarto membro dell'equipaggio era l'operatore che sviluppava le foto in una apposita camera oscura sita nella parte posteriore della cabina.[1]
Impiego operativo
[modifica | modifica wikitesto]L'aviazione olandese ricevette un solo esemplare (matricola 950)[4] consegnato nel dicembre 1935.[2] Esso fu catturato durante le fasi dell'invasione tedesca dei Paesi Bassi, avvenuta il 10 maggio 1940, sul campo d'aviazione di Soesterberg, Utrecht, e demolito qualche tempo dopo.[3] I restanti due si trovavano in vari stadi di costruzione, ma furono distrutti durante il bombardamento dello stabilimento di Waalhaven.[2]
L'aeronautica turca ordinò una versione modernizzata del velivolo, designata FK-49A, dotata dei più potenti propulsori Fairchild Ranger V-770 B-4[1] da 305 hp. Il velivolo fu consegnato al Harita Genel Komutanlığı (HGK) ed andò perso nel corso del 1938,[4] quando a causa di un incendio a un motore precipitò da grande altezza causando la morte di tutto l'equipaggio.[4]
Il governo finlandese ordinò due FK-49A per la propria Guardia costiera (Merivartiolaitos), dotati di motori Hirth HM 508C[4] da 285 hp e predisposizione per l'installazione di una coppia di galleggianti EDO atti a trasformarli in idrovolanti. Ne fu consegnato un solo esemplare (matricola 1001), che volò per la prima volta il 3 novembre 1939 e fu consegnato, via Svezia,[1] nel gennaio 1940. L'aereo venne usato molto poco dall'aeronautica militare finlandese per problemi legati alla manutenzione dei motori,[N 2] e fu definitivamente radiato nel 1948[2] e quindi demolito.
Anche la Romania ordinò due F.K.49R dotati di motori Argus As 10C da 200 hp, che non furono mai realizzati.
Versioni
[modifica | modifica wikitesto]- F.K.49: prima versione di serie per la Luchtvaartafdeling, con motori De Havilland Gipsy Major
- F.K.49A: seconda versione di serie per la Turchia e la Finlandia, dotata di propulsori Fairchild Ranger V-770 B-4, Hirth HM 508C o Argus AS 10C-3, muso allungato con forma ovale, e sezione di coda più grande.[2]
- F.K.49W: versione idrovolante per la Finlandia, equipaggiata con una coppia di galleggianti EDO.
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Anche la compagnia di bandiera KLM utilizzava per il servizio di cartografia aerea e fotografia un apposito velivolo, un Fokker F.VIII matricola PH-OTO.
- ^ Durante il servizio in Finlandia il velivolo totalizzò solo 18 ore di volo.
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Ryan K. Noppen, Blue Skies, Orange Wings. The Global Reach of Dutch Aviation in War and Peace, 1914-1945, Grand Rapids, Michigan, W.M. B. Eermands Publishang Co., 2016, ISBN 0-80284-870-2.
- (EN) Michael J. H. Taylor, Jane's Encyclopedia of Aviation, London, Studio Editions, 1989.
Periodici
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Solely for Survey, in Flight International, n. 1405, London, 28 November 1935, p. 553.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Koolhoven F.K.49
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (RU) Alex Den Ouden, The aircraft designer Frederik (Frits) Koolhoven, in Den Ouden, http://www.alexdenouden.nl. URL consultato il 12 settembre 2008.
- (RU) Koolhoven FK-49, in Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 20 aprile 2018.
- (EN) Koolhoven FK.49, in 1000aircraftphotos, http://1000aircraftphotos.com. URL consultato il 20 aprile 2018.
Video
[modifica | modifica wikitesto]- Koolhoven FK-49, su youtube.com.