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Fulvio Suvich

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Fulvio Suvich
Fulvio Suvich, sottosegretario degli Affari Esteri, foto del gennaio 1934

Sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari esteri
Durata mandato20 luglio 1932 –
11 giugno 1936
PresidenteBenito Mussolini

Sottosegretario di Stato al Ministero delle Finanze
Durata mandato6 novembre 1926 –
9 luglio 1928
PresidenteBenito Mussolini

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaXXVI, XXVII, XXVIII, XXIX, XXX
Gruppo
parlamentare
Nazionalista (XXVI), Fascista, Corporazione della previdenza e del credito
CoalizioneFascista
CircoscrizioneTrieste (XXVI); C.U.N. (XXVII, XXVIII, XXIX)
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Nazionalista (XXVI legislatura), PNF
Titolo di studiolaurea

Fulvio Suvich (Trieste, 23 gennaio 1887Trieste, 5 settembre 1980) è stato un politico e diplomatico italiano, sottosegretario di Stato alle Finanze e agli Affari Esteri. Fu fra i massimi rappresentanti dell'irredentismo giuliano.

Si laurea presso l'Università di Graz in legge. Allo scoppio della prima guerra mondiale si arruola volontario nell'esercito italiano. Massone, fu affiliato alla loggia di Roma Propaganda Massonica, del Grande Oriente d'Italia[1]. Viene eletto deputato nel 1921 nelle file nazionaliste, fusesi nel 1923 con il PNF (Suvich curò, con Francesco Giunta e Bruno Coceani, i tempi e le modalità della fusione nella regione giuliana).

A Suvich vengono affidati altri incarichi di responsabilità e, nel 1926, viene nominato da Mussolini sottosegretario alle Finanze.

Dal 1931 è Commissario per conto del governo dell'ENIT. Le sue funzioni riguardano la creazione di una nuova immagine propagandistica dell'Italia all'estero attraverso il turismo, considerato come una vetrina per esporre orgogliosamente ai visitatori stranieri l'opera del regime. Avvia inoltre una profonda riorganizzazione del sistema turistico italiano, per farlo corrispondere a quell'immagine dell'Italia che intendeva diffondere.

Diviene inoltre sottosegretario agli Affari Esteri (dal 1932 al 1936), con Mussolini ministro ad interim. Suvich sostiene l'indipendenza dell'Austria contro le mire annessionistiche tedesche e nel 1934, dopo che a Vienna viene assassinato il cancelliere Dollfuss per mano di simpatizzanti nazisti, convince Mussolini a schierare le truppe italiane lungo il confine del Brennero.

Fautore del riavvicinamento italo-francese, sostiene l'accordo tra Mussolini e Pierre Laval e cerca, nell'aprile 1935 a Stresa, un coinvolgimento più stretto oltre che con la Francia, anche con la Gran Bretagna.

Dopo la proclamazione dell'Impero e l'inizio della guerra di Spagna nel 1936, Galeazzo Ciano assume la titolarità del Ministero degli Esteri e Suvich è nominato ambasciatore a Washington dove rimane dal 1936 al 1938. Prosegue per qualche anno la carriera diplomatica e, nel dopoguerra, si ritira a vita privata. Muore a Trieste nel 1980.

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di San Gregorio Magno - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di San Gregorio Magno
— 10 ottobre 1932
  1. ^ Luca Irwin Fragale, La Massoneria nel Parlamento. Primo novecento e Fascismo, Morlacchi Editore, 2021, p. 222.
  • Fulvio Suvich. Trieste e l'espansione italiana in Oriente. Roma, Tipografia de L'idea nazionale, 1922
  • Fulvio Suvich. Relazione sull'attività svolta nell'anno 1930-8. Roma, Castaldi, 1931
  • Fulvio Suvich. Memorie: 1932-1936 . (a cura di Gianfranco Bianchi). Milano, Rizzoli Editore, 1984. ISBN 88-17-33819-2
  • Annunziata Berrino, Storia del turismo in Italia, Bologna, Il Mulino, 2011. ISBN 978-88-15-14667-0

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Ambasciatore italiano negli Stati Uniti d'America Stati Uniti (bandiera) Successore
Augusto Rosso 1936 - 1938 Ascanio Colonna
Controllo di autoritàVIAF (EN94651026 · ISNI (EN0000 0000 7904 3871 · BAV 495/327057 · LCCN (ENn87908774 · GND (DE1266016007 · J9U (ENHE987007459215305171