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Franco Brambilla (attore)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il piccolo Franco Brambilla con Ugo Ceseri in Vecchia guardia (1934)

Franco Brambilla (Roma, 25 aprile 192217 dicembre 1942[1]) è stato un attore italiano, noto come attore bambino per la sua partecipazione al film Vecchia guardia (1934) di Alessandro Blasetti. Morì giovanissimo nel corso della seconda guerra mondiale sul fronte orientale, in Russia.

Figlio della contessa vedova Maria Milani Brambilla, Franco Brambilla fu attore bambino tra il 1934 e il 1940. A 12 anni, nel 1934, studente di scuole medie e marinaretto di Mussolini, è tra gli interpreti del film di esaltazione del fascismo Vecchia guardia di Alessandro Blasetti, girato per celebrare i 12 anni della marcia su Roma. Il regime percepisce l'impatto che gli attori bambini possono avere ai fini della propaganda ideologica diretta alle giovani generazioni come efficaci simboli e modelli di eroismo e idealismo. Brambilla interpreta il ruolo di un piccolo attivista fascista che di nascosto si unisce ad una squadra fascista e muore partecipando con essa ad una spedizione punitiva contro dei lavoratori in sciopero. Il film di propaganda ebbe buon successo, in Italia e in Germania: fu apprezzato da Benito Mussolini ed anche Adolf Hitler volle incontrare il piccolo interprete.[2]

A questa prova seguiranno per Brambilla solo altre piccole parti in film storici e di propaganda: 1860 I Mille di Garibaldi (Alessandro Blasetti, 1934), Aldebaran (Alessandro Blasetti, 1936); e Scipione l'Africano (Carmine Gallone, 1937).[3]

Come successo ad altri attori bambini protagonisti in quegli anni di film di propaganda (Rolf Wenkhaus e Klaus Detlef Sierck nella Germania nazista; Aleksei Lyarsky nella Russia sovietica),[4] anche Brambilla finirà nella vita con il rimanere prigioniero e vittima del proprio ruolo. Da lui si aspetta lo stesso spirito eroico del suo alter ego cinematografico. All'entrata dell'Italia nella seconda guerra mondiale partì volontario nel CSIR come alpino per la campagna di Russia, trovando la morte nel 1942 sul fronte orientale, e venendo sepolto in un luogo sconosciuto.

  1. ^ Cfr. Ministero della Difesa, Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra.
  2. ^ Andrea Giuseppe Muratore, L'arma più forte. Censura e ricerca del consenso nel cinema del ventennio fascista, Luigi Pellegrini Editore, 2017.
  3. ^ "Franco Brambilla" in Internet Movie Database.
  4. ^ David Welch, Propaganda and the German Cinema, 1933-1945 (I.B.Tauris, 2001); Evgeniĭ Aleksandrovich Dobrenko, Stalinist Cinema and the Production of History (Edinburgh University Press, 2008).
  • Vittorio di Girolamo, Hijo de la loba - Mis recuerdos del Fascismo, Litografía Marinetti, Santiago, Chile 1990.
  • Andrea Giuseppe Muratore, L'arma più forte. Censura e ricerca del consenso nel cinema del ventennio fascista, Luigi Pellegrini Editore, 2017.
  • Marcia Landy, The Folklore of Consensus: Theatricality in the Italian Cinema, 1930-1943, SUNY Press, 1998.

Collegamenti esterni

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