Fitosteroli
I fitosteroli sono un gruppo di steroli che possono essere ritrovati nelle piante. Nella categoria vengono normalmente inclusi anche gli "stanoli" vegetali. I fitosteroli e fitostanoli si ritrovano in piccole quantità ed a seconda del processo di raffinazione[1] negli oli derivati da vegetali di diverse famiglie: Leguminosae, Graminacee, Pedaliaceae ecc.[2][3]
Gli oli vegetali con le più alte concentrazioni di fitosteroli riportati nel Codex Alimentarius sono:
Oli non raffinati con le più alte concentrazioni di steroli[4] | |
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Olio | concentrazione totale di steroli (mg/kg) |
Olio di riso | 10500-31000 |
Olio di semi di mais | 7000-22100 |
Olio di colza a basso tenore di acido erucico | 4500-11300 |
I principali fitosteroli sono:
- Colesterolo
- β-sitosterolo
- Campesterolo
- Stigmasterolo
- Brassicasterolo
- Delta-5-Avenasterolo
- Colestanolo
- Sitostanolo
- Campestanolo
- Eritrodiolo
- Uvaolo
- Betulina
- Clersterolo
- 24-Metilene colesterolo
- Delta-5-24-Stigmastadienolo
- Delta-7-Stigmastenolo
- Delta-7-Avenasterolo
- Delta-7-Campesterolo
- Delta-5-23-Stigmastadienol
Il profilo degli steroli cambia notevolmente da vegetale a vegetale e può essere utilizzato per riconoscere le eventuali adulterazione degli oli vegetali.
La concentrazione di colesterolo è comunque molto inferiore di quella dei fitosteroli più comuni, che a seconda della pianta possono essere: β-sitosterolo, Brassicasterolo, Campesterolo, Delta-5-Avenasterolo.
I fitosteroli presentano un ampio spettro di utilizzo, essendo usati sia nei prodotti cosmetici sia come additivi alimentari e medicinali per ridurre i livelli di colesterolo.
Effetti sulla salute
[modifica | modifica wikitesto]L'Autorità europea per la sicurezza alimentare(EFSA) ha concluso che il colesterolo nel sangue può essere ridotto in media dal 7 al 10,5% consumando da 1,5 a 2,4 grammi di steroli e stanoli vegetali al giorno. Gli scienziati hanno rilevato che l'effetto è generalmente accertato entro le prime 2-3 settimane. Gli studi, riferiti a periodi che arrivano a 85 settimane, mostrano che l'effetto potrebbe perdurare per tutto il periodo in esame[5]. L'indicazione sulla salute: "È stato dimostrato che gli steroli vegetali e gli esteri di stanoli vegetali riducono il colesterolo nel sangue. L'ipercolesterolemia costituisce un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie cardiache coronariche." può essere riportata sugli alimenti nel mercato dell'Unione europea.[6]
Nonostante la capacità nell'abbassare il colesterolo LDL sia ben nota, un effetto benefico dei fitosteroli nei confronti delle malattie cardiovascolari e della mortalità è oggetto di controversia scientifica.[7]
La sitosterolemia, o fitosterolemia, è una rara patologia a carattere autosomico recessivo caratterizzata da un aumento dei valori ematici e tissutali di fitosteroli.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ferrari R.A., Esteves W., Mukherjee K.D., and Schulte E., 1997. Alterations of sterols and steryl esters in vegetable oil during industrial refining. J. Agric. Food Chem., 45, 4753-4757.
- ^ T. Verleyen e altri, Analysis of free and esterified sterols in vegetable oils
- ^ T. Itoh, T. Tamura, T. Matsumoto, Sterol composition of 19 vegetable oils
- ^ CODEX STANDARD FOR NAMED VEGETABLE OILS-2015 (PDF), su codexalimentarius.org.
- ^ European Food Safety Authority, Le indicazioni sulla salute riferite ai fitosteroli in merito alla riduzione del colesterolo nel sangue possono ora essere giudicate in base alla nuova consulenza scientifica dell’EFSA, su efsa.europa.eu.
- ^ REGOLAMENTO (UE) N. 384/2010 DELLA COMMISSIONE del 5 maggio 2010, relativo all'autorizzazione e al rifiuto dell'autorizzazione di determinate indicazioni sulla salute fornite sui prodotti alimentari e facenti riferimento alla riduzione del rischio di malattia e allo sviluppo e alla salute dei bambini
- ^ (EN) Oliver Weingärtner, Michael Böhm e Ulrich Laufs, Controversial role of plant sterol esters in the management of hypercholesterolaemia, in European Heart Journal, vol. 30, n. 4, 2009/02/01, pp. 404-409, DOI:10.1093/eurheartj/ehn580. URL consultato il 30 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).