Festivalbar 1964
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Festivalbar 1964 | |||
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Edizione | I | ||
Periodo | agosto | ||
Sede | Asiago | ||
Presentatore | Vittorio Salvetti | ||
Emittente TV | Radio | ||
Partecipanti | 10 canzoni | ||
Vincitore | Bobby Solo | ||
Premio della critica | no | ||
Cronologia | |||
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La prima edizione del Festivalbar si tenne ad Asiago nel mese di agosto del 1964.
La manifestazione fu ideata, organizzata e condotta da Vittorio Salvetti e consisteva in una presentazione di cantanti già affermati e nuovi emergenti, i cui dischi in uscita per l'estate gareggiavano semplicemente attraverso il numero di selezioni che venivano fatte nei jukebox. A vincere la manifestazione era il brano più "gettonato" nel gruppo di canzoni partecipanti.
Classifica, canzoni e cantanti Campioni
[modifica | modifica wikitesto]- Credi a me - Bobby Solo - (G.Marchetti-G.Sanjust)
- Chi vede te (Take Me Tonight) - Gene Pitney (Daniele Pace-Schroeder-Gold-Alfred)
- Perché l'ho fatto - Fabrizio Ferretti (Alberto Testa-Anisfield-Denso)
- Un paio di giorni - Robertino (testo di Mogol e Alberto Testa; musica di Pino Massara)
- L'esercito del surf - Catherine Spaak (testo di Mogol; musica di Iller Pattacini)
- Dorme la città - Andrea Lo Vecchio (Lo Vecchio)
- E adesso te ne puoi andare (I Only Want to Be with You) - Les Surfs (Leo Chiosso-Hawker-Raymonds)
Classifica, canzoni e cantanti Giovani
[modifica | modifica wikitesto]- Ciao ciao ciao (Bye Bye Love) - Pilade (Bryant-Del Prete-Astro Amari)
- Ragazzi come noi - Paki & Paki (Maresca-Zerato-Beretta)
- Dov'ero - An'Neris (Casadei-Rigoni-Simoni)
Regolamento
[modifica | modifica wikitesto]Nella prima edizione i brani in gara erano dieci, sette interpretati da Campioni e tre dai Giovani. Non era stata prevista nessuna trasmissione televisiva, ma solo una serata finale sponsorizzata da un'azienda, in cui furono attribuiti i premi.
Direzione artistica
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su festivalbar.it.
- Alla (ri)scoperta dell'estate con il Festivalbar: viaggio nel 1964, su Recensiamomusica.com