Ferrovia di Seixal
Ferrovia di Seixal | |
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Nome originale | Ramal do Seixal/Ramal de Cacilhas |
Stati attraversati | Portogallo |
Inizio | Barreiro |
Fine | Seixal |
Attivazione | 1923 |
Soppressione | 1969 |
Gestore | Companhia dos Caminhos de Ferro Portugueses |
Precedenti gestori | Caminhos de Ferro do Estado |
Lunghezza | 4,4 km |
Scartamento | iberico 1668 mm |
Ferrovie | |
La ferrovia di Seixal (in portoghese, Ramal do Seixal o Ramal de Cacilhas) è una breve linea ferroviaria dismessa che collegava le stazioni di Seixal e Barreiro (Sul e Sueste). Fu chiusa nel 1969. Era l'unica parte costruita del progetto di ferrovia, detto Ramal de Cacilhas, di collegamento tra Barreiro e Cacilhas dove si sarebbe dovuta costruire una stazione intermodale al servizio del trasporto ferroviario e fluviale.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Prodromi
[modifica | modifica wikitesto]Il Ramal de Cacilhas fu inserito nel Piano di rete a sud del Tago del 15 maggio 1899 perché ritenuto di grande importanza per il traffico che avrebbe generato e per una connessione diretta tra Lisbona e la ferrovia del Sado[1]. Una legge del novembre 1902 prevedeva anche la finanziabilità con il Fondo speciale delle Caminhos de Ferro[2].
La lenta costruzione
[modifica | modifica wikitesto]I lavori di costruzione della ferrovia per Cacilhas iniziarono il 11 ottobre 1901[3]. Tuttavia intervennero numerosi fattori a rallentare l'iter di realizzazione; il 1º dicembre 1914 era già completata la tratta fino a Seixal[4]. Nel novembre 1917 era in corso di completamento la stazione di Seixal e la fermata di Barreiro-Terra[4].
Nell'aprile del 1917 le Caminhos de Ferro do Estado ottennero un nuovo finanziamento per la prosecuzione dei lavori del Ramal de Cacilhas[5].
Il 29 luglio 1923 il tratto completo fu inaugurato e aperto all'esercizio tra Lavradio e Seixal[6]. L'11 aprile 1927 la linea passò sotto la giurisdizione della Companhia dos Caminhos de Ferro Portugueses.
Proseguimento per Cacilhas cancellato
[modifica | modifica wikitesto]Non molto tempo dopo l'apertura del primo tratto e la costruzione del ponte sul fiume Judeu i lavori si arrestarono ad Alfeite motivandoli con la instabilità dei terreni; oltre un anno dopo erano ancora fermi nonostante le pressioni sul ministero degli enti locali di Seixal e diAlmada[7].
Nel novembre 1932 una commissione ufficiale visitò gli impianti concludendo che non si poteva proseguire la costruzione perché interferiva con quella dell'Arsenale di Alfeite; inoltre i lavori eseguiti negli anni presentavano già un degrado elevato e il ponte sul fiume Judeu si prestava meglio ad essere usato per la costruzione di una strada[8].
Nel 1949 venne istituita una commissione per valutare le possibilità di prolungare o no la linea[3].
Declino e chiusura della linea
[modifica | modifica wikitesto]Sin dall'inizio la linea essendo monca mostrò i suoi limiti; la concorrenza del trasporto fluviale depresse sempre più quello che riusciva a captare.
Dal 30 maggio 1933 i servizi passeggeri della ferrovia di Seixal furono passati ad autoservizio lasciando solo 2 treni merci giornalieri[9].
Il decreto-legge n. 48.939, del 27 marzo 1969, dispose la declassificazione della ferrovia di Seixal.
Stazioni e fermate | |||||||
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(progetto non completato) | ||||||
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4,4 | Seixal | |||||
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→ Siderurgia Nacional (prog. abb.) | ||||||
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3 | Azinheira | |||||
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Lisbona Sul e Sueste | ||||||
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(Soflusa × fiume Tago) | ||||||
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(Barreiro) | ||||||
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1,9 | Terrapleno | |||||
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Raccordo Shell | ||||||
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nuovo tracciato (dal 1941 | ||||||
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1,3 | Barreiro-A | |||||
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0,8 | Barreiro-Terra | |||||
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0,0 | Lavradio | |||||
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Ferrovia dell'Alentejo → Funcheira |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Manuel Francisco de Vargas, A linha do Sado (PDF), in Gazeta dos Caminhos de Ferro, vol. 16, n. 380, 16 ottobre 1903, pp. 345-346. URL consultato il 12 aprile 2017.
- ^ Parte Official (PDF), in Gazeta dos Caminhos de Ferro, vol. 15, n. 360, 16 dicembre 1902, pp. 381-384. URL consultato il 12 aprile 2017.
- ^ a b Carlos Manitto Torres, A evolução das linhas portuguesas e o seu significado ferroviário (PDF), in Gazeta dos Caminhos de Ferro, vol. 70, n. 1683, 1º febbraio 1958, pp. 75-78. URL consultato il 12 aprile 2017.
- ^ a b Efemérides (PDF), in Gazeta dos Caminhos de Ferro, vol. 51, n. 1231, 1º aprile 1939, pp. 202-204. URL consultato l'11 aprile 2017.
- ^ Martins et al, pp. 253-254.
- ^ Carlos Nono, Efemérides ferroviárias (PDF), in Gazeta dos Caminhos de Ferro, vol. 60, n. 1453, 1º luglio 1948, pp. 362-363. URL consultato l'11 aprile 2017.
- ^ Linhas Portuguesas (PDF), in Gazeta dos Caminhos de Ferro, vol. 39, n. 931, 1º ottobre 1926, p. 304. URL consultato il 12 aprile 2017.
- ^ Linhas Portuguesas (PDF), in Gazeta dos Caminhos de Ferro, vol. 45, n. 1077, 1º novembre 1932, p. 512. URL consultato il 12 aprile 2017.
- ^ Martins et al, p. 259.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- João Martins; Madalena Brion; Miguel Sousa et al, O Caminho de Ferro Revisitado: O Caminho de Ferro em Portugal de 1856 a 1996, Lisbona, Caminhos de Ferro Portugueses, 1996, p. 446.