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Eremothamnus marlothianus

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Eremothamnus marlothianus
Immagine di Eremothamnus marlothianus mancante
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaVernonioideae
TribùEremothamneae
GenereEremothamnus
O.Hoffm., 1888
SpecieE. marlothianus
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùSenecioneae
GenereEremothamnus
SpecieE. marlothianus
Nomenclatura binomiale
Eremothamnus marlothianus
O.Hoffm., 1888

Eremothamnus marlothianus O.Hoffm., 1888 è una piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae. È l'unica specie del genere Eremothamnus O.Hoffm., 1888[1][2][3]

Eremothamnus marlothianus è arbustiva non molto grande, con fusti eretti e ramificati. La pubescenza è densamente tomentosa (lanosa). Gli organi interni sono privi di latice.[4][5][6][7][8]

Le foglie lungo il fusto sono disposte in modo alterno. Sono di tipo obovato, intero o con piccoli corti spini (3 - 5 spini dentati) sui margini nelle parti distali e in genere sono piuttosto succulenti.

Le infiorescenze sono composte da capolini radiati, sessili o subsessili, non molto grandi in posizione terminale o ascellare. I capolini sono formati da un involucro composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori ligulati esterni e da quelli tubulosi interni. La forma dell'involucro varia da cilindrica a campanulata; le brattee sono disposte in più serie; quelle esterne hanno una consistenza cartacea e sono provviste di spine apicali. Il ricettacolo è nudo (senza pagliette).

I fiori (fino a 25 - 30 in Eremothamnus) sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). Sono inoltre ermafroditi e in genere zigomorfi. I fiori del raggio (zigomorfi) sono femminili e fertili con staminoidi; quelli del disco (actinomorfi) sono regolari (ermafroditi).

*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[9]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: il colore della corolla è giallo o sue tonalità. I fiori del raggio (ligulati) terminano tre piccoli denti apicali; quelli del disco (tubulosi) sono profondamente lobati (con 5 lobi lineari).
  • Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[10] Le antere hanno delle appendici apicali con speroni (calcarate) e delle code (caudate); le teche hanno una forma oblunga. Le cellule dell'endotecio hanno una forma oblunga con ispessimenti anulari addensati nella metà basale e più distanziati nella parte distale. Il polline è spinuloso. I fiori del raggio (femminili) sono privi di antere.
  • Gineceo: lo stilo è sottile e allungato, mentre gli stigmi sono due, divergenti e ricoperti di peli nelle zone esterne. Lo stilo alla base è parzialmente immerso nel nettare, ed è privo di nodi. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Le papille stigmatiche ricoprono la parte interna degli stigmi. Sono presenti dei corti peli a 2 - 3 cellule.

I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni sono più o meno prismatici e sono densamente ricoperti da setole, mentre il pappo (corposo) è formato da piccole setole disposte su 2 - 3 serie.

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti le brattee dell'involucro possono agganciarsi ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.

Distribuzione e habitat

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La distribuzione delle piante di questa specie è relativa alla Namibia.

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[11], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[12] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[13]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]

Le piante di questa voce appartengono alla tribù Eremothamneae della sottofamiglia Vernonioideae. Questa assegnazione è stata fatta solo ultimamente in base ad analisi di tipo filogenetico sul DNA delle piante.[14] Precedenti classificazioni descrivevano queste piante nella sottofamiglia Asteroideae (tribù Senecioneae) o sottofamiglia Cichorioideae.[7][8]

Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]

  • Pteronia aizoides Muschl.
  • Pteronia marlothiana Dinter
  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 19 agosto 2021.
  3. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 19 agosto 2021.
  4. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
  5. ^ Strasburger 2007, pag. 860.
  6. ^ Judd 2007, pag.517.
  7. ^ a b Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 202.
  8. ^ a b Funk & Susanna 2009, pag. 411.
  9. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  10. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  11. ^ Judd 2007, pag. 520.
  12. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  13. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
  14. ^ Susanna et al. 2020.

Voci correlate

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Generi di Asteraceae

Collegamenti esterni

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