Elisabetta del Belgio
Elisabetta del Belgio | |
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La principessa nel 2023 all'incoronazione di re Carlo III e della regina Camilla; Regno Unito | |
Duchessa di Brabante | |
In carica | dal 21 luglio 2013 |
Predecessore | Filippo del Belgio |
Nome completo | olandese: Elisabeth Theresia Maria Helena van België francese: Élisabeth Thérèse Marie Hélène de Belgique italiano: Elisabetta Teresa Maria Elena del Belgio |
Trattamento | Sua Altezza Reale |
Altri titoli | Principessa del Belgio |
Nascita | Anderlecht, Belgio, 25 ottobre 2001 |
Dinastia | Sassonia-Coburgo-Gotha |
Padre | Filippo del Belgio |
Madre | Mathilde d'Udekem d'Acoz |
Religione | Cattolicesimo |
Elisabetta del Belgio | |
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Nascita | Anderlecht, 25 ottobre 2001 |
Religione | Cattolica |
Dati militari | |
Paese servito | Belgio |
Forza armata | Armata belga |
Anni di servizio | 2023 – in servizio |
Grado | |
Decorazioni | Gran Cordone dell'Ordine di Leopoldo |
Studi militari | Accademia militare reale di Bruxelles |
Altre cariche | Duchessa di Brabante |
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Elisabetta del Belgio (in francese: Élisabeth Thérèse Marie Hélène, in olandese: Elisabeth Theresia Maria Helena; Anderlecht, 25 ottobre 2001) è la duchessa di Brabante dal 2013, in quanto erede al trono belga.
È la maggiore dei figli del re Filippo e della regina Mathilde; ha acquisito la sua posizione e il titolo ducale dopo che suo nonno, Alberto II, ha abdicato in favore di suo padre.[1] Ha due fratelli minori, Gabriele ed Emanuele, e una sorella minore, Eleonora.[2]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nascita e battesimo
[modifica | modifica wikitesto]Elisabetta del Belgio nacque all'ospedale Erasmo di Anderlecht.[3] Il nome le viene dalla sua trisavola, la regina Elisabetta (1876-1965), nata duchessa in Baviera. Pochissimi giorni dopo la nascita, il 9 novembre 2001, venne battezzata nella cappella privata del castello di Ciergnon. La cerimonia, che ebbe luogo nelle tre lingue ufficiali del Belgio così come in latino, è stata presieduta dal primate del Belgio e vescovo di Bruxelles, cardinale Godfried Danneels. Il suo padrino è il principe Amedeo del Belgio (1986), suo cugino, e la sua madrina è la contessa Hélène d'Udekem-d'Acoz (1979), sua zia materna.[4] Ufficialmente designata come Sua Altezza Reale, la principessa Elisabetta del Belgio è soprannominata "Lisa" dalla famiglia.[5]
Legge salica
[modifica | modifica wikitesto]Dato che la legge salica è stata soppressa dalla Costituzione belga nel 1991, al momento della nascita del fratello Gabriele, nel 2003, Elisabetta non ha perso il primo posto nell'ordine di successione al trono del Belgio. Diventerà dunque la prima regina sovrana dei Belgi al termine del regno di suo padre Filippo, mentre le altre regine ebbero il titolo di consorti.[6]
Con Ingrid Alexandra di Norvegia, Caterina Amalia dei Paesi Bassi, Vittoria di Svezia e Leonor di Spagna, è tra le cinque principesse che saranno chiamate a regnare in Europa.[7]
Educazione e formazione
[modifica | modifica wikitesto]La principessa Elisabetta ha frequentato il Sint-Jan Berchmanscollege di Marolles (Bruxelles),[8] scuola dove hanno studiato in precedenza i suoi cugini più grandi, figli della zia paterna, l'arciduchessa Astrid. Questo è un cambiamento significativo per la famiglia reale, in quanto è la prima volta che la formazione di un futuro monarca belga è iniziata in olandese.[3]
Elisabetta frequentava anche corsi di danza svolti in olandese alla Comunale Accademia di Musica di Asse, nel Brabante Fiammingo. La duchessa parla fluentemente l'olandese, il francese, l'inglese e il tedesco.[3][9]
Ha frequentato lo UWC Atlantic College in Galles, dove ha ottenuto il baccellierato internazionale.[10]
Nel maggio 2020, la Corte reale belga ha annunciato che Elisabetta avrebbe intrapreso un addestramento militare.[11] Il 31 agosto 2020, Elisabetta è entrata all'Accademia militare reale di Bruxelles, studiando scienze sociali e militari. Ha completato il suo addestramento militare di un anno il 9 luglio 2021. Per i due anni successivi ha frequentato i campi estivi annuali di tre settimane dell'Accademia.[12][13] Ha prestato giuramento da ufficiale il 26 settembre 2023, quando è stata nominata sottotenente dell'esercito belga.[14]
Attualmente sta studiando storia e politica presso il Lincoln College dell'Università di Oxford.[15] Nel febbraio 2023 si è unita alla squadra canottaggio del Lincoln College Boat Club per una gara, utilizzando il nome di "Elisabeth de Saxe-Cobourg".[16][17]
Incarichi di corte
[modifica | modifica wikitesto]La principessa ha già partecipato a numerose cerimonie ufficiali. Nel 2003 è stata presente al matrimonio di suo zio, il principe Laurent del Belgio con Claire Coombs. Tuttavia, la sua prima vera apparizione ufficiale ebbe luogo all'età di quattro anni, dopo il Te Deum offerto in occasione della festa nazionale belga del 2006.[18]
Nel 2007 ha accompagnato il padre all'inaugurazione di un Museo della Scienza.[19][20] Ha inoltre assistito al "Concorso musicale Regina Elisabetta" e alla presentazione al Palazzo Reale di un modello della stazione antartica belga che porta il suo nome, la "Base Principessa Elisabetta".[21]
Nel settembre 2011 ha adempiuto al suo primo impegno ufficiale inaugurando, in presenza dei suoi genitori, l'ala pediatrica dell'Ospedale universitario di Gand, che porta il suo nome, "Ospedale pediatrico Principessa Elisabetta".[3][22]
Duchessa di Brabante
[modifica | modifica wikitesto]Il 21 luglio 2013, dopo l'abdicazione di suo nonno, il re Alberto II del Belgio, suo padre ha prestato giuramento come re dei Belgi e la principessa Elisabetta è diventata la legittima erede al trono; pertanto detiene il titolo di duchessa di Brabante.[23]
Nell'ottobre 2014 ha fatto il suo primo discorso ufficiale in occasione delle commemorazioni della prima guerra mondiale.[9] Il 6 maggio 2015 Elisabetta ha fatto un discorso prima di battezzare la nuova nave P902 della marina belga, chiamata Pollux.[24]
Nel giugno 2019, la duchessa ha partecipato al suo primo viaggio ufficiale all'estero. Con l'UNICEF la duchessa e la madre, la Regina, si sono recate in Kenya per visitare il campo profughi di Kakuma.[25]
Nel giugno 2022 ha svolto i suoi primi due impegni ufficiali da sola, battezzando la nave da ricerca oceanografica belga RV Belgica e inaugurando il laboratorio di produzione additiva Princess Elisabeth di KU Leuven.[26][27] Il 5 maggio 2023, Elisabetta ha accompagnato suo padre a un ricevimento a Buckingham Palace la sera prima dell'incoronazione del re Carlo III del Regno Unito e della regina Camilla.[28] Nel giugno 2023, lei e suo padre hanno partecipato al matrimonio del principe ereditario Husayn di Giordania e Rajwa Al Saif.[29]
Titoli, trattamento e stemma
[modifica | modifica wikitesto]Titoli e trattamento
[modifica | modifica wikitesto]- 25 ottobre 2001 – 21 luglio 2013: Sua Altezza Reale, principessa Elisabetta del Belgio
- 21 luglio 2013 – 23 luglio 2013: Sua Altezza Reale, principessa Elisabetta, Duchessa di Brabante
- (in francese) Son Altesse Royale, Élisabeth, Duchesse de Brabant, Princesse de Belgique
- (in olandese) Haar Koninklijke Hoogheid, Elisabeth, Hertogin van Brabant, Prinses van België
- (in tedesco) Ihre Königliche Hoheit, Elisabeth, Herzogin von Brabant, Prinzessin von Belgien
- 23 luglio 2013 – attuale: Sua Altezza Reale, la Duchessa di Brabante
Stemma
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Monogramma reale della principessa Elisabetta del Belgio
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Leopoldo III del Belgio | Alberto I del Belgio | ||||||||||||
Elisabetta di Wittelsbach | |||||||||||||
Alberto II del Belgio | |||||||||||||
Astrid di Svezia | Carlo di Svezia | ||||||||||||
Ingeborg di Danimarca | |||||||||||||
Filippo del Belgio | |||||||||||||
Fulco Ruffo di Calabria | Fulco Beniamino Ruffo di Calabria | ||||||||||||
Laura Mosselman du Chenoy | |||||||||||||
Paola Ruffo di Calabria | |||||||||||||
Luisa Gazelli dei Conti di Rossana | Augusto Gazzelli dei Conti di Rossana | ||||||||||||
Maria dei Conti Rignon | |||||||||||||
Elisabetta del Belgio | |||||||||||||
Barone Charles d'Udekem d'Acoz | Barone Maximilien d'Udekem d'Acoz | ||||||||||||
Baronessa Angélique Maria van Eyll | |||||||||||||
Conte Patrick d'Udekem d'Acoz | |||||||||||||
Jonkvrouw Suzanne van Outryve d'Ydewalle | Jonkheer Clément van Outryve d'Ydewalle | ||||||||||||
Jonkvrouw Madeleine de Thibault de Boesinghe | |||||||||||||
Mathilde d'Udekem d'Acoz | |||||||||||||
Conte Léon-Michel Komorowski | Conte Michel Komorowski | ||||||||||||
Maria Zaborowska | |||||||||||||
Contessa Anna Maria Komorowska | |||||||||||||
Principessa Zofia Sapieha | Principe Adam Zygmunt Sapieha | ||||||||||||
Contessa Teresa Sobanska | |||||||||||||
Parentele
[modifica | modifica wikitesto]Da parte di padre, è la nipote del re Alberto II del Belgio (1934) mentre, da parte di madre, discende dalle mogli degli antichi re di Polonia. La regina Mathilde è in effetti legata a numerose famiglie di nobili e magnati polacchi celebri, come le casate di Czartoryski, Lubomirski, Radziwiłł, Sanguszko, Tyszkiewicz, Zamoyski. Ora, come discendente dei principi Czartoryski e Sanguszko, è appartenente ai Gediminidi e ha legami con la dinastia reale degli Jagelloni (che hanno regnato in Polonia, in Lituania, in Ungheria e in Boemia) e allo stesso modo è imparentata con diverse famiglia principesche russe, come i Golicyn e i Trubeckoj. È inoltre imparentata con l'ex presidente della Repubblica di Polonia, Bronisław Komorowski.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze belghe
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Ben Brumfield, Belgium's King Albert II gives up throne to son, in CNN, 21 luglio 2013. URL consultato il 17 febbraio 2018.
- ^ (FR) La regina Mathilde, su La monarchia belga (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
- ^ a b c d (EN) Princess Elisabeth, Duchess of Brabant, su The Belgian Monarchy. URL consultato il 17 febbraio 2018.
- ^ (FR) Michel Bertrand, Un baptême émouvant pour la petite Elisabeth, su dhnet.be, 10 dicembre 2001. URL consultato il 17 febbraio 2018.
- ^ (FR) Les 10 ans de la Princesse Elisabeth, su rtl.be, 25 ottobre 2011. URL consultato il 17 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2018).
- ^ Il debutto ufficiale di Elisabeth del Belgio: guarda quant'è bella la principessina figlia di Mathilde e Philippe, in Oggi - People, 8 maggio 2015. URL consultato il 17 febbraio 2018.
- ^ Antonella Rossi, Le regine di domani, in VanityFair.it, 25 agosto 2014. URL consultato il 17 febbraio 2018.
- ^ (EN) Ainhoa Barcelona, Belgian royal children go back to school, in HOLA, 1º settembre 2017. URL consultato il 17 febbraio 2018.
- ^ a b (FR) Remarquable: la princesse Elisabeth s'exprime parfaitement dans les trois langues nationales, in RTL Newmedia, 18 ottobre 2014. URL consultato il 13 novembre 2023.
- ^ (EN) Princess Elisabeth of Belgium to study in Wales, in BBC News, 22 marzo 2018. URL consultato il 28 aprile 2019.
- ^ (EN) Crown Princess Elisabeth of Belgium, 18, Enrolls in Military Academy: 'The Country Can Count on Me', su Peoplemag, 20 maggio 2020. URL consultato il 2 aprile 2024.
- ^ (FR) Belgian Royal Palace su Twitter, su Twitter, 25 aprile 2022. URL consultato il 2 aprile 2024.«Dans le cadre de sa formation militaire, la Princesse Elisabeth participera cet été au camp annuel de @KMS_ERM_RMA avec les étudiants de sa promotion. Pour s’y préparer, elle a suivi des cours au camp de Leopoldsburg ce week-end.»
- ^ (EN) Belgian Crown Princess Elisabeth learns to shoot with assault rifle, su The Brussels Times, 19 maggio 2023. URL consultato il 2 aprile 2024.
- ^ (EN) Princess Elisabeth celebrates 22nd birthday with new portraits, su HOLA, 25 ottobre 2023. URL consultato il 2 aprile 2024.
- ^ (EN) A real life PRINCESS has started at Oxford University, su Oxford Mail, 18 ottobre 2021. URL consultato il 2 aprile 2024.
- ^ (EN) Belgian Princess Elizabeth wins rowing competition, su The Brussels Times, 27 febbraio 2023. URL consultato il 2 aprile 2024.
- ^ (NL) Royals op zondag - Prinses Elisabeth in roeimodus in Oxford en koning Harald aanvaardde vaas van president Poetin, su VRT NWS, 26 febbraio 2023. URL consultato il 2 aprile 2024.
- ^ Royals da serie n°25. Novembre-dicembre 2007
- ^ (EN) Princess Elisabeth of Belgium enjoys herself at science museum at The Insider[collegamento interrotto]
- ^ (EN) Elisabeth does a Bob the Builder at science museum, su hellomagazine.com, 14 giugno 2007. URL consultato il 17 febbraio 2018.
- ^ (EN) Home - Princess Elisabeth Antarctica Research Station, su antarcticstation.org. URL consultato il 17 febbraio 2018.
- ^ (FR) Princesse Elisabeth: la toute première activité officielle!, su blog.soirmag.lesoir.be, 8 settembre 2011. URL consultato il 17 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2018).
- ^ (EN) ejustice.just.fgov.be of the 2001 amendment: (FR) «Le titre de Duc de Brabant ou de Duchesse de Brabant sera toujours porté, à l'avenir, par le Prince ou la Princesse, fils aîné ou fille aînée du Roi, et, à défaut, par le Prince ou la Princesse, fils aîné ou fille aînée du fils aîné ou de la fille aînée du Roi.»
- ^ La Principessa Elisabetta del Belgio battezza la nave Pollux, su Italia Reale, 6 maggio 2015. URL consultato il 17 febbraio 2018.
- ^ (EN) Belgian princess in Kenya for first official trip abroad, su The Brussels Times, 25 giugno 2019. URL consultato il 2 aprile 2024.
- ^ (NL) Prinses Elisabeth krijgt eigen labo bij KU Leuven, su Het Nieuwsblad, 23 giugno 2022. URL consultato il 2 aprile 2024.
- ^ (NL) Prinses Elisabeth vervult eerste koninklijke solo-opdracht, su De Standaard, 26 giugno 2022. URL consultato il 2 aprile 2024.
- ^ (EN) Princess Elisabeth of Belgium, 21, joins her father King Philippe at Buckingham Palace Coronation reception, su Tatler, 3 maggio 2023. URL consultato il 2 aprile 2024.
- ^ (NL) Filip en Elisabeth naar huwelijk kroonprins Jordanië, su Vorsten, 26 maggio 2023. URL consultato il 2 aprile 2024.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Elisabetta del Belgio
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Genealogy of the Royal Family of Belgium (House Saxe-Coburg-Gotha), su geocities.com. URL consultato il 23 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2002).
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