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Emma di Gurk

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Santa Emma di Gurk
Santa Emma di Gurk, dipinto di Sebald Bopp del 1500 circa
 

Contessa

 
NascitaPilštanj, 980 circa
MorteGurk, 27 giugno 1045
Venerato daTutte le Chiese che ammettono il culto dei santi
Beatificazione21 novembre 1287
Canonizzazione5 gennaio 1938 da papa Pio XI
Santuario principaleDuomo di Gurk
Ricorrenza29 giugno
Patrono diDiocesi di Gurk

Emma di Gurk (Pilštanj, 980 circa – Gurk, 27 giugno 1045) è stata una nobildonna fondatrice di case religiose nel Ducato di Carinzia. Sepolta nella Cattedrale di Gurk nel 1174, è stata proclamata santa per equipollenza da papa Pio XI nel 1938.

Le più antiche fonti sulla vita di Emma di Gurk sono frammentarie. Solo nel Quattrocento fu scritta una vera e propria biografia.[1]

Emma (in tedesco Hemma) era nata contessa di Zeltschach da una nobile famiglia chiamata Peilenstein nell'attuale Pilštanj, in Slovenia, legata all'imperatore Enrico II per aver seguito alla corte imperiale di Bamberga l'imperatrice Cunegonda.

Sposata con il conte Guglielmo di Friesach e del Sanngau, da cui ebbe due figli: Arduico e Guglielmo, successivamente assassinati insieme al padre da Adalberone di Eppenstein, duca di Carinzia e margravio di Verona. Emma divenne ricca attraverso l'eredità dopo la morte del marito e dei figli.

La contessa Emma usò la sua grande ricchezza a vantaggio dei poveri e veniva già venerata come santa durante la sua vita. Fondò inoltre dieci chiese in Carinzia, tra le quali il doppio monastero benedettino di Gurk nel 1043, dove si ritirò negli ultimi anni della sua vita.

Dopo la sua morte, l'abbazia di Gurk fu sciolta dall'arcivescovo di Salisburgo, Gebeardo, che invece ne utilizzò i fondi per istituire le diocesi di Gurk nel 1072. L'abbazia di Admont, un'altra fondazione benedettina in Austria, è stata fondata nel 1074 dallo stesso Gebeardo, e deve la sua esistenza alla ricchezza di Emma.

Santa Emma, affresco in una chiesa a Nova Cerkev (Slovenia)

Dal 1174 Emma è stata sepolta nella cripta della cattedrale di Gurk, di cui lei è stata la fondatrice. È stata beatificata il 21 novembre 1287 e canonizzata il 5 gennaio 1938 da Pio XI. La sua festa è il 29 giugno.

Emma è la santa patrona della diocesi di Gurk, nonché della Carinzia, e la sua intercessione è richiesta per il parto e le malattie degli occhi.

Santa Emma è venerata non solo in Carinzia, ma anche in Slovenia e Stiria. A partire da circa 400 anni fa (almeno dal 1607), i fedeli che cercavano assistenza venivano alla sua tomba nella cattedrale di Gurk (Krška Katedrala) dal territorio che nel Seicento costituiva il Ducato di Carniola attraverso il passo di Loibl. Questo pellegrinaggio si svolgeva ogni anno la quarta domenica dopo Pasqua, non a caso chiamata in Austria "Krainer Sonntag" (Domenica della Carniola). Dopo la Prima Guerra Mondiale il pellegrinaggio fu interrotto, poi brevemente ripreso e di nuovo interrotto. Dal 2002 è ripreso nel contesto più ampio delle vie di pellegrinaggio verso Gurk da Slovenia e Stiria.[2][3]

  1. ^ (LA) Acta Sanctorum: 29. Juni, su Ökumenisches Heiligen Lexikon. URL consultato il 4 dicembre 2022. Sezione: De B. Hemma Vidua, Fundatrice Gurcensis in Carinthia Ecclesiæ.
  2. ^ (DE) Hemmapilgerweg, su Diocesi della Carinzia. URL consultato il 4 dicembre 2022.
  3. ^ La situazione attuale è mostrata per esempio sulla mappa disponibile in: Pilgern in Kärnten - Hemmapilgerweg (DE) .
  • Gabriele Lamberger, Hemma von Gurk. Die Heilige von Kärnten, Krain und Steiermark. Theaterstück, Saarbrücken 1957
  • Janos Végh, Die heilige Hemma. Zur Ikonographie der Votivtafel von St. Lambrecht, "Acta Historiae Artium Academiae Scientiarum Hungaricae", XXIV (1978), pp. 123–131.
  • Anton Fritz, Das große Hemma-Buch. Hemma von Friesach-Zeltschach, Markgräfin im Sanntal - Stifterin von Gurk und Admont. Klagenfurt 1980.
  • Hemma von Gurk, Catalogo della Mostra tenuta a Strassburg nel 1988 a cura di Peter Günther Tropper, Carinthia, Klagenfurt 1988, ISBN 3-85378-315-5
  • Josef Till, Hemmas Welt. Hemma von Gurk - ein Frauenschicksal im Mittelalter. Hermagoras/Mohorjeva, Klagenfurt 1999. ISBN 3-85013-634-5
  • Dolores Viesèr, Hemma von Gurk. Carinthia, Klagenfurt 1999, ISBN 3-85378-505-0
  • Josef Till, Auf Hemmas Spuren. Hermagoras/Mohorjeva, Klagenfurt 2005. ISBN 3-7086-0115-7

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