Duivelsberg
Duivelsberg | |
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Stato | Paesi Bassi |
Provincia | Gheldria |
Comune | Berg en Dal |
Altezza | 75,9 m s.l.m. |
Coordinate | 51°49′12.69″N 5°56′37.2″E |
Altri nomi e significati | Wylerberg Teufelsberg |
Mappa di localizzazione | |
Duivelsberg (in tedesco: Wylerberg o Teufelsberg, tradotto in italiano: "Monte del Diavolo") è una collina e una riserva naturale nella municipalità di Berg en Dal nella provincia della Gheldria nei Paesi Bassi in prossimità del confine con la Germania. Ha una rilevanza politica in quanto la Duivelsberg è l'unica porzione di territorio appartenuta alla Germania, ceduta ai Paesi Bassi dopo la seconda guerra mondiale e non restituita, secondo il paragrafo A§-23 del trattato di definizione dei confini tra i due paesi firmato l'8 agosto 1960, alla Germania stessa.[1]
Geografia
[modifica | modifica wikitesto]La collina, di origine morenica, è alta 75,9 metri ed è localizzata a east di Nimega, tra i villaggi di Berg en Dal e Beek, e il confine tra la Germania e i Paesi Bassi. La riserva naturale si estende per circa 125 ettari ed è coperta nella maggior parte da alberi decidui, specialmente castagni.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel medioevo sulla collina esisteva un castello noto col nome di Mergelp. Fu costruito intorno all'anno 1000 in un punto strategico per l'osservazione dei territori circostanti.[2]
La Duivelsberg fu ereditata nel 1906 da Marie Schuster-Hiby la quale, tra il 1921 e il 1924 fece costruire la villa Huis Wylerberg, progettata dall'architetto espressionista tedesco Otto Bartning.[3]
Il 19 settembre 1944 le truppe aviotrasportate statunitensi del 508º Reggimento fanteria paracadutisti[4] affrontarono i tedeschi per catturare la Duivelsberg, "Hill 75.9",[2][5] durante l'Operazione Market Garden.
Fino al 1949 la collina faceva parte del vicino villaggio tedesco, situato nel comune di Kranenburg, di Wyler, dal quale deriva il nome più conosciuto in tedesco della collina, Wylerberg. Il politico Marinus van der Goes van Naters, che viveva nei pressi di Nimega, riuscì, durante i negoziati di restituzione dei territori tedeschi occupati dai Paesi Bassi, a far rimanere olandese la collina.[6]
Nel 1965 la famiglia Schuster-Hiby vendette la villa allo stato olandese. A partire dal 1985 la Huis Wylerberg è stata dichiarata monumento nazionale protetto (Rijksmonument), ospitando da allora alcune organizzazioni locali.
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La Huis Wylerberg
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Punto in cui era localizzato il castello
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Vista dalla sommità della collina con la Germania sullo sfondo
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Germany-Netherlands boundary (PDF), in International Boundary Study, n. 31, The Geographer - Office of the Geographer Bureau of Intelligence and Research, aprile 1964 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2006).
- ^ a b (NL) Enno de Witt, De grens: langs de randen van Nederland, Amsterdam, Athenaum, 2013, ISBN 978-90-253-7033-6.
- ^ (NL) Huis Wylerberg in Beek, su rijksmonumenten.nl, Rijksdienst voor het Cultureel Erfgoed (Ufficio reale per il patrimonio culturale dei Paesi Bassi). URL consultato il 20 febbraio 2016.
- ^ (EN) Tonie Holt e Valmal Holt, Major and Mrs Holt's Battlefield Guide to Operation Market Garden, Pen and Sword, 2001, p. 132, ISBN 978-0-85052-785-8.
- ^ (EN) Charles B. MacDonald, Chapter VIII - Decision on the Ground, in The European Theater of Operations The Siegfried Line Campaign, Washington D.C., Center Of Military History, United States Army, 1963, LCCN 62-60001. URL consultato il 20 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ (NL) De Duivelsberg, su npogeschiedenis.nl, Nederlandse Publieke Omroep. URL consultato il 20 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2015).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Duivelsberg