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Diodoro di Sinope

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Diodoro di Sinope, del demo di Semachide[1] (in greco antico: Διόδωρος?, Diódōros; fl. prima metà del III secolo a.C.[2]), è stato un commediografo ateniese della Commedia nuova[3].

Fratello di Difilo, anch'egli poeta comico,[1] vinse alcuni premi alle Lenee del 288 a.C.:[4] il secondo premio con l'opera Νεκρός ("Nekròs", Il morto) e il terzo con Μαινόμενος ("Mainòmenos", L'impazzito).[2] Tra le sue opere la Suda[5] menziona l'Αὐλητρίς ("Auletrìs", La flautista),[6] l'Ἐπίκληρος ("Epìkleros", L'ereditiera)[7] e il Πανηγυρισταί ("Panegyristaì", I partecipanti alla festa).[8]

  1. ^ a b PA, 3959.
  2. ^ a b Treccani.
  3. ^ Treccani; Smith lo pone invece nella Commedia di mezzo. Una discussione del problema è in PA, 3959, che lo pone nella Commedia nuova.
  4. ^ Treccani; Smith lo pone nel IV secolo a.C.
  5. ^ Suda, δ 1152 Adler; v. anche Smith.
  6. ^ Ricordata da Ateneo di Naucrati (X, 431c).
  7. ^ Anche questa commedia è ricordata da Ateneo (VI, 235 d; VI, 239a).
  8. ^ Citata da Ateneo nel libro XII dei Deipnosofisti secondo la Suda, ma di cui in realtà non risulta traccia.

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