Dimas Lara Barbosa
Dimas Lara Barbosa arcivescovo della Chiesa cattolica | |
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Servire in lætitia | |
Titolo | Campo Grande |
Incarichi attuali | Arcivescovo metropolita di Campo Grande (dal 2011) |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 1º aprile 1956 a Boa Esperança |
Ordinato presbitero | 3 dicembre 1988 dal vescovo Eusébio Oscar Scheid, S.C.I. |
Nominato vescovo | 11 giugno 2003 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrato vescovo | 2 agosto 2003 dall'arcivescovo Eusébio Oscar Scheid, S.C.I., (poi cardinale) |
Elevato arcivescovo | 4 maggio 2011 da papa Benedetto XVI |
Dimas Lara Barbosa (Boa Esperança, 1º aprile 1956) è un arcivescovo cattolico brasiliano, dal 4 maggio 2011 arcivescovo metropolita di Campo Grande.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Formazione e ministero sacerdotale
[modifica | modifica wikitesto]Prima di iniziare la formazione sacerdotale, si è laureato in ingegneria elettronica presso l'Instituto Tecnológico de Aeronáutica, a São José dos Campos. Ha frequentato successivamente gli studi filosofici presso l'Instituto de Filosofia São Bento, a São Paulo e quelli teologici presso l'Instituto de Teologia Sagrado Coração de Jesus, a Taubaté. Ha infine conseguito il dottorato in teologia dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana.
Dopo essere stato ordinato sacerdote il 3 dicembre 1988 dal vescovo Eusébio Oscar Scheid, è stato segretario dell'Instituto Nacional de Pastoral della Conferenza Episcopale Brasiliana e segretario della commissione episcopale per la dottrina della fede.
Ministero episcopale
[modifica | modifica wikitesto]L'11 giugno 2003 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo ausiliare di Rio de Janeiro, assegnandogli la sede titolare di Megalopoli di Proconsolare[1].
Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 2 agosto successivo dall'allora arcivescovo Eusébio Oscar Scheid, S.C.I., (divenuto in seguito cardinale), co-consacranti il vescovo di São José dos Campos José Nelson Westrupp e il vescovo ausiliare di Brasilia Raymundo Damasceno Assis, divenuto in seguito cardinale.
Si è distinto nel lavoro con i prigionieri, le famiglie dei detenuti, gli agenti di polizia e le vittime di violenza con la pastorale carceraria.
Nel maggio 2007 è stato delegato alla V Conferenza Generale dei Vescovi dell'America Latina e dei Caraibi, tenutasi ad Aparecida. Durante la conferenza è stato eletto segretario generale della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile fino al 2011 ed è stato ricevuto in udienza papale insieme agli altri componenti l'8 ottobre 2007[2] e il 30 ottobre 2008[3].
Nel 2009 si è unito al movimento per la lotta alla corruzione elettorale e ha difeso l'atteggiamento dell'arcivescovo di Olinda e Recife, José Cardoso Sobrinho, che ha scomunicato le persone coinvolte nell'aborto compiuto da una bambina di nove anni, violentata dal suo patrigno e la cui gravidanza ha minacciato la sua vita[4].
È stato considerato da Época Magazine come uno dei cento brasiliani più influenti dell'anno 2009[5].
Il 24 settembre 2010 ha compiuto la visita ad limina[6].
Il 4 maggio 2011 papa Francesco lo ha promosso arcivescovo metropolita di Campo Grande, succedendo al predecessore Vitório Pavanello, dimessosi per raggiunti limiti d'età[7]. Ha preso possesso il successivo 10 luglio.
Dal 2011 al 2015 ha ricoperto il ruolo di secondo vicepresidente del Consiglio episcopale latinoamericano[8] e in tale veste è stato ricevuto in udienza papale il 7 ottobre 2011[9] e il 25 aprile 2013[10].
Genealogia episcopale e successione apostolica
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Marcantonio Colonna
- Cardinale Giacinto Sigismondo Gerdil, B.
- Cardinale Giulio Maria della Somaglia
- Cardinale Carlo Odescalchi, S.I.
- Cardinale Costantino Patrizi Naro
- Cardinale Lucido Maria Parocchi
- Papa Pio X
- Cardinale Gaetano De Lai
- Cardinale Raffaele Carlo Rossi, O.C.D.
- Cardinale Amleto Giovanni Cicognani
- Arcivescovo Carmine Rocco
- Cardinale Eusébio Oscar Scheid, S.C.I.
- Arcivescovo Dimas Lara Barbosa
La successione apostolica è:
- Vescovo Janusz Marian Danecki, O.F.M.Conv. (2015)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ NOMINA DI AUSILIARI DI SÃO SEBASTIÃO DO RIO DE JANEIRO (BRASILE), in Bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 11 giugno 2003. URL consultato l'11 settembre 2022.
- ^ Le Udienze, 8.10.2007, in Bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 8 ottobre 2007. URL consultato l'11 settembre 2022.
- ^ Le Udienze, 30.10.2008, in Bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 30 ottobre 2008. URL consultato l'11 settembre 2022.
- ^ BARBOSA, Dimas Lara, su fgv.br. URL consultato l'11 settembre 2022.
- ^ Os 100 brasileiros mais influentes de 2009, su revistaepoca.globo.com. URL consultato l'11 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2017).
- ^ Le Udienze, 24.09.2010, in Bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 24 settembre 2010. URL consultato l'11 settembre 2022.
- ^ RINUNCIA DELL'ARCIVESCOVO METROPOLITA DI CAMPO GRANDE (BRASILE) E NOMINA DEL SUCCESSORE, in Bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 4 maggio 2011. URL consultato l'11 settembre 2022.
- ^ Dom Dimas Lara Barbosa eleito segundo vice-presidente do CELAM, su acidigital.com, 19 maggio 2011. URL consultato l'11 settembre 2022.
- ^ Le Udienze, 7.10.2011, in Bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 7 ottobre 2011. URL consultato l'11 settembre 2022.
- ^ Le Udienze, 25.04.2013, in Bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 25 aprile 2013. URL consultato l'11 settembre 2022.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dimas Lara Barbosa
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David M. Cheney, Dimas Lara Barbosa, in Catholic Hierarchy.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 286671182 · ISNI (EN) 0000 0003 9256 0007 |
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