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Dendrobates

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Dendrobates
Rana freccia dalle bande gialle
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseTetrapoda
ClasseAmphibia
SottoclasseLissamphibia
OrdineAnura
FamigliaDendrobatidae
SottofamigliaDendrobatinae
GenereDendrobates
Wagler, 1830
Specie

Dendrobates Wagler, 1830 è un genere di piccoli anfibi anuri della famiglia Dendrobatidae, comunemente noti come rane dal dardo velenoso, diffuso in America Centrale e Sud America.[1]

Il nome deriva dal greco antico δένδρον?, dendron ("albero") e βάτης, batēs ("camminante") in riferimento alle abitudini arboricole di queste rane. Vengono invece chiamate comunemente rane freccia, rane freccia avvelenata o rane dal dardo velenoso poiché gli indios Chocho sudamericani estraggono il veleno da esse prodotte per usarlo nella caccia, che si svolge usando cerbottane e dardi velenosi.

I loro colori risultano essere brillanti e sgargianti (ad esempio D. azureus appare di colore blu metallizzato), e questo perché in natura gli organismi velenosi si sono evoluti sviluppando una colorazione che più è vivace, più sta ad indicare il grado di letalità del veleno dell'animale stesso (aposematismo).
Essendo anfibi alla nascita presentano una fase larvale e quindi passano tutto il tempo in acqua respirando tramite le branchie. Successivamente con la metamorfosi sviluppano i polmoni e cominciano a respirare come tutti gli altri animali terrestri concludendo il loro ciclo vitale.
I Dendrobates secernono veleno da due ghiandole poste al loro retro, in modo tale che esso ricopra la totalità del corpo.

Un tempo si pensava comprendesse una quarantina di specie, ma in realtà le specie valide sono soltanto cinque[1]:

Altre specie che prima si pensava appartenessero al genere Dendrobates appartengono invece ad altri generi, come la Ranitomeya fantastica.

L'allevamento di queste rane non è semplice. Vivendo nelle foreste pluviali del Sud e del Centro America, hanno bisogno di un tasso di umidità costante all'80% con punte del 90%. Le temperature vanno mantenute a una media di 23-24 gradi con minime notturne di 19-20. La dieta in cattività è composta quasi esclusivamente da Drosophila spp.[2]

Sul retro di questo tipo di rane sono presenti due ghiandole che secernono un veleno potentissimo, utilizzato nella fabbricazione dei dardi velenosi (da cui il nome di "rana dal dardo velenoso"), ovvero frecce intinte in questo veleno usate nel passato nelle guerre per uccidere gli avversari e attualmente usate dagli indigeni sudamericani per la caccia. Il veleno è potenzialmente letale e non lascia scampo a chi tocca queste rane, motivo per cui bisogna starle lontane.

  1. ^ a b (EN) Frost D.R. et al., Dendrobates Wagler, 1830, in Amphibian Species of the World: an Online Reference. Version 6.0, New York, American Museum of Natural History, 2014. URL consultato il 4 ottobre 2014.
  2. ^ Dendrobates, Cure e Allevamento: Il Cibo, su dendrobatesitalia.it, Dendrobates Italia. URL consultato il 28 luglio 2014.

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