Daijō-kan

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Il Daijō-kan o Dajō-kan (太政官[1]?) o Gran consiglio di Stato era nel Giappone premoderno l'organo più importante del governo imperiale con il sistema legale Ritsuryō soprattutto dal periodo Nara. Il Dajō-kan era invece l'organo più importante del governo giapponese dopo la restaurazione Meiji, poi rimpiazzato dal gabinetto.

Fu consolidato attraverso il codice Taihō, nel 702. Il codice di Asuka Kiyomihara, del 689, indica che apparì inizialmente questo corpo amministrativo centrale, formato da tre ministri: il Daijō-daijin (cancelliere), il Sadaijin (ministro della sinistra) e l'Udaijin (ministro della destra).[2]

Le strutture di governo imperiali avevano appunto nel Daijō-kan i propri vertici. Tale consiglio ed i suoi ministri secondari gestivano tutte le faccende amministrative, mentre il Jingi-kan, o Dipartimento del Culto, gestiva tutte le questioni riguardanti i rituali shintoisti, il clero ed i santuari.

  1. ^ Kenkyusha's New Japanese-English Dictionary, Kenkyusha Limited, ISBN 4-7674-2015-6
  2. ^ Hall, John Whitney et al. (1993). The Cambridge History of Japan, p. 232.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]