Gran Premio di Monaco

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Gran Premio di Monaco
Sport
CategoriaFormula 1
FederazioneFIA
PaeseMonaco (bandiera) Monaco
LuogoCircuito di Monte Carlo
OrganizzatoreAutomobile Club de Monaco
CadenzaAnnuale
FormulaGran Premio di Formula 1
Storia
Fondazione1929; valevole per il mondiale dall'edizione 1950
Numero edizioni81 (di cui 70 valevoli per il mondiale)
DetentoreMonaco (bandiera) Charles Leclerc
Ultima edizioneGP 2024

Il Gran Premio di Monaco di Formula 1 si corre sul circuito cittadino di Monte Carlo nel Principato di Monaco. La prima edizione si disputò il 14 aprile 1929[1][2] sotto l'impulso di Antony Noghès fondatore dello Automobile Club de Monaco (ACM). L'edizione numero uno valida per il campionato mondiale è datata 21 maggio 1950, seconda tappa dopo Silverstone.[3][4] Da allora la corsa monegasca si è sempre disputata regolarmente, con le sole eccezioni degli anni 1951, 1953, 1954 e 2020, dove in quest'ultimo caso l'annullamento fu causato dallo scoppio della pandemia di COVID-19.

Abitualmente la gara si svolge alla presenza degli esponenti di casa Grimaldi. Il record di vittorie per pilota (sei) appartiene ad Ayrton Senna,[5] mentre la casa costruttrice più vincente è la McLaren, con 15 vittorie;[6] gli unici piloti monegaschi ad aver vinto a Monaco sono Charles Leclerc e Louis Chiron, anche se quest'ultimo vinse una gara quando ancora non era stato creato il campionato mondiale di Formula 1.

Il Gran Premio gode tipicamente di due deroghe ad hoc al regolamento della Formula 1:[7] la distanza da percorrere è di 260 chilometri, contro il minimo standard di 305, e la cerimonia di premiazione non avviene secondo il protocollo della categoria, ma secondo uno gestito dall'Automobile Club de Monaco e dalla famiglia Grimaldi. L'organizzazione gode inoltre di un trattamento agevolato per quanto concerne i contributi necessari per fare parte del campionato e dispone di ampia discrezionalità nel negoziare per conto proprio i contratti di sponsorizzazione, nessuno dei quali, peraltro, è associato al nome del Gran Premio, anche con marchi concorrenti dei global partner della Formula 1. Un'altra peculiarità è costituita dal fatto che, durante il weekend di gara, fra una sessione e l'altra le strade interessate dal circuito vengono riaperte alla circolazione ordinaria.

Una terza deroga consisteva nel fatto che l'evento iniziava con le prove libere al giovedì anziché al venerdì, in cui era previsto riposo; essa è tuttavia caduta nella stagione 2022, a partire dalla quale il Gran Premio monegasco si svolge nel tradizionale weekend di gara, come già avviene per tutti gli altri appuntamenti, con le prove libere spostate alla giornata del venerdì.[8]

La gara ha visto l'esordio di due tra le più longeve e vincenti squadre di Formula 1: la Ferrari, che vi debuttò nel 1950,[9] e la McLaren nel 1966.[10]

Lo stesso argomento in dettaglio: Circuito di Monte Carlo.
Il rettilineo del traguardo presso Monte Carlo: a destra si intravede il palco da cui la famiglia Grimaldi assiste all'evento e dove avviene la premiazione.

La lunghezza di questo tracciato è di 3,337 km.[11][12] I piloti lo percorrono per 78 volte, per un totale di 260,286 km.[13] Monte Carlo è il circuito più breve del mondiale e quello con le velocità più basse, a causa della tortuosità del percorso e della ridotta carreggiata, quasi completamente priva di vie di fuga.[11]

Nel 1981 Gilles Villeneuve fu il primo pilota a imporsi con una vettura spinta da un motore turbocompresso (la Ferrari 126 CK), le cui caratteristiche erano teoricamente inadatte a tracciati lenti e tortuosi.[14] Nel 1994 Michael Schumacher, alla guida della Benetton Ford B194, fu il primo pilota ad abbattere la media dei 150 km/h in questa pista.[14] Nel 1996 vinse a sorpresa il francese Olivier Panis su Ligier, per un successo "tutto francese" in una gara con sole quattro vetture arrivate al traguardo.[15] L'anno successivo, a causa di condizioni meteo estremamente variabili che rallentarono il ritmo della corsa, Schumacher vinse con la Ferrari F310B allo scoccare delle due ore, termine entro il quale una gara di Formula 1 deve per regolamento finire.[16]

Si tratta del più celebre Gran Premio cittadino della Formula 1 e rientra fra le corse motoristiche più prestigiose al mondo. Dall'originario tracciato lungo 3,18 km si è passati con il tempo a una configurazione da 3,37 km. Punti di particolare interesse sono l'impegnativa ma agile "Chicane delle Piscine" (spesso luogo di incidenti),[17] percorsa a circa 190 orari, variante allargata e velocizzata nel 1994, nonché l'ampio curvone veloce all'interno del tunnel, in cui si superano i 280 orari.[18] Il Gran Premio di Monaco annovera anche la curva più lenta del mondiale di Formula 1: lo stretto tornante in discesa della "Vecchia Stazione" o del "Grand Hotel", affrontato a circa 55 km/h.[19] Il Gran Premio monegasco può così vantare la peculiarità di avere, a poca distanza l'una dall'altra, sia la curva più lenta che una delle più veloci del campionato.

I piloti affrontano la prima staccata importante al termine del rettilineo dei box (in realtà un tratto lievemente curvilineo), percorso a oltre 250 km/h. L'approccio a questa prima curva, la Saint Devote (così nominata in onore della chiesa lì eretta e dedicata a Santa Devota),[20] disegnata da un cordolo removibile che consente ai piloti una migliore traiettoria di entrata, può risultare determinante per il risultato finale perché spesso chi l'ha superata per primo si è poi aggiudicato il Gran Premio.

Vista aerea del Principato: in primo piano la zona del circuito

I nomi delle numerose curve presenti - che garantiscono spettacolarità alla gara, complice la quasi totale assenza di vie di fuga - sono diventati familiari con il passare degli anni, così da rimanere scolpiti nella memoria degli appassionati di automobilismo. Per i piloti in gara, la Saint Devote,[20] la Virage du Casino,[21] il Tornante Mirabeau,[22] la lentissima Vecchia Stazione,[19] la Curva del Tabaccaio[23] e la Rascasse (ex Curva del Gasometro),[24] rappresentano autentici banchi di prova. Ogni tipo di sorpasso è quasi impossibile, così a emergere - il più delle volte - è il talento del pilota. Le sei vittorie di Ayrton Senna e le cinque di Michael Schumacher e Graham Hill, sono a testimonianza di questo. Al compianto pilota brasiliano, ribattezzato per i suoi successi nel Principato "Il Re di Monte Carlo", appartiene anche il record di cinque pole position e di otto podi.[25]

Tecnicamente, la pista monegasca esige un carico aerodinamico estremo, dei rapporti al cambio accorciati, un raggio di sterzata più ridotto con l'allungamento della corsa del tirante della ruota e la sostituzione dell'ingranaggio apposito, per una risposta più diretta ai piccoli angoli. Altro componente molto sollecitato è il cambio, azionato in gara oltre quattromila volte. Le monoposto sono un po' più alte da terra rispetto alle altre piste: anche il molleggio è leggermente superiore per le irregolarità del manto stradale e per dare maggiore trazione in uscita dalle tante curve monegasche.

L'edizione più veloce di sempre è quella del 2021, corsa con una velocità media di 157,833 km/h; il precedente record di 155,552 km/h risaliva all'edizione del 2007.[26]

La premiazione

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La cerimonia di premiazione dell'edizione 2015, officiata secondo il protocollo della famiglia Grimaldi: si nota l'assenza del podio normalmente usato nei Gran Premi di Formula 1.

La premiazione del Gran Premio di Monaco segue un cerimoniale diverso rispetto agli standard protocollari della Formula 1.

Per molto tempo non è stato utilizzato un vero e proprio podio, ma semplicemente il palco (nei pressi del traguardo) da cui la famiglia Grimaldi segue la gara. Inoltre fino ai primi anni 1980 solo il vincitore era chiamato a ricevere un trofeo; quando poi sono stati chiamati anche il secondo e il terzo classificato, si sono sfruttati gli scalini d'ingresso del predetto palco per creare la "gerarchia", facendo sistemare il vincitore più in alto. Solo dall'edizione 2017 è stato adottato un vero e proprio podio, sopraelevato rispetto alla sede stradale, ma comunque diverso rispetto a quello normalmente usato negli altri Gran Premi.

Altre peculiarità sono costituite dal fatto che la consegna dei trofei precede e non succede l'esecuzione degli inni nazionali; inoltre il sovrano e le maggiori autorità del Principato restano in piedi accanto o alle spalle dei piloti per tutta la durata della cerimonia. A completare il cerimoniale vi è infine il picchetto d'onore costituito da due Carabinieri in alta uniforme bianca. Dal Gran Premio di Monaco 2021 la banda esegue dal vivo gli inni nazionali del vincitore della gara.

Sebbene il Gran Premio goda storicamente di grande fama per l'efficienza organizzativa, anche in tema di sicurezza, esso è stato teatro di alcuni gravi incidenti. Particolarmente critica fu, per diverso tempo, la situazione dell'area portuale: nelle edizioni 1955 e 1965 i piloti Alberto Ascari e Paul Hawkins finirono infatti con la loro vettura nelle acque del Mediterraneo,[27][28] mentre nel 1967 vi perse la vita Lorenzo Bandini a causa dell'urto di una bitta non adeguatamente protetta, che fece cappottare e incendiare la sua macchina.

Le edizioni indicate con sfondo rosa non appartenevano ad alcun campionato.
Le edizioni indicate con sfondo giallo appartenevano al Campionato Europeo di automobilismo.

Anno Circuito Pilota Vettura Resoconto
1929 Monte Carlo Regno Unito (bandiera) William Grover-Williams Francia (bandiera) Bugatti Resoconto
1930 Monte Carlo Francia (bandiera) René Dreyfus Francia (bandiera) Bugatti Resoconto
1931 Monte Carlo Monaco (bandiera) Louis Chiron Francia (bandiera) Bugatti Resoconto
1932 Monte Carlo Italia (bandiera) Tazio Nuvolari Italia (bandiera) Alfa Romeo Resoconto
1933 Monte Carlo Italia (bandiera) Achille Varzi Francia (bandiera) Bugatti Resoconto
1934 Monte Carlo Francia (bandiera) Guy Moll Italia (bandiera) Alfa Romeo Resoconto
1935 Monte Carlo Italia (bandiera) Luigi Fagioli Germania (bandiera) Mercedes-Benz Resoconto
1936 Monte Carlo Germania (bandiera) Rudolf Caracciola Germania (bandiera) Mercedes-Benz Resoconto
1937 Monte Carlo Germania (bandiera) Manfred von Brauchitsch Germania (bandiera) Mercedes-Benz Resoconto
1938
-
1947
Non disputato
1948 Monte Carlo Italia (bandiera) Giuseppe Farina Italia (bandiera) Maserati Resoconto
1949 Non disputato
1950 Monte Carlo Argentina (bandiera) Juan Manuel Fangio Italia (bandiera) Alfa Romeo Resoconto
1951 Non disputato
1952 Monte Carlo Italia (bandiera) Vittorio Marzotto Italia (bandiera) Ferrari Resoconto
1953
-
1954
Non disputato
1955 Monte Carlo Francia (bandiera) Maurice Trintignant Italia (bandiera) Ferrari Resoconto
1956 Monte Carlo Regno Unito (bandiera) Stirling Moss Italia (bandiera) Maserati Resoconto
1957 Monte Carlo Argentina (bandiera) Juan Manuel Fangio Italia (bandiera) Maserati Resoconto
1958 Monte Carlo Francia (bandiera) Maurice Trintignant Regno Unito (bandiera) Cooper-Climax Resoconto
1959 Monte Carlo Australia (bandiera) Jack Brabham Regno Unito (bandiera) Cooper-Climax Resoconto
1960 Monte Carlo Regno Unito (bandiera) Stirling Moss Regno Unito (bandiera) Lotus-Climax Resoconto
1961 Monte Carlo Regno Unito (bandiera) Stirling Moss Regno Unito (bandiera) Lotus-Climax Resoconto
1962 Monte Carlo Nuova Zelanda (bandiera) Bruce McLaren Regno Unito (bandiera) Cooper-Climax Resoconto
1963 Monte Carlo Regno Unito (bandiera) Graham Hill Regno Unito (bandiera) BRM Resoconto
1964 Monte Carlo Regno Unito (bandiera) Graham Hill Regno Unito (bandiera) BRM Resoconto
1965 Monte Carlo Regno Unito (bandiera) Graham Hill Regno Unito (bandiera) BRM Resoconto
1966 Monte Carlo Regno Unito (bandiera) Jackie Stewart Regno Unito (bandiera) BRM Resoconto
1967 Monte Carlo Nuova Zelanda (bandiera) Denny Hulme Regno Unito (bandiera) Brabham-Repco Resoconto
1968 Monte Carlo Regno Unito (bandiera) Graham Hill Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford Cosworth Resoconto
1969 Monte Carlo Regno Unito (bandiera) Graham Hill Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford Cosworth Resoconto
1970 Monte Carlo Austria (bandiera) Jochen Rindt Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford Cosworth Resoconto
1971 Monte Carlo Regno Unito (bandiera) Jackie Stewart Regno Unito (bandiera) Tyrrell-Ford Cosworth Resoconto
1972 Monte Carlo Francia (bandiera) Jean-Pierre Beltoise Regno Unito (bandiera) BRM Resoconto
1973 Monte Carlo Regno Unito (bandiera) Jackie Stewart Regno Unito (bandiera) Tyrrell-Ford Cosworth Resoconto
1974 Monte Carlo Svezia (bandiera) Ronnie Peterson Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford Cosworth Resoconto
1975 Monte Carlo Austria (bandiera) Niki Lauda Italia (bandiera) Ferrari Resoconto
1976 Monte Carlo Austria (bandiera) Niki Lauda Italia (bandiera) Ferrari Resoconto
1977 Monte Carlo Sudafrica (bandiera) Jody Scheckter Canada (bandiera) Wolf-Ford Cosworth Resoconto
1978 Monte Carlo Francia (bandiera) Patrick Depailler Regno Unito (bandiera) Tyrrell-Ford Cosworth Resoconto
1979 Monte Carlo Sudafrica (bandiera) Jody Scheckter Italia (bandiera) Ferrari Resoconto
1980 Monte Carlo Argentina (bandiera) Carlos Reutemann Regno Unito (bandiera) Williams-Ford Cosworth Resoconto
1981 Monte Carlo Canada (bandiera) Gilles Villeneuve Italia (bandiera) Ferrari Resoconto
1982 Monte Carlo Italia (bandiera) Riccardo Patrese Regno Unito (bandiera) Brabham-Ford Cosworth Resoconto
1983 Monte Carlo Finlandia (bandiera) Keke Rosberg Regno Unito (bandiera) Williams-Ford Cosworth Resoconto
1984 Monte Carlo Francia (bandiera) Alain Prost Regno Unito (bandiera) McLaren-TAG Porsche Resoconto
1985 Monte Carlo Francia (bandiera) Alain Prost Regno Unito (bandiera) McLaren-TAG Porsche Resoconto
1986 Monte Carlo Francia (bandiera) Alain Prost Regno Unito (bandiera) McLaren-TAG Porsche Resoconto
1987 Monte Carlo Brasile (bandiera) Ayrton Senna Regno Unito (bandiera) Lotus-Honda Resoconto
1988 Monte Carlo Francia (bandiera) Alain Prost Regno Unito (bandiera) McLaren-Honda Resoconto
1989 Monte Carlo Brasile (bandiera) Ayrton Senna Regno Unito (bandiera) McLaren-Honda Resoconto
1990 Monte Carlo Brasile (bandiera) Ayrton Senna Regno Unito (bandiera) McLaren-Honda Resoconto
1991 Monte Carlo Brasile (bandiera) Ayrton Senna Regno Unito (bandiera) McLaren-Honda Resoconto
1992 Monte Carlo Brasile (bandiera) Ayrton Senna Regno Unito (bandiera) McLaren-Honda Resoconto
1993 Monte Carlo Brasile (bandiera) Ayrton Senna Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford Cosworth Resoconto
1994 Monte Carlo Germania (bandiera) Michael Schumacher Regno Unito (bandiera) Benetton-Ford Cosworth Resoconto
1995 Monte Carlo Germania (bandiera) Michael Schumacher Regno Unito (bandiera) Benetton-Renault Resoconto
1996 Monte Carlo Francia (bandiera) Olivier Panis Francia (bandiera) Ligier-Mugen Honda Resoconto
1997 Monte Carlo Germania (bandiera) Michael Schumacher Italia (bandiera) Ferrari Resoconto
1998 Monte Carlo Finlandia (bandiera) Mika Häkkinen Regno Unito (bandiera) McLaren-Mercedes Resoconto
1999 Monte Carlo Germania (bandiera) Michael Schumacher Italia (bandiera) Ferrari Resoconto
2000 Monte Carlo Regno Unito (bandiera) David Coulthard Regno Unito (bandiera) McLaren-Mercedes Resoconto
2001 Monte Carlo Germania (bandiera) Michael Schumacher Italia (bandiera) Ferrari Resoconto
2002 Monte Carlo Regno Unito (bandiera) David Coulthard Regno Unito (bandiera) McLaren-Mercedes Resoconto
2003 Monte Carlo Colombia (bandiera) Juan Pablo Montoya Regno Unito (bandiera) Williams-BMW Resoconto
2004 Monte Carlo Italia (bandiera) Jarno Trulli Francia (bandiera) Renault Resoconto
2005 Monte Carlo Finlandia (bandiera) Kimi Räikkönen Regno Unito (bandiera) McLaren-Mercedes Resoconto
2006 Monte Carlo Spagna (bandiera) Fernando Alonso Francia (bandiera) Renault Resoconto
2007 Monte Carlo Spagna (bandiera) Fernando Alonso Regno Unito (bandiera) McLaren-Mercedes Resoconto
2008 Monte Carlo Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Regno Unito (bandiera) McLaren-Mercedes Resoconto
2009 Monte Carlo Regno Unito (bandiera) Jenson Button Regno Unito (bandiera) Brawn-Mercedes Resoconto
2010 Monte Carlo Australia (bandiera) Mark Webber Austria (bandiera) Red Bull-Renault Resoconto
2011 Monte Carlo Germania (bandiera) Sebastian Vettel Austria (bandiera) Red Bull-Renault Resoconto
2012 Monte Carlo Australia (bandiera) Mark Webber Austria (bandiera) Red Bull-Renault Resoconto
2013 Monte Carlo Germania (bandiera) Nico Rosberg Germania (bandiera) Mercedes Resoconto
2014 Monte Carlo Germania (bandiera) Nico Rosberg Germania (bandiera) Mercedes Resoconto
2015 Monte Carlo Germania (bandiera) Nico Rosberg Germania (bandiera) Mercedes Resoconto
2016 Monte Carlo Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Germania (bandiera) Mercedes Resoconto
2017 Monte Carlo Germania (bandiera) Sebastian Vettel Italia (bandiera) Ferrari Resoconto
2018 Monte Carlo Australia (bandiera) Daniel Ricciardo Austria (bandiera) Red Bull-TAG Heuer Resoconto
2019 Monte Carlo Regno Unito (bandiera) Lewis Hamilton Germania (bandiera) Mercedes Resoconto
2020 Non disputato
2021 Monte Carlo Paesi Bassi (bandiera) Max Verstappen Austria (bandiera) Red Bull-Honda Resoconto
2022 Monte Carlo Messico (bandiera) Sergio Pérez Austria (bandiera) Red Bull-RBPT Resoconto
2023 Monte Carlo Paesi Bassi (bandiera) Max Verstappen Austria (bandiera) Red Bull-Honda RBPT Resoconto
2024 Monte Carlo Monaco (bandiera) Charles Leclerc Italia (bandiera) Ferrari Resoconto

Le statistiche si riferiscono alle sole edizioni valide per il campionato del mondo di Formula 1 e sono aggiornate al Gran Premio di Monaco 2024.

Vittorie per costruttore

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Pos. Costruttore Vittorie[29]
1 Regno Unito (bandiera) McLaren 15
2 Italia (bandiera) Ferrari 10
3 Regno Unito (bandiera) Lotus 7
= Austria (bandiera) Red Bull 7
5 Regno Unito (bandiera) BRM 5
= Germania (bandiera) Mercedes 5
7 Regno Unito (bandiera) Cooper 3
= Regno Unito (bandiera) Tyrrell 3
= Regno Unito (bandiera) Williams 3
10 Italia (bandiera) Maserati 2
= Regno Unito (bandiera) Brabham 2
= Regno Unito (bandiera) Benetton 2
= Francia (bandiera) Renault 2

Vittorie per motore

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Pos. Costruttore Vittorie[29]
1 Stati Uniti (bandiera) Ford Cosworth 13
2 Germania (bandiera) Mercedes 12
3 Italia (bandiera) Ferrari 10
4 Giappone (bandiera) Honda 7
5 Francia (bandiera) Renault 6
6 Regno Unito (bandiera) Climax 5
= Regno Unito (bandiera) BRM 5
8 Germania (bandiera) TAG Porsche 3
9 Italia (bandiera) Maserati 2
= Austria (bandiera) RBPT 2

Pole position per costruttore

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Pos. Costruttore Pole
1 Italia (bandiera) Ferrari 13
2 Regno Unito (bandiera) McLaren 11
3 Regno Unito (bandiera) Lotus 9
4 Regno Unito (bandiera) Williams 7
5 Austria (bandiera) Red Bull 6
6 Germania (bandiera) Mercedes 5
7 Francia (bandiera) Renault 4
8 Regno Unito (bandiera) Brabham 3
9 Regno Unito (bandiera) Tyrrell 2
10 Italia (bandiera) Alfa Romeo 1
= Italia (bandiera) Maserati 1
= Regno Unito (bandiera) Vanwall 1
= Regno Unito (bandiera) Cooper 1
= Regno Unito (bandiera) BRM 1
= Francia (bandiera) Matra 1
= Regno Unito (bandiera) March 1
= Francia (bandiera) Ligier 1
= Italia (bandiera) Benetton 1
= Regno Unito (bandiera) Brawn 1

Pole position per motore

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Pos. Motore Pole[30]
1 Italia (bandiera) Ferrari 13
2 Francia (bandiera) Renault 12
3 Germania (bandiera) Mercedes 11
4 Stati Uniti (bandiera) Ford-Cosworth 9
5 Regno Unito (bandiera) Climax 7
6 Giappone (bandiera) Honda 5
7 Italia (bandiera) Alfa Romeo 2
= Germania (bandiera) TAG Porsche 2
= Germania (bandiera) BMW 2
= Svizzera (bandiera) Tag Heuer 2

Giri veloci per costruttore

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Pos. Costruttore GPV[31]
1 Italia (bandiera) Ferrari 17
2 Regno Unito (bandiera) McLaren 11
3 Regno Unito (bandiera) Lotus 7
4 Austria (bandiera) Red Bull 6
5 Germania (bandiera) Mercedes 5
6 Regno Unito (bandiera) BRM 4
= Regno Unito (bandiera) Williams 4
8 Regno Unito (bandiera) Brabham 3
9 Regno Unito (bandiera) Cooper 2
= Regno Unito (bandiera) Tyrrell 2
= Italia (bandiera) Benetton 2

Giri veloci per motore

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Pos. Motore GPV
1 Italia (bandiera) Ferrari 18
2 Germania (bandiera) Mercedes 13
3 Stati Uniti (bandiera) Ford-Cosworth 12
4 Francia (bandiera) Renault 7
5 Regno Unito (bandiera) Climax 5
= Giappone (bandiera) Honda 5
7 Regno Unito (bandiera) BRM 4
8 Italia (bandiera) Alfa Romeo 2
9 Italia (bandiera) Maserati 1
= Germania (bandiera) BMW 1
= Regno Unito (bandiera) Hart 1
= Germania (bandiera) TAG Porsche 1
= Svizzera (bandiera) TAG Heuer 1

Podi per costruttore

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Pos. Costruttore Podi[33]
1 Italia (bandiera) Ferrari 57
2 Regno Unito (bandiera) McLaren 28
3 Regno Unito (bandiera) Lotus 16
4 Austria (bandiera) Red Bull 15
5 Regno Unito (bandiera) Williams 14
6 Regno Unito (bandiera) BRM 10
= Germania (bandiera) Mercedes 10
8 Regno Unito (bandiera) Brabham 9
9 Regno Unito (bandiera) Cooper 7
= Regno Unito (bandiera) Tyrrell 7

Podi per motore

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Pos. Motore Podi[32]
1 Italia (bandiera) Ferrari 58
2 Stati Uniti (bandiera) Ford-Cosworth 35
3 Germania (bandiera) Mercedes 28
4 Francia (bandiera) Renault 20
5 Regno Unito (bandiera) BRM 12
6 Giappone (bandiera) Honda 11
7 Regno Unito (bandiera) Climax 9
8 Italia (bandiera) Maserati 6
= Germania (bandiera) BMW 6
10 Germania (bandiera) TAG Porsche 4

Punti per costruttore

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Pos.[34] Costruttore Punti
1 Italia (bandiera) Ferrari 627,5
2 Austria (bandiera) Red Bull 405
3 Regno Unito (bandiera) McLaren 385,5
4 Germania (bandiera) Mercedes 320
5 Regno Unito (bandiera) Williams 137,5
6 Regno Unito (bandiera) Lotus 132
7 Regno Unito (bandiera) BRM 81
= India (bandiera) Force India 81
9 Francia (bandiera) Renault 77
10 Regno Unito (bandiera) Tyrrell 73

Punti per motore

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Pos.[34] Motore Punti
1 Germania (bandiera) Mercedes 687
2 Italia (bandiera) Ferrari 671,5
3 Francia (bandiera) Renault 392
4 Stati Uniti (bandiera) Ford-Cosworth 337
5 Giappone (bandiera) Honda 197,5
6 Regno Unito (bandiera) BRM 99
7 Regno Unito (bandiera) Climax 83
8 Austria (bandiera) RBPT 77
9 Svizzera (bandiera) Tag Heuer 70
10 Germania (bandiera) BMW 61
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  29. ^ a b c Minimo 2 vittorie.
  30. ^ a b Minimo 2 Pole.
  31. ^ a b Minimo 2 giri veloci.
  32. ^ a b Minimo 4 podi.
  33. ^ Minimo 7 podi.
  34. ^ a b c Prime 10 posizioni.

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