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Giovanni da Siviglia

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Giovanni da Siviglia (latino: Johannes Hispalensis o Johannes Hispaniensis; fl. XII secolo) è stato un traduttore e astrologo spagnolo del XII secolo.

Giovanni operò forse in Galizia, a Limia (nell'Ourense), dal momento che si firmava Johannes Hispalensis atque Limiensis, durante l'epoca della Reconquista, la prolungata lotta cristiana per riconquistare la penisola Iberica, in gran parte dominata e sottomessa dai musulmani.

Le sue traduzioni - il Secretum Secretorum[1] dedicato a una fittizia regina T[arasia?], e la versione originale del De differentia spiritus et animae del filosofo arabo del IX secolo Qusta ibn Luqa - erano tutte traduzioni di lavori di medicina, frammisti a opere di alchimia, come si usava nella tradizione ispano-araba. Nel suo Libro degli algoritmi relativi all'aritmetica pratica, Giovanni da Siviglia infine fornisce una delle prime dimostrazioni a noi conosciute del sistema decimale indiano, la cui introduzione in Europa viene di norma associata al Liber Abaci di Leonardo Fibonacci da Pisa:

«Un numero è una collezione di unità, e dal momento che la collezione è infinita (per moltiplicazione può continuare indefinitamente), gli Indiani hanno ingegnosamente incluso questa molteplicità infinita all'interno di certe regole e limiti cosicché quella infinità possa essere definita scientificamente; Queste rigide regole li rendono in grado di definire con precisione questo sottile concetto.»

Astrologo, Giovanni da Siviglia tradusse in latino il Libro della nascita.[2] ed il Kitāb taḥāwīl sinī al-‘ālam dell'astrologo arabo Abu 'Ali al-Khaiyat[3]

  1. ^ Si noti che questi titoli derivano tutti dall'espressione araba Sirr al-asrār, che ha il medesimo significato.
  2. ^ Houtsma, p. 875
  3. ^ Flowers of Abu Ma'shar, su wdl.org, World Digital Library. URL consultato il 27 febbraio 2013.

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