Giuseppe Caputi
Giuseppe Caputi (Ruvo di Puglia, 1803 – Ruvo di Puglia, 1875) è stato un arcidiacono, archeologo, collezionista e nobile ruvese a cui si deve la raccolta Caputi.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato da Francesco e Filippa Patroni Griffi, proveniva da una famiglia nobile di origine napoletana, dopo la laurea in teologia presso l'Università degli studi di Napoli, durante il decennio di dominazione francese fu nominato arcidiacono dal cardinale Giuseppe Firrao, e nel 1840 ricoprì l'incarico di commissario cittadino e di deputato dei regi scavi di Ruvo[1][2]. Insieme ai nipoti e ai fratelli fece parte della loggia massonica Grande Oriente di Napoli[3]. Intorno al 1830 rinvenne presso i suoi terreni situati in località arena una collezione di vasi attici composta da circa 522 reperti che insieme al nipote Francesco Caputi Jambrenghi collocò nell'omonimo Palazzo Caputi[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Michele Ruggiero, Degli scavi di antichità nelle province di Terraferma dell'antico regno di Napoli dal 1743 al 1876, V. Morano, 1888. URL consultato il 14 novembre 2018.
- ^ Gemma Sena Chiesa, Vasi, immagini, collezionismo: Giornate di studio La collezione di vasi Intesa Sanpaolo e i nuovi indirizzi di ricerca sulla ceramica greca e magnogreca : Milano, 7-8 novembre 2007, Cisalpino, 2008, ISBN 9788832362091. URL consultato il 27 giugno 2018.
- ^ Ruggiero Di Castiglione, La Massoneria nelle due Sicilie: E i fratelli meridionali del '700 - Le Province, Gangemi Editore Spa, 13 settembre 2014, ISBN 9788849274004. URL consultato il 27 giugno 2018.
- ^ Andrea C. Montanaro, Ruvo di Puglia e il suo territorio: le necropoli : i corredi funerari tra la documentazione del XIX secolo e gli scavi moderni, L'ERMA di BRETSCHNEIDER, 2007, ISBN 9788882654559. URL consultato il 27 giugno 2018.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Jatta, I Vasi Italo-Greci del signor Caputi di Ruvo, Napoli, fratelli Testa, 1877.
- Andrea C. Montanaro, Ruvo di Puglia e il suo territorio: le necropoli: i corredi funerari tra la documentazione del XIX secolo e gli scavi moderni.