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Giuliana Genta

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Giuliana Genta (Roma, 1922Frasso Sabino, 2005) è stata un'architetta italiana. Fu una delle prime donne architetto in Italia.[1] Partecipò ai primi piani INA-Casa collaborando con Adalberto Libera.[2]

Qualità della sua progettazione fu sempre la costante attenzione per il dettaglio e il particolare che costruiscono l'architettura[1].

Nata a Roma nel 1922, Giuliana Genta fu una delle prime donne a laurearsi in Architettura alla facoltà di Roma nel 1946[1][3].

Dal 1950 iniziò a lavorare nell'ambito dell'INA-Casa (poi Gescal), dove venne chiamata da Arnaldo Foschini e dove incontrò Adalberto Libera[1]. L'incontro con Libera appare significativo nella lettura dell'opera di Giuliana Genta non solo per le opere che firmeranno insieme, ma anche per la lezione sui temi del dettaglio e della misura[1]. Giuliana Genta partecipò all'interno dell'Istituto a vari progetti, tra cui anche l'Unità di abitazione orizzontale al quartiere Tuscolano di Roma[1].

Aprì uno studio con Silvano Panzarasa, collega dell'INA-Casa, con il quale firmerà alcune opere, come la Chiesa del Cristo Re di Cagliari (dove vengono segnalati come progettisti da Libera), la Villa Cavazza all'Eur e le due Ville al Casaletto, dove saranno entrambi collaboratori di Adalberto Libera[1].

Dal 1973 si dedicò esclusivamente alla libera professione, con esperienze diverse quali ristrutturazioni di centri storici, progettazione urbanistica, arredamento[1].

Morì nel 2005.[1]

Progetti principali[1]

  • 1949 - Progetto per una casa minima, due appartamenti sovrapposti, Sabaudia (Provincia di Latina)
  • 1950 - Concorso Casetta in Canada, con Silvano Panzarasa
  • 1950 - Concorso Ina-casa Capri (città metropolitana di Napoli), con Silvano Panzarasa
  • 1950-1963, 2004 - Chiesa del Cristo Re, Cagliari, con Silvano Panzarasa
  • 1955 -Due ville al Casaletto, Roma, con Adalberto Libera e Silvano Panzarasa
  • 1959 - Palazzina cooperativa Gescal via San Lucio 23, Roma, con Silvano Panzarasa
  • 1961-1962 - Villa Cavazza all'Eur, Roma, con Adalberto Libera e Silvano Panzarasa
  • 1964 - Villa per lo scultore Emilio Greco, Sabaudia (LT), con Silvano Panzarasa
  • 1973, 1978 - Risanamento e ristrutturazione del centro storico di Ancona, comparto 2 Gescal Capodimonte, Ancona, con Silvano Panzarasa, ing. A. Varvesi, ing. G. Viettone, ing. F. Ciotti
  • 1971-1973 - Progetto di risanamento e ristrutturazione di un complesso (Senti) a S. Maria di Ferrano, Pelago (provincia di Firenze), con Silvano Panzarasa
  • 1988 - Piano particolareggiato del centro storico di Frasso Sabino (provincia di Rieti), con Silvano Panzarasa
  • 1983 - Il rifugio meneghino di Giovanni

Il fondo Giuliana Genta [4] è conservato presso l'Archivio centrale dello Stato.

  • Una lezione di progettazione, in «AR», 2005, 62.
  • Giuliana Genta: la mia vita da architetto, a cura di P. Capolino, E. Tagliacollo e L. Diodovich, Roma, Prospettive, 2008, ISBN 978-88-89400-23-4.
  1. ^ a b c d e f g h i j Giuliana Genta, su SAN - Portale degli archivi degli architetti. URL consultato il 9 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2018).
  2. ^ Andrea Bruschi, La memoria del progetto: per un archivio dell'architettura moderna a Roma, Gangemi, 2006, pp. 70–71, ISBN 978-88-492-1183-2.
  3. ^ Giuliana Genta, su Sapienza - Università di Roma. URL consultato il 9 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2018).
  4. ^ Giuliana Genta, su Sistema informativo unificato per le Soprintendenze archivistiche. URL consultato il 9 marzo 2018.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN67609110 · ISNI (EN0000 0003 7405 2332 · SBN RMRV012593 · LCCN (ENno2009131112 · GND (DE13178059X