Gertrude Cordovana
Gertrude Maria Cordovana (Caltanissetta, ... – Palermo, 6 aprile 1724) è stata una religiosa italiana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Gertrude Maria Cordovana era una monaca benedettina siciliana che nel 1699 fu arrestata insieme all'agostiniano fra Romualdo Barberi; l'uomo fu accusato di eresia e di praticare il quietismo e il molinismo, mentre le accuse per suor Gertrude includevano "orgoglio, vanità, temerità, ipocrisia", dato che la benedettina sosteneva di essere immacolata e di aver avuto rapporti sessuali con Dio.[1] Suor Gertrude fu torturata e affamata nelle carceri del Sant'Uffizio, ma non cambiò mai opinione;[2] dato che la simulazione di santità era considerata equiparabile al reato di stregoneria, la benedettina fu incarcerata e rimase in prigione per venticinque anni.[3]
Nel 1724, dato che entrambi i religiosi rimanevano impenitenti, la carcerazione fu permutata in condanna a morte dall'Inquisizione.[4] Il 6 aprile dello stesso anno suor Gertrude e fra Romualdo furono arsi vivi pubblicamente in un autodafé svoltosi in piazza sant'Erasmo di Palermo, davanti all'Inquisizione, il senato, il viceré, il popolo e gli altri ventisei eretici che si trovavano nelle carceri ecclesiastiche.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Rivista bolognese di scienze, lettere, arti e scuole, 1868, p. 620. URL consultato il 13 aprile 2020.
- ^ Santi Correnti, Storia di Sicilia come storia del popolo siciliano ...: Otto tavole a colori, Longanesi, 1972, p. 177. URL consultato il 13 aprile 2020.
- ^ Antonio Di Grado, Il tenace concetto: Leonardo Sciascia, Diego La Matina e l'Inquisizione in Sicilia : atti del convegno di studi : Racalmuto, 20-21 novembre 1994, Salvatore Sciascia, 1996, p. 153. URL consultato il 13 aprile 2020.
- ^ Santi Correnti, Donne di Sicilia: la storia dell'isola del sole scritta al femminile, Società Editrice Internazionale, 2001, p. 122, ISBN 978-88-87432-57-2. URL consultato il 13 aprile 2020.
- ^ Benito Li Vigni, Il viceré: Domenico Caracciolo, un riformatore nella Sicilia del Settecento, T. Pironti, 1992, p. 107. URL consultato il 13 aprile 2020.