Gastroenterite
Gastroenterite | |
---|---|
Alcuni virus responsabili della gastroenterite: A = rotavirus, B = adenovirus, C = virus di Norwalk e D = astrovirus. | |
Specialità | gastroenterologia |
Eziologia | Rotavirus, Campylobacter e Norovirus |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | 008.8, 009.0, 009.1 e 558 |
MeSH | D005759 |
MedlinePlus | 000252 e 000254 |
eMedicine | 775277 |
La gastroenterite è una malattia caratterizzata da un'infiammazione del tratto gastrointestinale che coinvolge sia lo stomaco che l'intestino tenue. Si parla di gastroenterocolite quando viene coinvolto anche l'intestino crasso. La malattia porta a diarrea, vomito e crampi addominali.[1]
Nei bambini, la maggior parte dei casi è dovuta a infezione da Rotavirus[2], mentre negli adulti il virus di Norwalk[3] e il Campylobacter[4] sono le cause più comuni. Meno frequenti sono le gastroenteriti causate da altri batteri e dalle tossine da loro prodotte e quelle promosse da parassiti. La trasmissione può verificarsi a causa di cibi preparati in modo improprio, acqua contaminata e tramite contatto diretto con coloro che sono infetti. È più frequente soprattutto nei bambini e negli abitanti dei paesi in via di sviluppo.
Fondamentale nella gestione della malattia è l'adeguata idratazione. Per i casi lievi o moderati in genere questa può essere garantita tramite assunzione di soluzioni di reidratazione orale. Per i casi più gravi può rendersi necessaria la somministrazione di fluidi per via endovenosa.
Epidemiologia e storia
[modifica | modifica wikitesto]Sebbene il primo utilizzo del termine "gastroenterite" risalga al 1825,[6] la malattia è conosciuta sin dall'antichità; tuttavia, solo nel XX secolo sono stati identificati i primi fattori eziologici.[7] Globalmente si stima che si verifichino da tre a cinque miliardi di casi di gastroenterite ogni anno,[8] che colpiscono soprattutto bambini e popolazioni di paesi in via di sviluppo.[9] Questo si traduce in circa 1,8 milioni di decessi di bambini l'anno, nella maggior parte dei casi residenti nelle nazioni più povere del mondo.[10] Circa mezzo milione di casi nei pazienti al di sotto dei 5 anni di età sono dovuti a infezione da Rotavirus.[11] I bambini che vivono nei paesi in via di sviluppo e con un'età inferiore a due anni, spesso arrivano a contrarre sei o più infezioni ogni anno.[10] Ciò si verifica meno comunemente negli adulti per via del maggiore sviluppo del sistema immunitario.[12]
Nel 1980 la gastroenterite ha causato 4,6 milioni di decessi tra i bambini, di cui la maggior parte viveva nei paesi in via di sviluppo.[13] I tassi di mortalità sono scesi notevolmente a circa 1,5 milioni di decessi all'anno registrati nel 2000, in gran parte ciò è dovuto all'introduzione del trattamento basato sulla reidratazione orale.[14] Nel Regno Unito la gastroenterite rappresentava nel 1909 il 9% delle cause di morte infantile nel paese; nel 2009 la percentuale è scesa allo 0,8%[15].
Negli Stati Uniti è la seconda infezione più frequente dopo il raffreddore comune, causa 200-375 milioni di casi di diarrea acuta ogni anno[10][12] portando a decine di migliaia di decessi,[10] tra i quali si stima che 150-300 riguardino bambini di meno di cinque anni di età.[1]
Eziologia
[modifica | modifica wikitesto]Le cause principali di gastroenterite sono le infezioni da Rotavirus, da Escherichia coli e da Campylobacter.[9][16] Tuttavia vi sono molti altri agenti infettivi che possono causare questa sindrome.[10]
Virus
[modifica | modifica wikitesto]I virus che causano la gastroenterite sono: rotavirus, virus di Norwalk, adenovirus e astrovirus.[12][17] Il rotavirus è la causa più comune di gastroenterite nei bambini, sia nel mondo sviluppato, sia in quello in via di sviluppo[18] ed è responsabile di circa il 70% dei casi di malattia infettiva per questa fascia di età.[19] Il Rotavirus è una causa meno comune negli adulti a causa dell'immunità acquisita.[20]
Il norovirus è la causa principale di gastroenterite tra gli adulti degli Stati Uniti e si ritiene possa essere responsabile del 90% dei focolai.[12] Questi focolai si verificano in genere quando gruppi di persone trascorrono molto tempo insieme, ad esempio sulle navi da crociera[12], negli ospedali e nei ristoranti.[1] I pazienti possono rimanere contagiosi anche dopo la risoluzione della diarrea.[12] Il rotavirus è responsabile di circa il 10% dei casi nei bambini.[1]
Batteri
[modifica | modifica wikitesto]Nel mondo sviluppato il Campylobacter jejuni è la causa principale di gastroenterite batterica e la metà di questi casi è associata al consumo di pollame.[21] Nei bambini, i batteri sono la causa di circa il 15% dei casi.[19] I tipi più comuni sono: Salmonella, Shigella, Escherichia coli e Campylobacter.[19] Se il cibo diventa contaminato da batteri e rimane a temperatura ambiente per un periodo di alcune ore, i batteri possono moltiplicarsi e aumentare il rischio di infezione.[10] Il C. difficile è una causa frequente di diarrea, soprattutto negli anziani.[10] I bambini possono essere portatori asintomatici di questi batteri senza presentare alcuna manifestazione clinica.[10]
L'assunzione di farmaci antiacidi sembra aumentare il rischio di infezioni da parte di un certo numero di organismi tra cui: il C. difficile, la Salmonella e il Campylobacter.[22] Il rischio risulta maggiore con gli inibitori della pompa protonica e con gli antagonisti dei recettori H2.[22]
Parassiti
[modifica | modifica wikitesto]Numerosi protozoi possono causare gastroenterite: i più comuni sono il Giardia lamblia, ma anche il Cryptosporidium e l'Entamoeba histolytica.[19] Si ritiene che essi siano responsabili di circa il 10% dei casi pediatrici.[8] La Giardia è causa più frequente nei paesi in via di sviluppo, ma è comunque presente in una certa misura quasi ovunque.[23] Si riscontra più comunemente nelle persone che hanno viaggiato in aree ad elevata prevalenza, nei bambini che frequentano asili, nelle coppie che hanno rapporti anali oppure ano-orali ed in zone colpite da calamità.[23][24]
Trasmissione
[modifica | modifica wikitesto]La trasmissione può avvenire attraverso l'acqua contaminata o tramite la condivisione di oggetti personali.[9] In luoghi con stagioni umide e secche, la qualità dell'acqua peggiora in genere durante la stagione umida e questo di solito genera delle epidemie.[9] L'allattamento con il biberon con bottiglie impropriamente sterilizzate è una causa frequente a livello mondiale.[9] La trasmissione può anche essere correlata a una scarsa igiene, soprattutto tra i bambini,[12] e aumenta nei pazienti con una preesistente malnutrizione.[10] Gli adulti, dopo aver sviluppato tolleranza, possono diventare portatori asintomatici di alcuni organismi e quindi fungere da serbatoi naturali.[10] Mentre alcuni agenti eziologici (come la Shigella) sono in grado di colpire solo in primati, altri possono infettare molte specie animali (come la Giardia).[10]
Cause non infettive
[modifica | modifica wikitesto]Ci sono un certo numero di cause non infettive per l'infiammazione del tratto gastrointestinale.[1] Alcune delle più comuni comprendono l'assunzione di farmaci (come i FANS), di alcuni alimenti come il lattosio (per coloro che sono intolleranti) e di glutine (in quelli affetti da malattia celiaca). Può anche verificarsi una infiammazione secondaria dovuta a tossine. Alcune condizioni legate al consumo cibo e associate a nausea, vomito e diarrea sono: avvelenamento da ciguatera dovuto al consumo di pesce contaminato da ciguatossina, avvelenamento da tetrodotossina dovuto al consumo di pesce palla e il botulismo causato da cibo impropriamente conservato.[25] La malattia di Crohn è inoltre una causa non infettiva spesso grave di gastroenterite,[1] mentre, tra le cause rare, è annoverata la cosiddetta gastroenterite eosinofila.[26]
Fisiopatologia
[modifica | modifica wikitesto]La gastroenterite è definita come vomito o diarrea causate da un'infezione dell'intestino tenue o del crasso.[10] La patologia nell'intestino tenue non è generalmente infiammatoria, mentre quella del crasso lo è.[10] Il sierotipo degli agenti patogeni responsabili dell'infezione è estremamente variabile, da un minimo di uno per il cryptosporidium a ben 108 per il colera.[10]
Clinica
[modifica | modifica wikitesto]Segni e sintomi
[modifica | modifica wikitesto]La gastroenterite, generalmente, comporta diarrea, vomito e crampi addominali.[12] Questi sintomi solitamente iniziano 12-72 ore dopo aver contratto l'infezione[9] e, se la causa è un agente virale, durano meno di una settimana.[12] Alcune infezioni virali possono causare anche febbre, stanchezza, mal di testa e dolori muscolari.[12] Se le feci presentano tracce di sangue, la causa è più probabilmente batterica.[21] Alcune infezioni batteriche possono essere associate con forti dolori addominali e, se non trattate, arrivano a durare anche alcune settimane.[21]
I bambini con infezione da rotavirus, solitamente, recuperano in pochi giorni.[27] La disidratazione è una conseguenza comune della diarrea[28][29] e, nei paesi in via di sviluppo, in cui sono comuni le infezioni ripetute, la gastroenterite può portare al verificarsi di casi di malnutrizione.[9] e ritardo nello sviluppo.[10]
Nell'1% delle infezione da Campylobacter si verifica anche la sindrome di Reiter, mentre la sindrome di Guillain-Barré, più comune nei bambini[10], si presenta nello 0,1% dei pazienti colpiti,[21] La sindrome emolitica uremica può verificarsi a causa della tossina di Shiga prodotta dai batteri Shigella o Escherichia coli, ed è causa di una riduzione del numero di piastrine (piastrinopenia), del numero di globuli rossi per cause emolitiche (anemia emolitica) e di scarsa funzionalità renale.[9] Alcune infezioni virali possono condurre a episodi di convulsioni infantili di tipo benigno.[1]
Esami di laboratorio e strumentali
[modifica | modifica wikitesto]La gastroenterite viene solitamente diagnosticata sulla base delle manifestazioni cliniche.[12] Determinare l'esatta causa non è di solito necessario, dato che non ne modifica la gestione.[9] Poiché una bassa glicemia può verificarsi in circa il 10% dei bambini, la sua misurazione viene raccomandata.[29] Test diagnostici possono essere fatti per valutare il decorso della malattia.[12] Quando vi è una grave disidratazione devono essere tenuti sotto controllo il livello degli elettroliti e, tramite monitoraggio della creatinina sierica, la funzionalità renale.[19] Esami delle feci devono essere eseguiti nei soggetti che presentano melena o ematochezia, per la possibilità che siano stati esposti a intossicazione alimentare, e in coloro che hanno recentemente viaggiato in paesi in via di sviluppo.[19]
Diagnosi differenziale
[modifica | modifica wikitesto]Come altre potenziali cause di queste manifestazioni cliniche si devono considerare: appendicite, volvolo, malattie infiammatorie croniche intestinali, tra le quali soprattutto la malattia di Crohn, infezioni del tratto urinario e diabete mellito.[19] Inoltre vanno esclusi l'insufficienza pancreatica, la sindrome dell'intestino corto, la malattia di Whipple, la celiachia e l'abuso di lassativi.[30] La diagnosi differenziale può complicarsi se il soggetto presenta solo uno tra vomito o diarrea invece che entrambi.[1]
Le appendiciti si possono presentare, fino al 33% dei casi, con vomito, dolore addominale e una piccola quantità di feci acquose,[1] in contrasto con la grande quantità di diarrea tipica dei casi di gastroenterite.[1] Le infezioni dei polmoni o del tratto urinario nei bambini possono causare vomito o diarrea,[1] mentre la chetoacidosi diabetica si presenta con dolori addominali, nausea e vomito, ma senza diarrea.[1] Uno studio ha dimostrato che nel 17% dei bambini con chetoacidosi diabetica la diagnosi iniziale è stata di gastroenterite.[1]
Trattamento
[modifica | modifica wikitesto]Solitamente la gastroenterite è una malattia acuta e autolimitante che non necessita di una terapia farmacologica.[31] Il trattamento di riferimento nei pazienti che presentano lieve o moderata disidratazione è la terapia di reidratazione orale (ORT).[8] L'assunzione di metoclopramide e ondansetron tuttavia può risultare utile in alcuni bambini,[32] mentre il buscopan è invece utile nel trattamento del dolore addominale.[33]
Reidratazione
[modifica | modifica wikitesto]Il trattamento primario della gastroenterite nei bambini e negli adulti è la reidratazione. Questa viene preferibilmente ottenuta con la terapia di reidratazione orale, anche se la somministrazione endovenosa può essere richiesta se vi è un livello di coscienza ridotto o se la carenza idrica è grave.[34][35] Le bevande zuccherate e i succhi di frutta non sono consigliati nei bambini sotto i 5 anni di età in quanto possono peggiorare la diarrea.[31] L'acqua naturale può essere utilizzata per la terapia di reidratazione se i prodotti specifici non sono disponibili o non risultano appetibili.[31] Un sondino nasogastrico può essere usato nei bambini per somministrare fluidi.[19]
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si raccomanda che i bambini allattati al seno continuino questo tipo di alimentazione e che i neonati nutriti con latte artificiale riprendano la somministrazione dopo la reidratazione.[36] Latte artificiale senza o con bassi livelli di lattosio è solitamente necessario.[36] I bambini dovrebbero continuare la loro dieta abituale durante gli episodi di diarrea, con l'eccezione di cibi ricchi di zuccheri semplici.[36] La dieta BRAT (banane, riso, succo di mela, pane tostato e tè) non viene più raccomandata, in quanto contiene sostanze nutritive insufficienti.[37] Alcuni probiotici si sono dimostrati utili nel ridurre sia la durata della malattia, sia la frequenza di scarica delle feci.[38] In particolare, è stato dimostrato che tra tutti i lattobacilli, il Lactobacillus rhamnosus LR04 è tra i più efficaci nell’inibire la crescita dei principali ceppi diarrogeni di Escherichia coli[39]. Prodotti lattiero-caseari fermentati, come lo yogurt, possono essere utili.[40] L'assunzione di dosi supplementari di zinco sembra essere efficace nel trattamento e nella prevenzione della diarrea tra i bambini residenti nei paesi in via di sviluppo.[41]
Assunzione di antiemetici
[modifica | modifica wikitesto]Farmaci antiemetici possono essere utili per il trattamento del vomito nei bambini. L'ondansetron è utile in quanto diminuisce la necessità di somministrare liquidi per via endovenosa e di ricovero in ospedale, grazie alla riduzione degli episodi di vomito.[42][43][44] L'ondansetron può essere somministrato anche per via orale.[45] Anche il metoclopramide può risultare utile.[46]
Terapia antibiotica
[modifica | modifica wikitesto]Gli antibiotici non sono solitamente usati per il trattamento della gastroenterite, anche se a volte vengono prescritti qualora i sintomi appaiano gravi[47] o se viene sospettata o identificata una causa batterica.[48] Se la terapia antibiotica viene decisa, un macrolide, come l'azitromicina, viene preferito rispetto ai fluorochinoloni, a causa dei tassi più elevati di resistenza a quest'ultimo.[21] La colite pseudomembranosa, spesso legata all'uso di antibiotici, viene gestita interrompendo il trattamento antibiotico in corso e sostituendolo con la somministrazione di metronidazolo o vancomicina.[13]
I batteri e i protozoi suscettibili al trattamento sono: la Shigella[49], la Salmonella[50] e le specie di Giardia.[23] Per questi ultimi e per l'Entamoeba histolytica è raccomandato il trattamento con tinidazolo al posto del metronidazolo.[23][51] L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) consiglia l'uso di antibiotici nei bambini piccoli che presentino sia diarrea sanguinolenta, sia febbre.[1]
Agenti antimotilità
[modifica | modifica wikitesto]Farmaci antimotilità presentano un rischio teorico di causare complicazioni e, sebbene l'esperienza clinica abbia dimostrato che ciò è improbabile,[30] il loro uso è scoraggiato nei pazienti con diarrea ematica o senza febbre.[52] Il loperamide, un analogo oppioide, è comunemente usato per il trattamento sintomatico della diarrea.[53] Il loperamide, tuttavia, non è raccomandato nei bambini in quanto in grado di attraversare la barriera emato-encefalica e causare tossicità. Il subsalicilato di bismuto, un complesso di bismuto insolubile trivalente e salicilato, può essere utilizzato nei casi lievi-moderati[30], sebbene sia teoricamente possibile una tossicità da salicilato.[1]
Prevenzione
[modifica | modifica wikitesto]Stile di vita
[modifica | modifica wikitesto]Una fornitura di acqua incontaminata facilmente accessibile e l'uso di buone pratiche igieniche sono fondamentali per la riduzione dei tassi di infezione e degli episodi di gastroenterite clinicamente significativi.[10] Misure personali (come ad esempio lavarsi le mani) si sono dimostrate utili nel ridurre fino al 30% i tassi di incidenza e prevalenza di gastroenterite, sia nei paesi in via di sviluppo, sia nel mondo sviluppato.[29] L'utilizzo di soluzioni alcoliche, come detergenti, può risultare molto efficace.[29] L'allattamento al seno è importante, soprattutto negli ambienti con scarsa igiene.[9] Il latte materno riduce sia la frequenza delle infezioni, sia la loro durata.[1] È fondamentale evitare di venire a contatto con cibi o bevande contaminati.[55]
Vaccinazione
[modifica | modifica wikitesto]Per via della sua efficacia e sicurezza, dal 2009 l'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda che il vaccino contro il Rotavirus possa essere offerto a tutti i bambini del mondo.[16][56] Esistono due vaccini commerciali contro il Rotavirus e molti altri sono in fase di sviluppo.[56] In Africa e in Asia questi vaccini hanno ridotto l'incidenza della malattia tra i pazienti pediatrici[56] e nei paesi che lo hanno inserito nei programmi nazionali di immunizzazione si è visto un calo dei tassi e della numerosità dei casi gravi di malattia.[57][58] Questo vaccino può anche prevenire la malattia nei bambini non vaccinati riducendo il numero di soggetti suscettibili in circolazione, fornendo la cosiddetta immunità di branco.[59]
A partire dal 2000, l'attuazione di un programma di vaccinazione contro il rotavirus negli Stati Uniti ha ridotto il numero di casi di diarrea dell'80%.[60][61][62] La prima dose di vaccino deve essere somministrata ai bambini tra le 6 e le 15 settimane di vita.[16] Il vaccino per via orale contro il colera si è dimostrato essere efficace nel 50-60% dei casi nell'arco di 2 anni.[63]
Sono in sviluppo, al 2012, un certo numero di vaccini contro i fattori causali della gastroenterite, tra i quali quelli contro la Shigella e l'Escherichia coli, due dei principali agenti eziologici batterici della malattia a livello mondiale.[64][65]
Negli altri animali
[modifica | modifica wikitesto]La gastroenterite nei cani e nei gatti è causata da molti degli agenti che colpiscono gli esseri umani. Gli organismi più comuni sono: Campylobacter, C. difficile, C. perfringens e Salmonella,[66] mentre un gran numero di piante tossiche possono causarne i sintomi.[67] Alcuni agenti sono più specifici per certe specie. Ad esempio la gastroenterite trasmissibile da Coronavirus (TGEV) si verifica nei suini con conseguente vomito, diarrea e disidratazione.[68] Si crede possa essere stata trasmessa ai suini da uccelli selvatici e non esiste un trattamento specifico.[69] Essa non è trasmissibile agli esseri umani.[70] Altri esempi sono la gastroenterite emorragica del cane[71] e la gastroenterite felina, anche chiamata tifo del gatto[72].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p Amandeep Singh, Pediatric Emergency Medicine Practice Acute Gastroenteritis — An Update, in Emergency Medicine Practice, vol. 7, n. 7, luglio 2010.
- ^ Tate JE, Burton AH, Boschi-Pinto C, Steele AD, Duque J, Parashar UD, 2008 estimate of worldwide rotavirus-associated mortality in children younger than 5 years before the introduction of universal rotavirus vaccination programmes: a systematic review and meta-analysis, in The Lancet Infectious Diseases, vol. 12, n. 2, febbraio 2012, pp. 136–41, DOI:10.1016/S1473-3099(11)70253-5, PMID 22030330.
- ^ Marshall JA, Bruggink LD, The dynamics of norovirus outbreak epidemics: recent insights, in International Journal of Environmental Research and Public Health, vol. 8, n. 4, aprile 2011, pp. 1141–9, DOI:10.3390/ijerph8041141, PMC 3118882, PMID 21695033.
- ^ Man SM, The clinical importance of emerging Campylobacter species, in Nature Reviews. Gastroenterology & Hepatology, vol. 8, n. 12, dicembre 2011, pp. 669–85, DOI:10.1038/nrgastro.2011.191, PMID 22025030.
- ^ (EN) Death and DALY estimates for 2004 by cause for WHO Member States (Persons, all ages) (XLS), su who.int, Organizzazione mondiale della sanità. URL consultato il 20 ottobre 2012.)
- ^ Gastroenteritis, su Oxford English Dictionary 2011. URL consultato il 15 gennaio 2012.
- ^ AZ. Kapikian, Overview of viral gastroenteritis., in Arch Virol Suppl, vol. 12, 1996, pp. 7-19, PMID 9015097.
- ^ a b c EJ Elliott, Acute gastroenteritis in children., in BMJ (Clinical research ed.), vol. 334, n. 7583, 6 gennaio 2007, pp. 35–40, PMID 17204802.
- ^ a b c d e f g h i j Roger Webber, Communicable disease epidemiology and control: a global perspective, 3rd, Wallingford, Oxfordshire, Cabi, 2009, pp. 79, ISBN 978-1-84593-504-7.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q Mandell 2010 Cap. 93.
- ^ UD Parashar, Burton, A, Lanata, C, Boschi-Pinto, C, Shibuya, K, Steele, D, Birmingham, M, Glass, RI, Global mortality associated with rotavirus disease among children in 2004., in The Journal of infectious diseases, 200 Suppl 1, 1º novembre 2009, pp. S9-S15, PMID 19817620.
- ^ a b c d e f g h i j k l Eckardt AJ, Baumgart DC, Viral gastroenteritis in adults, in Recent Patents on Anti-infective Drug Discovery, vol. 6, n. 1, gennaio 2011, pp. 54–63, PMID 21210762.
- ^ a b Gerald L. Mandell, John E. Bennett e Raphael Dolin, Mandell's Principles and Practices of Infection Diseases, 6ª ed., Churchill Livingstone, 2004, ISBN 0-443-06643-4.
- ^ Victora CG, Bryce J, Fontaine O, Monasch R, Reducing deaths from diarrhoea through oral rehydration therapy, in Bull. World Health Organ., vol. 78, n. 10, 2000, pp. 1246–55, PMC 2560623, PMID 11100619.
- ^ JW. Pryce, MA. Weber; MT. Ashworth; S. Roberts; M. Malone; NJ. Sebire, Changing patterns of infant death over the last 100 years: autopsy experience from a specialist children's hospital., in J R Soc Med, vol. 105, n. 3, marzo 2012, pp. 123-30, DOI:10.1258/jrsm.2011.110075, PMID 22434812.
- ^ a b c H Szajewska, Dziechciarz, P, Gastrointestinal infections in the pediatric population., in Current opinion in gastroenterology, vol. 26, n. 1, 2010 Jan, pp. 36–44, DOI:10.1097/MOG.0b013e328333d799, PMID 19887936.
- ^ Dennehy PH, Viral gastroenteritis in children, in The Pediatric Infectious Disease Journal, vol. 30, n. 1, gennaio 2011, pp. 63–4, DOI:10.1097/INF.0b013e3182059102, PMID 21173676.
- ^ A Meloni, Locci, D, Frau, G, Masia, G, Nurchi, AM, Coppola, RC, Epidemiology and prevention of rotavirus infection: an underestimated issue?, in The journal of maternal-fetal & neonatal medicine: the official journal of the European Association of Perinatal Medicine, the Federation of Asia and Oceania Perinatal Societies, the International Society of Perinatal Obstetricians, 24 Suppl 2, 2011 Oct, pp. 48–51, DOI:10.3109/14767058.2011.601920, PMID 21749188.
- ^ a b c d e f g h A Webb, Starr, M, Acute gastroenteritis in children., in Australian family physician, vol. 34, n. 4, 2005 aprile, pp. 227–31, PMID 15861741.
- ^ Desselberger U, Huppertz HI, Immune responses to rotavirus infection and vaccination and associated correlates of protection, in The Journal of Infectious Diseases, vol. 203, n. 2, gennaio 2011, pp. 188–95, DOI:10.1093/infdis/jiq031, PMC 3071058, PMID 21288818.
- ^ a b c d e E Galanis, Campylobacter and bacterial gastroenteritis., in CMAJ: Canadian Medical Association, vol. 177, n. 6, 11 settembre 2007, pp. 570–1, DOI:10.1503/cmaj.070660, PMC 1963361, PMID 17846438.
- ^ a b J Leonard, Marshall, JK, Moayyedi, P, Systematic review of the risk of enteric infection in patients taking acid suppression., in The American journal of gastroenterology, vol. 102, n. 9, 2007 Sep, pp. 2047–56; quiz 2057, PMID 17509031.
- ^ a b c d AA Escobedo, Almirall, P, Robertson, LJ, Franco, RM, Hanevik, K, Mørch, K, Cimerman, S, Giardiasis: the ever-present threat of a neglected disease., in Infectious disorders drug targets, vol. 10, n. 5, 2010 Oct, pp. 329–48, PMID 20701575.
- ^ Giardiasis, su nyc.gov, Bureau of Communicable Disease. URL consultato il 3 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2012).
- ^ DT Lawrence, Dobmeier, SG; Bechtel, LK; Holstege, CP, Food poisoning., in Emergency medicine clinics of North America, vol. 25, n. 2, 2007 maggio, pp. 357-73; abstract ix, DOI:10.1016/j.emc.2007.02.014, PMID 17482025.
- ^ T. Temiz, S. Yaylacı; MV. Demir; Z. Kahyaoglu; A. Tamer; MI. Uslan, Eosinophilic gastroenteritis: a rare case report., in N Am J Med Sci, vol. 4, n. 8, agosto 2012, pp. 367-8, DOI:10.4103/1947-2714.99522, PMID 22912948.
- ^ Haffejee IE, The pathophysiology, clinical features and management of rotavirus diarrhoea, in Q. J. Med., vol. 79, n. 288, 1991, pp. 289–99, PMID 1649479.
- ^ Diarrhoea and vomiting in children under 5, su guidance.nice.org.uk.
- ^ a b c d Tintinalli, Judith E., Emergency Medicine: A Comprehensive Study Guide (Emergency Medicine (Tintinalli)), New York, McGraw-Hill Companies, 2010, pp. 830–839, ISBN 0-07-148480-9.
- ^ a b c Warrell D.A., Cox T.M., Firth J.D., Benz E.J. (a cura di), The Oxford Textbook of Medicine, 4th, Oxford University Press, 2003, ISBN 0-19-262922-0 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2012).
- ^ a b c Diarrhoea and vomiting in children under 5, su nice.org.uk.
- ^ Alhashimi D, Al-Hashimi H, Fedorowicz Z, Antiemetics for reducing vomiting related to acute gastroenteritis in children and adolescents, in Dunia Alhashimi (a cura di), Cochrane Database Syst Rev, n. 2, 2009, pp. CD005506, DOI:10.1002/14651858.CD005506.pub4, PMID 19370620.
- ^ Tytgat GN, Hyoscine butylbromide: a review of its use in the treatment of abdominal cramping and pain, in Drugs, vol. 67, n. 9, 2007, pp. 1343–57, PMID 17547475.
- ^ BestBets: Fluid Treatment of Gastroenteritis in Adults, su bestbets.org.
- ^ Canavan A, Arant BS, Diagnosis and management of dehydration in children, in Am Fam Physician, vol. 80, n. 7, ottobre 2009, pp. 692–6, PMID 19817339.
- ^ a b c Managing Acute Gastroenteritis Among Children: Oral Rehydration, Maintenance, and Nutritional Therapy, su cdc.gov.
- ^ King CK, Glass R, Bresee JS, Duggan C, Managing acute gastroenteritis among children: oral rehydration, maintenance, and nutritional therapy, in MMWR Recomm Rep, vol. 52, RR-16, novembre 2003, pp. 1–16, PMID 14627948.
- ^ Allen SJ, Martinez EG, Gregorio GV, Dans LF, Probiotics for treating acute infectious diarrhoea, in Stephen J Allen (a cura di), Cochrane Database Syst Rev, vol. 11, n. 11, 2010, pp. CD003048, DOI:10.1002/14651858.CD003048.pub3, PMID 21069673.
- ^ Mogna, M. del Piano e et al., Assessment of the in vitro inhibitory Acxtivity of specific Probiotic Bacteria Against diuerent Escherichia coli Strains, in J. Clin Gastroenterol, 2012.
- ^ Does yogurt decrease acute diarrhoeal symptoms in children with acute gastroenteritis, su bestbets.org.
- ^ AM Telmesani, Oral rehydration salts, zinc supplement and rota virus vaccine in the management of childhood acute diarrhea., in Journal of family and community medicine, vol. 17, n. 2, 2010 maggio, pp. 79–82, PMID 21359029.
- ^ DeCamp LR, Byerley JS, Doshi N, Steiner MJ, Use of antiemetic agents in acute gastroenteritis: a systematic review and meta-analysis, in Arch Pediatr Adolesc Med, vol. 162, n. 9, settembre 2008, pp. 858–65, DOI:10.1001/archpedi.162.9.858, PMID 18762604.
- ^ Mehta S, Goldman RD, Ondansetron for acute gastroenteritis in children, in Can Fam Physician, vol. 52, n. 11, 2006, pp. 1397–8, PMC 1783696, PMID 17279195.
- ^ Z Fedorowicz, Jagannath, VA, Carter, B, Antiemetics for reducing vomiting related to acute gastroenteritis in children and adolescents., in Cochrane database of systematic reviews (Online), vol. 9, 7 settembre 2011, pp. CD005506, PMID 21901699.
- ^ Ondansetron: Drug Information Provided by Lexi-Comp: Merck Manual Professional, su merck.com.
- ^ Sturm JJ, Hirsh DA, Schweickert A, Massey R, Simon HK, Ondansetron use in the pediatric emergency department and effects on hospitalization and return rates: are we masking alternative diagnoses?, in Ann Emerg Med, vol. 55, n. 5, maggio 2010, pp. 415–22, DOI:10.1016/j.annemergmed.2009.11.011, PMID 20031265.
- ^ Traa BS, Walker CL, Munos M, Black RE, Antibiotics for the treatment of dysentery in children, in Int J Epidemiol, vol. 39, Suppl 1, aprile 2010, pp. i70–4, DOI:10.1093/ije/dyq024, PMC 2845863, PMID 20348130.
- ^ Grimwood K, Forbes DA, Acute and persistent diarrhea, in Pediatr. Clin. North Am., vol. 56, n. 6, dicembre 2009, pp. 1343–61, DOI:10.1016/j.pcl.2009.09.004, PMID 19962025.
- ^ PR Christopher, David, KV, John, SM, Sankarapandian, V, Antibiotic therapy for Shigella dysentery., in Cochrane database of systematic reviews (Online), n. 8, 4 agosto 2010, pp. CD006784, DOI:10.1002/14651858.CD006784.pub4, PMID 20687081.
- ^ EE Effa, Lassi, ZS, Critchley, JA, Garner, P, Sinclair, D, Olliaro, PL, Bhutta, ZA, Fluoroquinolones for treating typhoid and paratyphoid fever (enteric fever)., in Cochrane database of systematic reviews (Online), n. 10, 5 ottobre 2011, pp. CD004530, DOI:10.1002/14651858.CD004530.pub4, PMID 21975746.
- ^ ML Gonzales, Dans, LF, Martinez, EG, Antiamoebic drugs for treating amoebic colitis., in Cochrane database of systematic reviews (Online), n. 2, 15 aprile 2009, pp. CD006085, DOI:10.1002/14651858.CD006085.pub2, PMID 19370624.
- ^ Harrison's Principles of Internal Medicine, 16th, McGraw-Hill, ISBN 0-07-140235-7 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).
- ^ Mark Feldman, Lawrence S. Friedman e Marvin H. Sleisenger, Sleisenger & Fordtran's Gastrointestinal and Liver Disease, 7th, Saunders, 2002, ISBN 0-7216-8973-6.
- ^ (EN) CDC, Reduction in Rotavirus After Vaccine Introduction --- United States, 2000--2009, su cdc.gov. URL consultato il 20 ottobre 2012.
- ^ Viral Gastroenteritis, su Center for Disease Control and Prevention, febbraio 2011. URL consultato il 16 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2012).
- ^ a b c World Health Organization, Rotavirus vaccines: an update (PDF), in Weekly epidemiological record, 51–52, n. 84, dicembre 2009, pp. 533–540. URL consultato il 10 maggio 2012.
- ^ C Giaquinto, Dominiak-Felden G, Van Damme P, Myint TT, Maldonado YA, Spoulou V, Mast TC, Staat MA, Summary of effectiveness and impact of rotavirus vaccination with the oral pentavalent rotavirus vaccine: a systematic review of the experience in industrialized countries, in Human Vaccines, 7, vol. 7, 2011 July, pp. 734–748, DOI:10.4161/hv.7.7.15511, PMID 21734466. URL consultato il 10 maggio 2012.
- ^ V Jiang, Jiang B, Tate J, Parashar UD, Patel MM, Performance of rotavirus vaccines in developed and developing countries, in Human Vaccines, vol. 6, n. 7, luglio 2010, pp. 532–542, PMID 20622508. URL consultato il 10 maggio 2012.
- ^ MM Patel, Steele, D, Gentsch, JR, Wecker, J, Glass, RI, Parashar, UD, Real-world impact of rotavirus vaccination., in The Pediatric Infectious Disease Journal, vol. 30, 1 Suppl, 2011 Jan, pp. S1-5, DOI:10.1097/INF.0b013e3181fefa1f, PMID 21183833.
- ^ US Center for Disease Control and Prevention, Delayed onset and diminished magnitude of rotavirus activity—United States, November 2007 – May 2008, in Morbidity and Mortality Weekly Report, vol. 57, n. 25, 2008, pp. 697–700. URL consultato il 3 maggio 2012.
- ^ Reduction in rotavirus after vaccine introduction—United States, 2000–2009, in MMWR Morb. Mortal. Wkly. Rep., vol. 58, n. 41, ottobre 2009, pp. 1146–9, PMID 19847149.
- ^ JE Tate, Cortese, MM, Payne, DC, Curns, AT, Yen, C, Esposito, DH, Cortes, JE, Lopman, BA, Patel, MM, Gentsch, JR, Parashar, UD, Uptake, impact, and effectiveness of rotavirus vaccination in the United States: review of the first 3 years of postlicensure data., in The Pediatric Infectious Disease Journal, vol. 30, 1 Suppl, 2011 Jan, pp. S56-60, DOI:10.1097/INF.0b013e3181fefdc0, PMID 21183842.
- ^ D Sinclair, Abba, K, Zaman, K, Qadri, F, Graves, PM, Oral vaccines for preventing cholera., in Cochrane database of systematic reviews (Online), n. 3, 16 marzo 2011, pp. CD008603, DOI:10.1002/14651858.CD008603.pub2, PMID 21412922.
- ^ World Health Organization, Enterotoxigenic Escherichia coli (ETEC), su Diarrhoeal Diseases. URL consultato il 3 maggio 2012.
- ^ World Health Organization, Shigellosis, su Diarrhoeal Diseases. URL consultato il 3 maggio 2012.
- ^ JS Weese, Bacterial enteritis in dogs and cats: diagnosis, therapy, and zoonotic potential., in The Veterinary clinics of North America. Small animal practice, vol. 41, n. 2, 2011 Mar, pp. 287-309, DOI:10.1016/j.cvsm.2010.12.005, PMID 21486637.
- ^ Wanda Haschek, Matthew Wallig, Colin Rousseaux, Fundamentals of toxicologic pathology, 2nd ed., Londra, Academic, 2009, pp. 182, ISBN 978-0-12-370469-6.
- ^ edited by N. James MacLachlan, Dubovi, Edward J., Fenner's veterinary virology, 4th ed., Amsterdam, Elsevier Academic Press, 2009, pp. 399, ISBN 978-0-12-375158-4.
- ^ edited by James G. Fox ... [et al.], Laboratory animal medicine, 2nd ed., Amsterdam, Academic Press, 2002, pp. 649, ISBN 978-0-12-263951-7.
- ^ edited by Jeffrey J. Zimmerman ... [et al.], Diseases of swine, 10th ed., Chichester, West Sussex, Wiley-Blackwell, pp. 504, ISBN 978-0-8138-2267-9.
- ^ Hemorrhagic gastroenteritis, su The Merck Veterinary Manual, Merck Sharp & Dohme Corp. URL consultato il 7 novembre 2012.
- ^ Feline Panleukopenia, su The Merck Veterinary Manual, Merck Sharp & Dohme Corp. URL consultato il 7 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2006).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- M.M. Wolfe, Terapia delle malattie dell'apparato digerente, Piccin, 2002, ISBN 978-88-299-1629-0.
- Harrison, Principi di Medicina Interna (il manuale - 16ª edizione), New York - Milano, McGraw-Hill, 2006, ISBN 88-386-2459-3.
- Wanda Haschek, Matthew Wallig, Colin Rousseaux, Fundamentals of toxicologic pathology, 2nd ed., Londra, Academic, 2009, ISBN 978-0-12-370469-6.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «gastroenterite»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su gastroenterite
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) gastroenteritis, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Classificazione e risorse esterne (EN) |
ICD-9-CM: 558.9; ICD-10-CM: K52.9; MeSH: D005759; DiseasesDB: 30726; |
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 6360 · LCCN (EN) sh85053475 · GND (DE) 4805605-4 · BNE (ES) XX531070 (data) · BNF (FR) cb12336432r (data) · J9U (EN, HE) 987007560580505171 |
---|