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Buck Rogers: Planet of Zoom

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Buck Rogers: Planet of Zoom
videogioco
Schermata della versione arcade
Titolo originaleZoom 909
PiattaformaArcade, Apple II, Atari 2600, Atari 5200, Atari 8-bit, Coleco Adam, ColecoVision, Commodore 64, MSX, PC booter, SG-1000, TI-99/4A, VIC-20, ZX Spectrum
Data di pubblicazione
GenereSparatutto in terza persona
TemaFantascienza, fumetto
OrigineGiappone
SviluppoSega, Microcomputer Technologies - McT (C64)
PubblicazioneSega, Coleco (ColecoVision, Adam), Texas Instruments (TI-99/4A), U.S. Gold (C64 disco/cass., Spectrum), Philips (MSX Europa), Pony Canyon (MSX Giappone)
ProgrammazioneHideki Ishikawa[1] (arcade), Ken Jordan[2] (Atari 8-bit, 5200), Frederick David Thorpe[3] (Spectrum)
Modalità di giocoGiocatore singolo
Periferiche di inputJoystick, tastiera, gamepad
SupportoCartuccia, cassetta, dischetto
Requisiti di sistema
  • MSX: 32k utente
  • PC: video CGA
  • ZX Spectrum: 48k
Seguito daBuck Rogers: Countdown to Doomsday
Specifiche arcade
CPUSega 315-5014 e Z80 a 4,992 MHz
SchermoRaster orizzontale; i punteggi stanno in un display a sette segmenti a parte
Risoluzione512 x 224
Periferica di inputJoystick 8 direzioni, 1 pulsante; versioni con pedale oppure con altri 2 pulsanti per cambiare velocità[1]. Una versione con seduta della Zaccaria ha una cloche a due mani con pulsanti integrati[4]

Buck Rogers: Planet of Zoom, chiamato Zoom 909 in Giappone, è un videogioco arcade sparatutto in terza persona pubblicato nel 1982 dalla Sega. La versione occidentale è il primo videogioco tratto dalla serie di fumetti e audiovisivi di Buck Rogers, in particolare il giocatore pilota la sua astronave, con prospettiva tridimensionale. La versione giapponese Zoom 909 non è legata al personaggio. Nel 1983-1985 il videogioco venne convertito per molti sistemi domestici: computer Apple II, Atari 8-bit, Coleco Adam (il gioco era fornito in omaggio con il sistema[5]), Commodore 64, MSX (due conversioni differenti per Giappone e per Europa[6]), PC IBM (PC booter), TI-99/4A, VIC-20 e ZX Spectrum, e console Atari 2600, Atari 5200, ColecoVision e SG-1000 (uscita solo in Giappone, chiamata anche ズーム909? in copertina[7]). Una conversione presumibilmente non autorizzata uscì anche per il computer sovietico Ėlektronika BK[8].

Il successivo gioco sul personaggio è Buck Rogers: Countdown to Doomsday (1990), di genere completamente diverso e uscito solo per sistemi domestici. La Sega riprese lo stile di gioco di Planet of Zoom con Astron Belt e il più noto Space Harrier.

Nel XXV secolo, Zoom è un enorme pianeta fuori orbita che devasta tutto ciò che incontra, ed è comandato da un'astronave madre. La missione di Buck Rogers è distruggere l'astronave e liberare il pianeta.[9]

Modalità di gioco

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Il giocatore pilota una navicella vista da dietro, lungo un percorso lineare con visuale tridimensionale. Si può comandare lo spostamento laterale e verticale della navicella, mentre avanza costantemente e il paesaggio scorre. La navicella può sparare proiettili illimitati in direzione frontale e può regolare la propria velocità di avanzamento. Si devono combattere mezzi nemici ed evitare ostacoli mentre si viaggia sopra superfici planetarie piane, dentro ampie gallerie a cielo aperto, o nello spazio. Le fasi nelle gallerie sono presenti solo nella versione arcade e in alcune conversioni tra cui ColecoVision, MSX giapponese (di produzione diversa da quella europea) e SG-1000.

I nemici comuni sono dischi volanti e robot tripedi che saltano sul suolo. Le versioni più evolute possono presentare anche altro, come navicelle, missili, carri armati e asteroidi[5]. Un indicatore mostra il numero di nemici da abbattere, prima dell'esaurimento di una barra del tempo, per ricevere un bonus[5]. In molte conversioni la barra del tempo è rimpiazzata da una barra del carburante, il cui esaurimento è letale, e abbattere i nemici richiesti è necessario per superare il livello. Nelle sequenze sulla superficie si incontrano coppie di piloni dall'aspetto futuristico, sui quali non bisogna scontrarsi, ma se si riesce a passare in mezzo ai piloni, come in uno slalom, ogni passaggio viene conteggiato come un nemico abbattuto. I boss sono astronavi madre dotate di quattro vistosi motori, che nell'arcade e nelle conversioni più fedeli possono essere distrutti separatamente. Si perde una vita in caso di scontro diretto. Solo in alcuni casi i nemici possono anche sparare.

Unica delle versioni Zoom 909 per SG-1000 e per MSX giapponese è la presenza di una fase bidimensionale, con visuale dall'alto e scorrimento orientabile in tutte le direzioni ruotando la navicella[10].

Buck Rogers: Planet of Zoom nella sua versione arcade occidentale venne molto apprezzato dalle riviste Tilt[11], Computer and Video Games[12] e dalla statunitense Video Games[13].

Le numerose conversioni domestiche ricevettero giudizi molto variabili dalla stampa occidentale dell'epoca, da scarsi a ottimi[14]. Si nota un'accoglienza tendenzialmente negativa per le edizioni europee della U.S. Gold per Commodore 64 e ZX Spectrum[15], forse anche perché giunsero quando il gioco era già datato (1985); infatti la versione Commodore 64 della Sega su cartuccia, uscita nel 1983, era stata invece accolta piuttosto bene[16][17][18].

  1. ^ a b c Banca dati MAME.
  2. ^ Atarimania.com.
  3. ^ ZXDB.
  4. ^ (EN) Buck Rogers: Planet of Zoom, su vernimark.com.
  5. ^ a b c Videogiochi 18.
  6. ^ Generation-msx.nl.
  7. ^ (EN) Zoom 909 (ズーム909), su smspower.org.
  8. ^ (EN) Buck Rogers: Planet of Zoom, su uvlist.net.
  9. ^ Depliant.
  10. ^ (EN) Zoom 909, su segaretro.org.
  11. ^ (FR) Buck Rogers (JPG), in Tilt, n. 5, Parigi, Editions Mondiales, maggio 1983, p. 72, ISSN 0753-6968 (WC · ACNP).
  12. ^ (EN) Buck Rogers (JPG), in Computer and Video Games, n. 21, Peterborough, EMAP, luglio 1983, p. 31, ISSN 0261-3697 (WC · ACNP).
  13. ^ (EN) Top Ten Hits (JPG), in Video Games, n. 6, Pumpkin Press, marzo 1983, p. 66.
  14. ^ Critic Reviews sul sito MobyGames.
  15. ^ Magazine Reviews su Lemon64 e su ZXDB.
  16. ^ Home Computer 4.
  17. ^ (EN) Buck Rogers: Planet of Zoom (JPG), in Ahoy!, n. 3, New York, Ion International, marzo 1984, pp. 57-58, ISSN 8750-4383 (WC · ACNP).
  18. ^ (DE) Buck Rogers (JPG), in TeleMatch, TeleMatch Verlag, gennaio 1984, p. 56.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàBNF (FRcb17754791d (data)