Bronzo di Antino
Il bronzo di Antino è un'epigrafe che rappresenta una della principali fonti di conoscenza della lingua marsa, una varietà dialettale estinta della lingua osco-umbra, parlata dal popolo italico dei Marsi. Fu rinvenuta nel sito d'interesse archeologico dell'antica Antinum, la contemporanea Civita d'Antino nell'odierno Abruzzo, intorno alla metà del XIX secolo. Rappresenta la prima documentazione della lingua marsa[1].
Datazione
[modifica | modifica wikitesto]L'iscrizione è databile tra il III secolo a.C. ed il II secolo a.C. È conservata in buono stato nella sezione bronzi del museo del Louvre a Parigi (inventario numero 4081)[2][3]. Una stampa della lamina è esposta nel museo Antinum di Civita d'Antino.
Contenuto
[modifica | modifica wikitesto]Il bronzo era offerto dal meddix, magistrato supremo di un popolo italico, Pacio Pacuvio alla dea Vesuna[4] ("Vesune" o "Vesona"), paragonabile per certi versi con Cerere e con Flora[5]. Significativo, dal punto di vista della ricostruzione della cultura italica, il fatto che questo meddix appaia nel bronzo privo di attributi particolari, a indicare la non necessaria specializzazione di tali figure[6].
Il testo è il seguente:
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Giacomo Devoto, Gli antichi Italici, pp. 12-13.
- ^ Luciana Drago Troccoli: Il Lazio dai Colli Albani ai Monti Lepini tra preistoria ed età moderna, par. "Documenti epigrafici preromani dal territorio volsco ed aree connesse", pp. 441-451, Edizioni Quasar, Roma, 2009
- ^ Documenti epigrafici preromani…(Luciana Drago Troccoli), su academia.edu, Alessandro Morandi (Academia.edu).
- ^ Nino Motta, Quelle tre iscrizioni alle radici della lingua marsa, su ilcentro.it, Il Centro, 12 gennaio 2020. URL consultato il 25 luglio 2021.
- ^ Licia Luschi, Una divinità italica: Vesuna, 2001, in Fucino 2001, 2001, pp. 348-360.
- ^ Devoto, p. 259.
- ^ Attilio Degrassi, Inscriptiones Latinae antiquissimae ad C. Caesaris mortem, Parte 4.
- ^ Cesare Letta, La società di Antinum e della Valle Roveto in età romana nella documentazione epigrafica, in Antinum e la Valle Roveto nell’antichità, Atti del I Convegno di Archeologia (Civita d'Antino, 16 settembre 1990), Civita d'Antino 1992, pp. 103-120, con 8 figg.
- ^ Cesare Letta, Sandro D'Amato, Epigrafia della regione dei Marsi, (Monografie a supplemento degli Atti del Ce.S.D.I.R., 7) Milano, Cisalpino-Goliardica 1975.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Conway, R. S, Johnson, S.E., e Whatmough, J., a cura di, The Prae-Italic Dialects of Italy, London 1933.
- Giacomo Devoto, Gli antichi Italici, 2ª ed., Firenze, Vallecchi, 1951.
- Pisani, Vittore, Le lingue dell'Italia antica oltre il latino, Torino 1964.
- Drago Troccoli, Il Lazio dai Colli Albani ai Monti Lepini tra preistoria ed età moderna, Roma 2009.