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Brad Sullivan

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Bradford Edward Sullivan, detto Brad (Chicago, 18 novembre 1931Glastonbury, 31 dicembre 2008) è stato un attore statunitense, noto per aver interpretato Cole ne La stangata, Mo Wanchuk in Colpo secco, George in The Untouchables - Gli intoccabili e Henry Wingo ne Il principe delle maree.

Sullivan nacque a Chicago e servì nell'esercito statunitense durante la guerra di Corea. In seguito frequentò l'Università del Maine. Dopo un tour con una compagnia teatrale, si trasferì a New York e studiò all'American Theatre Wing. Sullivan debuttò in Red Roses for Me nel 1961, e apparve nel cast del musical South Pacific[1].

Negli anni '60 e nei primi anni '70, apparve in due produzioni del New York Shakespeare Festival, Coriolanus al Delacorte Theater di Central Park (1965) e The Memorandum di Václav Havel e del musical Stag Movie di David Newbburge-Jacques Urbont (1971)[2].

Nel 1972, fece il suo debutto cinematografico nel film drammatico militare Parades (1972) e recitò nell'opera teatrale Sticks and Bones di David Rabe, nei film La stangata (1973) e Colpo secco (1977).

In seguito, interpretò a Broadway tre diversi ufficiali militari in The Basic Training of Pavlo Hummel di David Rabe, con Al Pacino. L'anno seguente, Sullivan ottenne una nomination al Drama Desk Award come miglior attore non protagonista in un musical[3] per la sua performance in Working, tratto dal libro di Studs Terkel. Sullivan apparve anche in altre opere teatrali come The Wake of Jamey Foster di Beth Henley; The Caine Mutiny Court Martial di Circle in the Square; Orpheus Descending di Tennessee Williams, diretto da Peter Hall; e una versione teatrale del film On the Waterfront[4].

Sullivan si ritirò dalle scene nel 2000 e visse nell'Upper West Side di Manhattan. Morì il 31 dicembre 2008, all'età di 77 anni[5], di cancro[6]. Oggi riposa nel cimitero Cummaquid di Barnstable, Massachusetts.

Doppiatori italiani

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  1. ^ Hal Erickson, Brad Sullivan, su fandango.com. URL consultato il 1º novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2012).
  2. ^ Brad Sullivan, su lortel.org. URL consultato il 1º novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2016).
  3. ^ Brad Sullivan Awards, su ibdb.com. URL consultato il 1º novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2012).
  4. ^ Brad Sullivan, su ibdb.com. URL consultato il 24 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2017).
  5. ^ Brad Sullivan, 77, dies, su backstage.com. URL consultato il 1º novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2012).
  6. ^ Michael Buckley, Stage to Screens: Mercedes Ruehl, the Macy-Mamet Connection and Remembering Brad Sullivan, su playbill.com, Playbill, 2009. URL consultato il 1º novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2012).

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN7050638 · ISNI (EN0000 0000 5362 3456 · LCCN (ENno2001101046 · BNE (ESXX5203561 (data)