Coordinate: 39°28′40.87″N 0°24′27.01″W

Bioparc Valencia

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Bioparc Valencia
Ubicazione
StatoSpagna (bandiera) Spagna
LocalitàValencia
IndirizzoAv. Pío Baroja, 3
Caratteristiche
Tipobioparco
Mappa di localizzazione
Map
Sito web
Vista dal Parque de la Cabecera, 2008

Il Bioparc Valencia è un giardino zoologico spagnolo situato alla periferia Nord-ovest della città di Valencia, all'estremità Nord del Jardi del Turia. Ha sostituito, applicando criteri più moderni e didattici, l'antico Zoo de Valencia, chiuso il 31 luglio del 2007 e è stato inaugurato il 27 febbraio del 2008. Il Bioparc è progettato rifacendosi ai moderni principi della zoo-immersione, in modo da ridurre al minimo l'impatto visivo delle barriere che dividono i visitatori e gli animali, dando spesso la sensazione di trovarsi direttamente al cospetto degli animali che si stanno osservando, quasi che il visitatore entri lui stesso nell'habitat dell'animale. In vari casi, ci si trova anche al di sotto del pelo dell'acqua e si possono osservare gli animali acquatici anche attraverso le ampie vetrate che delimitano le enormi vasche. Fin dall'inizio ospita più di 4.000 animali di 250 specie differenti del continente africano, si estende su una superficie di 100.000 metri quadrati, dove sono riprodotti vari habitat dell'Africa: savana secca, savana umida, foresta equatoriale e Madagascar in grandi spazi che riproducono l'ambiente in cui ogni specie normalmente vive. Il 14 gennaio del 2013 è nato il primo oritteropo della Spagna.[1]

Conservazione

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Collabora con la Associazione Europea degli Zoo e degli Acquari (EAZA) in vari progetti di conservazione (Programma Europeo delle Specie in Pericolo-EEP e European StudBook-ESB)[2][3]

Specie e installazioni

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Le installazioni nascondono alla vista, in maniera molto efficace, le barriere che contengono gli animali, costituite da fossati, corsi d'acqua o vetrate rinforzate. Gli ambienti ricostruiti sono popolati con vegetazione originale di ciascuna area, vegetazione locale e in qualche caso anche riproduzioni artificiali di baobab, inframezzate con grandi rocce, grotte. All'interno del Bioparc, si trova un anfiteatro all'aria aperta, con capienza di circa 1.000 persone, dove giornalmente si realizzano spettacoli con uccelli e mammiferi che dimostrano la capacità di apprendimento delle varie specie.

I corsi d'acqua

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All'interno del Bioparc sono stati disegnati numerosi corsi d'acqua dove nuotano centinaia di pesci.

Lemure fra gli arbusti
Fossa

L'isola del Madagascar è riprodotta su un'isoletta interna al Bioparc, con tre ambienti distinti, uno dove si trovano i Lèmuri, uno dove si trova il fossa e uno dove si trovano i fenicotteri; oltre a questi, esiste una piccola sala di esposizioni dove si introduce la particolarità della biodiversità malgascia. Il recinto dei Lèmuri contiene le seguenti specie:

In un altro recinto si trova un gruppo di uccelli acquatici.

Un terzo recinto ospita una copia di fossa, predatore naturale dei Lèmuri.

Foresta equatoriale

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La zona della foresta inizia con la riproduzione di un tronco cavo abbattuto Al suo interno, si trovano una grande quantità di terrari, con varie specie di rettili e invertebrati.

Delta del fiume Niger

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All'uscita del tronco, un boschetto fluviale introduce il delta del fiume Niger. Ci sono due zone, una con le nutrie e l'altra con i sitatunga, gli ippopotami pigmei, le scimmie e alcuni uccelli acquatici.

Foresta di montagna

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Scimpanzé

Tre recinti riproducono una foresta di montagna dell'Etiopia. Nel primo recinto si possono osservare i bongo e due specie di cefalofo. Un tronco cavo separa l'ambiente dagli altri due recinti, uno con i leopardi e l'altro con gli scimpanzé. I leopardi sono tre, un esemplare nero chiamato Mamba, e due leopardi dello Sri Lanka, del programma EEP per la riproduzione delle specie in pericolo. Gli scimpanzé sono divisi in due gruppi, dall'antico zoo de Viveros e del Bioparc Fuengirola.

Radure del Congo

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Maschio di gorilla
Potamocheri e bufali rossi

I bais (radure) sono zone dell'Africa dove i grandi animali della selva accorrono alla ricerca dei sali imprescindibili per il loro normale metabolismo. L'installazione è formata da tre recinti separati da una zona non visibile al pubblico dove possono comunque accedere i gorilla. In un pannello illustrativo, si presenta la campagna EAZA 2011 per le grandi scimmie. Ci sono due gruppi di gorilla, uno di maschi singoli, e l'altro di riproduttori, ciascuno in una zona distinta. Il gruppo di singoli condivide lo spazio con i cercopitechi di Brazzà, mentre il riproduttore si trova con i sitatunga, i cercopitechi nani del Nord, i cercocebi mori e gli uccelli. Sopra il tronco, i gorilla possono muoversi al di sopra del pubblico, per poter vedere la terza radura, dove si trovano i potamocheri, i bufali e i pellicani, separati da un corso d'acqua dai gorilla.

Elefanti africani

Una ricostruzione della grotta di Kitum rappresenta gli ambienti umidi africani. All'entrata della grotta si trova un recinto con le tartarughe, nella quale sono state riprodotte le tracce degli elefanti che si addentrano in quell'ecosistema per cercare il sale. All'interno della grotta ci sono vasche con pesci africani e tartarughe dal guscio molle e finestre con vista sul recinto degli elefanti, sul Kyoga dell'Uganda con ippopotami e coccodrilli, sui primati del bai che possono accedere a una spiaggetta, di modo che sembrano convivere con i coccodrilli. Gli ippopotami provengo dall'antico zoo di Viveros; l'installazione permette la visione subacquea. In tutte le vasche, ci sono pesci che si alimentano degli escrementi degli ippopotami.

Lago degli elefanti

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In un'altra zona umida, gli elefanti hanno a disposizione un laghetto per bagnarsi, in cui ci sono anche vari uccelli.

L'ultima zona di savana, prima che si realizzi il piano di inaugurare una zona dedicata al Sudamerica e all'Asia, è quella della savana umida: una zona di un ettaro di savana africana ricca di animali, con ricostruzioni dei principali parchi dell'Africa orientale.

Giraffa

La prima savana è quella delle acacia del palmeto del Kenya: questa zona ospita molte specie di grandi mammiferi e, nei corsi d'acqua, si trovano molti uccelli acquatici. Dal ristorante, si tiene sott'occhio la zona della savana, così come lo specchio d'acqua che vi si trova. Molti degli animali di quest'area provengono dall'antico zoo di Viveros, come le giraffe Che e Danalta, i cobi o le gru coronate. Alcune giraffe, invece sono tra quelle nate alla zoo di Jerez, mentre altre provengono dall'Olanda.

Nei boschetti si nascondono i Suricati, che scrutano il cielo alla ricerca dei rapaci, e i temerari dik-dik di Kirk.

Foresta di baobab
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Gruppo di dromedari

Nella foresta di baobab vive un gruppo di dieci elefanti africani, che è probabilmente il gruppo maggiore in Spagna. Il gruppo è formato da Greta e Betty, due elefantesse che sono state portate dallo zoo di Mosca da un cargo cubano dal Sudafrica, ma sono state inviate al Bioparc dato che non erano in buone condizioni, Bully un'elefantessa con il problema di provenire da un circo, un giovane maschio e sei elefantesse inviate dalla Namibia. Oltre agli elefanti, in un'altra installazione si trova un gruppo di dromedari.

Mangusta
Leone

Nella savana si ergono formazioni rocciose nelle quali gli animali si adattano per vivere. In una voliera vivono molti uccelli con mammiferi adattati alle rocce e da dietro una vetrata di cristallo si possono osservare un gruppo di leoni dell'Angola provenienti dallo zoo di Lisbona. Fuori dalla voliera, si trova un gruppo di manguste striate.

Rinoceronte che corre
Marabù africano
Gruppo di zebre
Coppia di struzzi australi

Le scalette d'acqua del parco Samburu permettono di ricreare un gruppo di riproduttori di rinoceronti Bianchi, accompagnati da zebre, eland e struzzi. Nella parte alta, ha fatto il nido una copia di marabù. Separato, rispetto al resto dei rinoceronti, vive Romulo, il vecchio rinoceronte maschio di Viveros, che presenta gravi disturbi comportamentali, originati dalle ridotte dimensioni del recinto in cui viveva precedentemente. Poco a poco, la sindrome si sta curando.

Il sottosuolo della savana
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Termitaio

Gli enormi termitai di Macrotermes natalensis costituiscono la base attorno alla quale si stabiliscono diverse altre specie animali. I termitai del Bioparc ospitano una grande quantità di animali che vivono, o sottoterra, o lo usano come riparo, o come fonte di alimento. Così, le iene osservano le loro prede, gli istrici, gli otocioni e gli oritteropi ci dormono dentro durante la giornata, mentre i facoceri vanno a cercare alimento, e al tramonto prendono il loro posto, inoltre una vasta comunità di roditori hanno stabilito le loro colonie all'interno degli stessi termitai. Tra questi, si distaccano gli eterocefali glabro, che sono organizzati in una società simile a quella delle termiti.

I visitatori hanno a disposizione un ristorante, un punto di ristoro, due negozi di regali e souvenir, una sala cinematografica dove passano le informazioni riguardo a quello che si offre e come si organizza il Bioparc. Oltre a questi, un grande anfiteatro all'aperto ospita delle esibizioni di uccelli e mammiferi più volte al giorno.

  1. ^ Nace el primer cerdo hormiguero español
  2. ^ EAZA Member List, su eaza.net. URL consultato il 31 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2013).
  3. ^ EAZA Yearbook 2007/2008[collegamento interrotto]

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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