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Bani Walid

Coordinate: 31°45′29.16″N 13°59′32.28″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Bani Walid
città
بني وليد
Bani Walid – Veduta
Bani Walid – Veduta
Localizzazione
StatoLibia (bandiera) Libia
RegioneTripolitania
DistrettoMisurata
Territorio
Coordinate31°45′29.16″N 13°59′32.28″E
Altitudine223 m s.l.m.
Abitanti50 824 (stime 2007)
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+2
Cartografia
Mappa di localizzazione: Libia
Bani Walid
Bani Walid

Bani Walid (in arabo بني وليد?), Banī Walīd, italianizzata Beni Ulid) è una città della Libia, compreso nel distretto di Misurata. Si trova nell'interno della Tripolitania a circa 150 km a sud-est di Tripoli e circa 125 a sud-ovest di Misurata. Costituisce il centro di maggior insediamento della tribù dei Warfalla.

In città è presente un museo contenente molti reperti provenienti dai vicini siti archeologici.

Bani Walid è inoltre sede aeroportuale (IATA: QBL)[1].

Secondo un'ipotesi non confermata da fonti storico-letterarie, la città deve il suo nome al clan dei Banu Walid, branca della tribù dei Banu Hilal, giunta nella zona nell'XI secolo, in obbedienza alle direttive ricevute dai Fatimidi di punire con devastazioni e violenze gli Ziridi, già vassalli dell'Imamato, colpevoli di essersi proclamati indipendenti.

Prima del 2007 è stato capoluogo dell'omonimo distretto (dal 2001) e della baladiyya di Sawfajjin (dal 1983).

Durante la Prima guerra civile in Libia nel 2011, Bani Walid è stata una delle ultime roccaforti fedeli a Gheddafi.[2]

Traffico di migranti

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Presso Bani Walid ha sede di un centro di detenzione, con capienza di qualche centinaio di persone, per migranti provenienti da Somalia, Eritrea e altri paesi africani, dove i carcerieri dal 2015 al 2023[3][4] hanno praticato la tortura per estorcere denaro ai familiari detenuti: dal centro telefonavano ai familiari mentre le torture erano in atto oppure inviavano video, e chiedevano il pagamento tramite money transfer.[5][6][7]

  1. ^ (EN) Codes of Airport of Bani Walid in Bani Walid, Libya (LY), su airportsbase.org. URL consultato il 26 luglio 2016.
  2. ^ (EN) Gaddafi's diehard secret police dig in as Nato jets blast desert stronghold, in the Guardian, 10 settembre 2011. URL consultato il 25 dicembre 2023.
  3. ^ (EN) Libyan militias ‘making a killing’ off kidnapping refugees for ransom, in Al Jazeera, 10 dicembre 2023. URL consultato il 25 dicembre 2023.
  4. ^ Nello Scavo, Migranti. Torture sui profughi nei campi libici, in un video le nuove denunce delle Ong, in Avvenire, 4 novembre 2023. URL consultato il 25 dicembre 2023.
  5. ^ UNA CONDANNA DELLA CORTE D'ASSISE DI MILANO SVELA GLI ORRORI DEI "CENTRI DI RACCOLTA E TRANSITO" DEI MIGRANTI IN LIBIA, su Diritto Penale Contemporaneo, 16 aprile 2018. URL consultato il 25 dicembre 2023.
  6. ^ Migranti. Libia, l'ombra del traffico di organi a Bani Walid, in Avvenire, 14 settembre 2021. URL consultato il 25 dicembre 2023.
  7. ^ Libia. Torture nei campi di detenzione: le nuove immagini choc, 14 settembre 2021. URL consultato il 25 dicembre 2023.

Altri progetti

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Controllo di autoritàVIAF (EN1800152865770704940008