Batman: Arkham

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Batman: Arkham è una serie di videogiochi d'avventura dinamica sviluppati da Rocksteady Studios e pubblicati da Warner Bros. Interactive a partire dal 2009.[1]

Grazie alle meccaniche di gioco innovative ed una trama sfaccettata, gran parte della critica la riconosce come una delle migliori serie videoludiche incentrate sui supereroi.[2][3][4]

Capitoli principali

[modifica | modifica wikitesto]
Anno Videogioco Data di uscita Piattaforme
2009 Batman: Arkham Asylum 25 agosto 2009 PlayStation 3, Xbox 360, Windows
2011 Batman: Arkham City 18 ottobre 2011 PlayStation 3, Xbox 360, Wii U, Windows
2015 Batman: Arkham Knight 23 giugno 2015 PlayStation 4, Xbox One, Windows
2024 Suicide Squad: Kill the Justice League 2 febbraio 2024 PlayStation 5, Xbox Series X e S, Microsoft Windows
Anno Videogioco Data di uscita Piattaforme
2013 Batman: Arkham Origins 25 ottobre 2013 PlayStation 3, Xbox 360, Wii U, Windows
Anno Videogioco Data di uscita Piattaforme
2011 Batman: Arkham City Lockdown 7 dicembre 2011 Android, iOS
2013 Batman: Arkham Origins Blackgate 25 ottobre 2013 PlayStation Vita, 3DS
2015 Batman: Arkham Underworld 3 marzo 2015 Android, iOS
2016 Batman: Arkham VR 11 ottobre 2016 PlayStation VR, Windows
2024 Batman: Arkham Shadow 22 ottobre 2024 Meta Quest 3, Meta Quest 3S
Lo stesso argomento in dettaglio: Personaggi di Batman: Arkham.
(Batman: Arkham Origins) Batman: Arkham Asylum Batman: Arkham City Batman: Arkham Knight
Batman (Si) Si Si Si
Barbara Gordon (Si) Si Si Si
James Gordon (Si) Si Si Si
Alfred Pennyworth (Si) No Si Si
Nightwing (Si) No Si Si
Robin (Si) No Si Si
Catwoman (No) No Si Si
(Batman: Arkham Origins) Batman: Arkham Asylum Batman: Arkham City Batman: Arkham Knight
Martha Kane (Si) Si Si Si
Thomas Wayne (Si) Si Si Si
Nora Fries (Si) No Si Si
Vicki Vale (Si) No Si Si
Azrael (No) No Si Si
Amadeus Arkham (No) Si No No
Talia al Ghul (No) No Si No
Harvey Bullock (Si) No No No
(Batman: Arkham Origins) Batman: Arkham Asylum Batman: Arkham City Batman: Arkham Knight
Enigmista (Si) Si Si Si
Harley Quinn (Si) Si Si Si
Joker (Si) Si Si Si
Killer Croc (Si) Si Si Si
Poison Ivy (No) Si Si Si
Bane (Si) Si Si No
Cappellaio Matto (Si) No Si Si
Maschera Nera (Si) No Si Si
Mr. Freeze (Si) No Si Si
Pinguino (Si) No Si Si
Uomo Calendario (Si) No Si Si
Clayface (No) Si Si No
Due Facce (No) No Si Si
Hush (No) No Si Si
Ra's al Ghul (No) No Si Si
Spaventapasseri (No) Si No Si
Victor Zsasz (No) Si Si No
Anarky (Si) No No No
Deadshot (Si) No Si No
Deathstroke (Si) No No Si
Firefly (Si) No No Si
Arkham Knight (No) No No Si
Hugo Strange (No) No Si No
Man-Bat (No) No No Si
Solomon Grundy (No) No Si No
Amanda Waller (Si) No No No
Copperhead (Si) No No No
Electrocutioner (Si) No No No
Lady Shiva (Si) No No No
Diacono Blackfire (No) No No Si

Il primo videogioco della serie, Batman: Arkham Asylum, è stato ideato da Sefton Hill con la collaborazione di Paul Dini, già sceneggiatore dell'omonimo cartone animato;[1] lo sviluppo del titolo è iniziato nel maggio del 2007, quando Rocksteady Studios ha acquisito i diritti sul marchio Batman dalla DC Comics.

Batman: Arkham Asylum è stato annunciato il 1º agosto 2008 attraverso il centottantacinquesimo numero della rivista Game Informer;[5] nel mese di ottobre hanno iniziato a circolare in rete alcune immagini del videogioco, seguite poi dal primo trailer ufficiale pubblicato il 9 dicembre.[6]

Il 7 agosto 2009 è stata pubblicata, in contemporanea mondiale, la versione dimostrativa di Batman: Arkham Asylum su Xbox Live e PlayStation Network.

Per la versione statunitense del primo videogioco della serie, Batman: Arkham Asylum, sono stati confermati Kevin Conroy e Mark Hamill come doppiatori, rispettivamente, di Batman e Joker.[7]

Per la versione italiana sono stati chiamati al microfono tutti i doppiatori ufficiali del cartone animato.

Fin dalla sua prima pubblicazione, con Batman: Arkham Asylum, la serie ha ricevuto ampi consensi di critica: nell'ottobre del 2009 ha conquistato il primato per il videogioco di supereroi più acclamato dell'epoca su Metacritic,[8] mentre nel marzo del 2010 ha vinto il premio di miglior titolo ai British Academy Video Games Awards.[9]

Il primato è stato superato dal seguito, Batman: Arkham City,[10] che lo ha portato ad essere eletto da Metacritic come uno dei migliori videogiochi del decennio.[11]

Il terzo capitolo, Batman: Arkham Knight, è stato elogiato dalla critica ed è diventato uno dei videogiochi più venduti del 2015;[12] nel marzo del 2016 ha vinto il premio di miglior titolo agli Empire Awards.[13]

  1. ^ a b Eric Brudvig, Batman: Arkham Asylum Announced, su ign.com, IGN, 13 agosto 2008. URL consultato il 29 giugno 2013.
  2. ^ Condé Nast, I 5 migliori videogiochi sui Supereroi, dal peggiore al migliore, su GQ Italia, 8 settembre 2020. URL consultato il 3 marzo 2024.
  3. ^ I migliori videogiochi dedicati ai supereroi, su SpazioGames, 20 novembre 2020. URL consultato il 3 marzo 2024.
  4. ^ Perché Batman Arkham è ancora il miglior videogioco esistente sui supereroi, su Everyeye Videogiochi. URL consultato il 3 marzo 2024.
  5. ^ https://gameinformer.com/News/Story//N08.0812.1226.23309.htm[collegamento interrotto]
  6. ^ Copia archiviata, su next.videogame.it. URL consultato il 13 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2009).
  7. ^ Greg Miller, The Villains of Batman: Arkham Asylum, su IGN, J2 Global, 10 luglio 2009. URL consultato il 26 marzo 2013 (archiviato il 31 marzo 2013).
  8. ^ Batman: Arkham Asylum Awarded a Guinness World Record, su comicbookresources.com, CBR. URL consultato il 24 maggio 2015.
  9. ^ (EN) Batman: Arkham Asylum picks up Best Game BAFTA award, su Stuff. URL consultato il 1º novembre 2020.
  10. ^ Most Critically Acclaimed Superhero Videogame, su guinnessworldrecords.com, Guinness World Records. URL consultato il 24 maggio 2015.
  11. ^ (EN) Best Video Games of the Decade (2010-19), su Metacritic. URL consultato il 15 marzo 2020 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2019).
  12. ^ (EN) Batman: Arkham Knight for PS4, XB1, PC Reviews, su OpenCritic, 18 giugno 2015. URL consultato il 2 novembre 2019.
  13. ^ Empire Awards 2016, su empireonline.com.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]