Bomba Dischi
Bomba Dischi | |
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Stato | Italia |
Fondazione | 2012 |
Sede principale | Roma |
Gruppo | Sony Music Entertainment |
Settore | Musicale |
Prodotti | rock, indipendente |
Sito web | www.bombadischi.it/ |
Bomba Dischi è un'etichetta discografica indipendente italiana, fondata a Roma nel 2012.[1][2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'etichetta viene inizialmente fondata da Davide Caucci come supporto ad un gruppo emergente, i Boxerin Club,[3] per poi estendere, nel giro di pochi anni, la propria attività di produzione anche ad altri artisti, fra cui i Bamboo, i Sadside Project ed Adriano Viterbini.[3] Durante questa prima fase, Bomba Dischi collabora attivamente con l'agenzia di comunicazione Sporco Impossibile, anch'essa di sede a Roma.[4]
A fine 2015, l'etichetta acquisisce notorietà nazionale grazie al successo del singolo Cosa mi manchi a fare di Calcutta.[5] Negli anni seguenti, contribuisce all'evoluzione della scena musicale italiana indie e pop,[5] con gran parte della sua produzione che si basa sulla distribuzione digitale.[6]
Bomba Dischi ha collaborato con vari artisti della scena indie nazionale, tra cui: Calcutta, Pop X, Adriano Viterbini, Francesco De Leo, Psicologi, Ariete, Bnkr44, CLAVDIO, Giorgio Poi, Franco126, Carl Brave e Mèsa.[1][7]
Nel 2022, insieme a Gucci, l'etichetta produce un album dedicato a Pier Paolo Pasolini, intitolato Canzonette e contenente cinque cover di canzoni della musica popolare romana, amate o scritte direttamente dallo stesso autore.[8]
Artisti
[modifica | modifica wikitesto]Lista degli artisti attualmente sotto contratto con l'etichetta:[9]
- Ariete
- Asp126 x Ugo Borghetti
- Bnkr44
- Calcutta
- CLAVDIO
- Colombre
- Erin
- Esseho
- Francesco De Leo
- Franco126
- Germanò
- Gianni Bismark
- Giorgio Poi
- Hello Mimmi
- John Canoe
- Mesa
- Nuvolari
- Piccolo
- Pippo Sowlo
- Pop X
- Psicologi
- Adriano Viterbini
- Carl Brave x Franco126
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bomba Dischi: l’esplosiva etichetta di Calcutta, Giorgio Poi, Pop X e Carl Brave x Franco 126, su Deerwaves. URL consultato il 9 marzo 2023.
- ^ Bomba Dischi, su Rockit.it. URL consultato il 9 marzo 2023.
- ^ a b Davide Caucci, su zero.eu. URL consultato il 7 aprile 2023.
- ^ Sporco Impossibile, su zero.eu. URL consultato il 7 aprile 2023.
- ^ a b Dall'indie a 'Mainstream', Bomba Dischi e la musica italiana nel 2017, su Rolling Stone Italia, 5 luglio 2017. URL consultato il 9 marzo 2023.
- ^ (EN) Venticinque. 1997-2022: gli anni che hanno rivoluzionato la musica italiana: 2012: Bomba Dischi on Apple Podcasts, su Apple Podcasts. URL consultato il 7 aprile 2023.
- ^ Bomba Dischi, su Discogs. URL consultato il 9 marzo 2023.
- ^ Il primo album di Gucci è un vinile omaggio a Pier Paolo Pasolini, su la Repubblica, 20 ottobre 2022. URL consultato il 7 aprile 2023.
- ^ Bomba Dischi, su bombadischi.it. URL consultato il 14 aprile 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Antonio Coletta, Calcutta. Amatevi in disparte, Roma, Arcana Edizioni, 2018, ISBN 9788862315760.
- Dario Grande, Dall'indie all'it-pop. Evoluzione, estetica e linguaggi, Milano, Vololibero, 2021, ISBN 9788832085259.
- Gianni Valentino, Io non sono Liberato, Roma, Arcana Edizioni, 2018, ISBN 9788862315913.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su bombadischi.it.
- (EN) Bomba Dischi, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Bomba Dischi, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Bomba Dischi, su Genius.com.