[go: up one dir, main page]

Vai al contenuto

Arado S I

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Arado S I
Descrizione
Tipoaereo da addestramento
Equipaggio2 (pilota ed istruttore)
CostruttoreGermania (bandiera) Arado
Data primo volo1927
Utilizzatore principaleGermania (bandiera) Fliegerschule Staaken
Esemplari3
Altre variantiArado SC I
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza7,44 m
Apertura alare11,50 (ala superiore)
8,50 m (ala inferiore)
Altezza2,85 m
Superficie alare26,50
Carico alare34,50 kg/m²
Peso a vuoto615 kg
Peso max al decollo915 kg
Propulsione
Motoreun Siemens-Halske Sh 12, radiale a 9 cilindri raffreddato ad aria
Potenza110 PS
(81 kW)
Prestazioni
Velocità max140 km/h
Velocità di crociera120 km/h
Velocità di salita1 m/s
Corsa di decollo55 m
Atterraggio57 m
Autonomia500 km
Notedati relativi alla versione Arado S Ia

i dati sono estratti da German Aviation 1919 - 1945[1].

voci di aerei civili presenti su Wikipedia

L'Arado S I era un biplano da addestramento civile prodotto dall'azienda tedesca Arado Flugzeugwerke GmbH alla metà degli anni venti.

Il primo dei tre prototipi è stato motorizzato con un radiale 3 cilindri Bristol Lucifer, mentre i successivi due esemplari, denominati Arado S.Ia, sono stati equipaggiati con il Siemens-Halske Sh 12 a 9 cilindri singola stella. Quest'ultimo motore venne utilizzato anche per equipaggiare l'Arado S III, un modello praticamente identico di cui solo un unico prototipo è stato costruito e venduto alla Turchia.

L'S I e l'S Ia erano monomotori biplani dall'aspetto convenzionale.

La fusoliera era a sezione quadrangolare dotata di due abitacoli di pilotaggio aperti in tandem, con il posteriore riservato all'istruttore e l'anteriore per l'allievo pilota. Posteriormente terminava in una coda dall'impennaggio convenzionale monoderiva dai piani orizzontali a pianta triangolare e controventati.

La velatura era di tipo biplano-sesquiplana a scalamento positivo, ovvero caratterizzata dall'ala inferiore dall'apertura ridotta rispetto alla superiore e traslata verso la parte posteriore della fusoliera. Entrambe erano collegate tra loro tramite due montanti interalari tubolari trasversali esterni ed un castello tubolare nei pressi della fusoliera.

Il carrello d'atterraggio era un semplice biciclo fisso integrato posteriormente da un pattino di coda.

La propulsione dell'S Ia era affidata ad un motore radiale Siemens-Halske Sh 12 9 cilindri raffreddato ad aria capace di 110 PS (81 kW) abbinato ad un'elica bipala in legno a passo fisso. Precedentemente l'S I era stato motorizzato con un radiale 3 cilindri Bristol Lucifer da 100 hp (75 kW).

  • (EN) File 889 Sheet 73, in World Aircraft Information Files, London, Brightstar Publishing.
  • (EN) Michael John H. Taylor, Jane's encyclopedia of aviation, 2nd Edition, London, Studio Editions, 1989, pp. 73, ISBN 0-517-10316-8.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]