Alessandro Galvani
Alessandro Galvani (Cento, 1556 – Padova, 9 novembre 1616) è stato un giurista italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato nel 1556, nella provincia di Ferrara, era figlio di Bartolomeo e Ludovica. Suo nonno paterno, di nome Nicolò, era un amministratore terriero del duca Ercole II. I suoi studi iniziano a Ferrara, dedicandosi alla giurisprudenza e al diritto civile in particolare, come allievo di Gianfrancesco Terzani Cremona. Nel 1579 pubblicò trecento tesi contenute nel Gymnastica Monomachia, pubblicamente discusse fino al 1582, anche all'Accademia degli Olimpici,[1] prima di essere stampate. Galvani la frequentava assiduamente, avendo il grado di principe dell'Accademia, di cui ospitò la sede a casa sua dopo la morte di Terzani. Si trasferì come insegnante all'Università di Padova, probabilmente per sfuggire al controllo pontificio di Ferrara, o per uno stipendio più alto.
Morì a Padova il 9 novembre 1616 e fu sepolto nella chiesa dei Santi Simone e Giuda. Nel suo epitaffio, fatto incidere dal figlio Marco Aurelio, vi è scritto che "egli fu il primo a introdurre in Italia la giurisprudenza degli eruditi transalpini". L'anno seguente, sempre per opera del figlio, venivano stampati postumi, a Padova, i Consilia, sive responsa.
Gymnastica Monomachia
[modifica | modifica wikitesto]La Gymnastica, «densa di reminiscenze filosofiche e mitologiche e volta soprattutto all'approfondimento di problemi teorici e metodologici della giurisprudenza, fu dedicata a personaggi influenti più o meno legati alla corte estense: tra gli altri Cornelio Bentivoglio, Alfonso Estense Tassoni, Giovanni Maria Crispi, Antonio Montecatini».[2]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Gymnastica Monomachia…, Ferrariae, ex typis Victorii Baldini (1579)
- Ad 1. Gallus, ff. de liber. et posthum. haered.… lucubrationes, Bononiae, ex typographia Ioannis Rossii, (1583)
- Responsum super controversa et nodosa quaestione utrum dos a patre expresso titulo institutionis filiabus sibi invicem in ea substitutis relicta et tempore quo nupserit solvenda, s.l., (1606)
- Interpretationes in Rub. et 1. I D. Solv. Matrim. summa capita, Patavii (1610)
- Consilia, sive responsa, ibid. (1617)[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Si trattava della più famosa accademia ferrarese dedicata allo studio delle leggi, fondata nel 1562 dal Terzani.
- ^ Guido Dall'Olio, GALVANI, Alessandro in "Dizionario Biografico", su treccani.it. URL consultato il 28 novembre 2018.
- ^ Allegatio pro Barthol. Gianella, s.n.t.; Ferrara, Biblioteca com. Ariostea, Mss. cl. I, 336: in un unico volume, con postille e correzioni originali del G. sono contenuti: Comentarius ad titul. Institut. de tutelis; Partitiones institutoriae ad Ciceronianam iuris civilis artem redactae; Methodus in tit. Institutionum de actionibus.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Nuovi documenti relativi ai docenti dello Studio di Ferrara nel sec. XVI, a cura di A. Franceschini, Ferrara, 1970.
- N. Papadopoli, Historia Gymnasii Patavini, I, Venetiis 1726, p. 267;
- F. Borsetti, Historia Almi Ferrariae Gymnasii, II, Ferrariae 1735, p. 207;
- L. Barotti, Memorie istoriche di letterati ferraresi, II, Ferrara 1793, pp. 229-233;
- L. Ughi, Dizionario storico degli uomini illustri ferraresi, II, Ferrara 1804, pp. 3 s.;
- A. Orsini, A. G. giureconsulto centese, Cento s.d. [ma: 1886];
- M. Maylender, Storia delle accademie d'Italia, IV, Bologna 1929, p. 120.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Guido Dall'Olio, GALVANI, Alessandro, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 51, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1998.
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