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Aiuto:Cinese

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Non sai niente di cinese? Sei nel posto giusto!

Questa pagina fornisce informazioni base sulla lingua cinese, e contiene le linee guida per la trascrizione nell'alfabeto latino di termini scritti in caratteri cinesi.

In sintesi si propone per convenzione che:

  • Per i termini cinesi si indica la pronuncia del cinese standard, mediante il sistema di romanizzazione Hanyu Pinyin - (ISO 7098:1991).
  • Nel titolo della voce i nomi vanno scritti in pinyin, l'indicazione dei toni è facoltativa.
  • Nell'incipit della voce è obbligatoria l'indicazione della grafia in caratteri e della pronuncia tonale in pinyin.
  • Nel testo della voce si usa la trascrizione impiegata nel titolo.
  • Se un termine cinese è privo di wikilink, alla sua prima occorrenza nel testo della voce è obbligatorio indicarne la grafia originale in caratteri.
  • Nel testo della voce le parole cinesi si possono scrivere con o senza toni.

Questa introduzione fornisce un'idea di massima del cinese mandarino e del suo sistema di scrittura (e trascrizione in alfabeto occidentale) a chi non ha familiarità con la lingua cinese.

Serve anche a comprendere le ragioni che stanno dietro alle linee guida proposte in questa pagina.

Per conoscere in dettaglio le linee guida, puoi passare direttamente al Manuale di stile.

La Lingua cinese

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Sebbene il cinese parlato comprenda una grande varietà di lingue e dialetti[1] accomunati da un unico sistema di scrittura basato sui caratteri cinesi, con l'espressione "lingua cinese" ci si riferisce comunemente al mandarino standard, la lingua parlata "standard" che permette a cinesi e non cinesi di comunicare tra loro al di là dei propri dialetti o lingue natìe.[2]

I caratteri cinesi

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Lo stesso argomento in dettaglio: Caratteri cinesi.

La lingua cinese scritta non si basa su un alfabeto fatto di lettere (dove a ciascun segno grafico viene associato un singolo suono), ma su un insieme di ideogrammi detti Hànzì o caratteri cinesi. Gli ideogrammi sono le più piccole unità significanti, ovvero i "mattoncini", con cui si costruisce una frase in cinese. Dal punto di vista della pronuncia, ovvero durante la lettura a voce alta di un testo scritto in hànzì, a ciascun carattere corrisponde la pronuncia di una sillaba.

I caratteri cinesi hanno una storia più che millenaria. La scrittura cinese non rimase sempre uguale a se stessa nel corso dei secoli, ma ha seguito un vero e proprio processo di evoluzione. A cambiare non sono soltanto solo la grammatica e la sintassi della lingua scritta, ma anche le grafie e i significati dei caratteri stessi subiscono modifiche rilevanti nel corso dei secoli. Taluni cadono in disuso, altri subiscono semplificazioni o sostituzioni dei tratti elementari che li compongono. I testi classici non sono di accesso immediato per un parlante cinese del giorno d'oggi. Ma la scrittura basata su ideogrammi ha mantenuto sufficienti elmenti di continuità grafica nel corso dei secoli, da far sì che con fatica e studio sia tuttora possibile decifrare documenti scritti in epoche tanto lontane quanto il III secolo a.C.
Nonostante i meccanismi di naturale evoluzione di cui si è parlato, la scrittura del cinese si è mantenuta grossomodo stabile nel corso dello scorso millennio, e si può dire che fino al 1950 la scrittura del cinese si è servita di un unico set di caratteri, i cosiddetti Caratteri cinesi tradizionali. Tutta la produzione letteraria e documentale cinese fino al XX secolo è stata scritta con questi caratteri.

A partire dagli anni 50 del XX secolo, il governo della allora neonata Repubblica Popolare Cinese ha promosso una "revisione" ufficiale dei caratteri tradizionali: con lo scopo ufficiale di promuovere l'alfabetizzazione della popolazione, si sono apportate delle modifiche a qualche centinaio di caratteri[3]: il significato rimane immutato, ma la grafia tradizionale viene sostituita da una più "semplice", con un minor numero di tratti, che ne velocizza la scrittura[4].
A tutt'oggi, i caratteri cinesi semplificati sono attualmente adoperati nella Repubblica Popolare per l'insegnamento del cinese nella scuola primaria, nei documenti ufficiali del governo, nei siti web, sulle pagine dei quotidiani, nei sottotitoli televisivi e cinematografici, nell'insegnamento del cinese all'estero, ecc.[5] Essi si sono diffusi in tutto il mondo e sono anche il tipo di scrittura che normalmente si insegna a coloro che studiano il cinese come lingua straniera.

Sebbene il cinese semplificato sia la scrittura più diffusa nella Cina popolare, i caratteri tradizionali sono tutt'altro che obsoleti: si trovano ancora nei titoli di alcuni libri, su manifesti, lettere formali, cartoline d'auguri, nelle opere di calligrafia, ecc. Inoltre, essi sono ancora il sistema di scrittura impiegato in paesi come Taiwan, HongKong e Macao, oltre che più in generale dai cinesi emigrati all'estero.

Si può schematicamente riassumere la situazione così:

Romanizzazione e pinyin

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Lo stesso argomento in dettaglio: Pinyin.

Per indicare la pronuncia del cinese senza scrivere i caratteri si usano i sistemi di romanizzazione:[6] si tratta di sistemi di trascrizione che permettono di scrivere il cinese parlato utilizzando l'alfabeto latino.[7] È opportuno precisare che nel contesto cinese non è mai esistito un sistema di trascrizione tradizionale, di conseguenza fino al 1958 non esisteva alcuno standard ufficiale per trascrivere il cinese, in alcuna parte del mondo. In ambito accademico ci si esprimeva a seconda della scuola d'appartenenza (gli anglosassoni si servivano del Wade-Giles, i francofoni della EFEO, ecc...).

In un contesto in cui le trascrizioni più diverse facevano capolino da documenti ufficiali, produzioni accademiche e pubblicazioni in lingua occidentale, negli anni 50 è stato elaborato nella Repubblica popolare cinese il pinyin (con l'obiettivo ufficiale di promuovere l'alfabetizzazione della popolazione). Il sistema è stato largamente sperimentato nelle scuole, per poi diffondersi ampiamente nel paese a partire dagli anni '70.

Nel 1979 il pinyin è diventato lo standard ufficiale adottato dalla Repubblica Popolare per traslitterare i propri termini in caratteri romani, e dal 1982 è stato adottato come standard internazionale. Dal 2009 persino Taiwan ha scelto di adottarlo come sistema di trascrizione ufficiale. Tutti i testi accademici ristampati al giorno d'oggi vengono portati al pinyin. I dizionari di cinese usano il pinyin e la lingua cinese viene insegnata ai cinesi stessi mediante l'uso del PinYin.[8]

Esso viene correntemente impiegato dagli organismi internazionali, sulla carta stampata, nei media, nelle traduzioni letterarie e nei vari ambiti in cui si rende necessario riferirsi a termini cinesi in produzioni di lingua occidentale.[9]

Toni e trascrizioni

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I quattro toni del cinese

Il cinese è una lingua tonale, in cui il significato di ogni sillaba dipende dall'altezza (e dalle variazioni) del tono di voce con cui la si pronuncia.[10]
Il cinese mandarino distingue quattro diversi toni (cinque se si conta anche il tono neutro). Qui potete ascoltare un esempio della stessa sillaba pronunciata con i quattro diversi toni, mentre le trascrizioni sono riportate nella tabella che segue:

Esempio di toni del cinese (sillaba ma)
Carattere Pronuncia (Pinyin) Tono Significato
媽/妈 1º piano madre
2º ascendente canapa
馬/马 3º discendente-ascendente cavallo
螞/蚂 4º discendente cavalletta
嗎/吗 ma (5º) neutro particella interrogativa

Questo esempio basta a spiegare perché per trascrivere la pronuncia del cinese non è sufficiente indicare soltanto le sillabe, ma è indispensabile indicare la pronuncia tonale delle medesime.

Per quanto riguarda il sistema Pinyin implementato anche su Wikipedia, l'indicazione del tono è relativamente semplice: è sufficiente scrivere le sillabe usando gli appositi segni diacritici sopra le medesime (es. ā á ǎ à, ō ó ǒ ò, ecc., e nessun simbolo per il quinto tono "neutro").[11]

Significato e caratteri

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Risolto grazie al Pinyin il problema della trascrizione della pronuncia, sorge tuttavia un secondo problema: l'alto tasso di Omofonia del cinese. A causa di questo fenomeno, risulta praticamente impossibile comprendere il significato di una sillaba ascoltandone soltanto la pronuncia (o leggendone la trascrizione) in assenza di più ampio contesto.

Esempi di omofonia
Pronuncia (Pinyin) Parole corrispondenti e i loro significati
mǎ (3º tono) 马, 蚂, 犸 cavallo, formica, mammut
mà (4º tono) 蚂, 杩, 骂 cavalletta, testiera del letto, insultare

L'omofonia è un fenomeno che interessa anche le parole polisillabiche[12]: ad esempio la parola chéngshì può corrispondere sia a 城市 ("città") che a 程式 ("programma", nel senso di programmazione informatica).

Ecco perché per capire di cosa si sta parlando è assolutamente indispensabile indicare sempre la scrittura in caratteri di qualsiasi parola.

Il contesto italiano

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Negli ultimi decenni il contesto culturale italiano si è decisamente adeguato agli standard internazionali, e l'impiego del Pinyin è un fenomeno consolidato in ambito accademico, letterario e mediatico. Da un paio di decenni, in fase di ristampa dei testi accademici avviene di norma la revisione delle trascrizioni e il loro aggiornamento al Pinyin[13]. Rimangono tuttavia all'interno della cultura di massa italiana ancora una discreta quantità di termini (titoli di libri, nomi di luoghi e/o personaggi famosi) che vengono spesso trascritti in maniera diversa rispetto a quella che ormai è di fatto la romanizzazione standard. È il caso di alcuni testi classici dell'antichità cinese dove permangono trascrizioni obsolete (ad esempio Tao Te Ching al posto dell'attuale DaoDeJing, oppure I Ching invece che Yi Jing, ecc.) o di importanti personaggi storici, come nel caso del defunto presidente Mao (divenuto noto in italia a partire dagli anni 50 con il nome Mao Tse-Tung al posto dell'ormai universalmente accettato Mao Zedong)[14]. Ciò è dovuto al fatto che fino alla fine degli anni Settanta la maggior parte dei testi che si occupavano di Cina venivano scritti impiegando sistemi di romanizzazione diversi dal Pinyin (oppure tradotti da testi stranieri che si servivano di sistemi di romanizzazione alternativi, di fatto "importandone" anche le scelte di trascrizione)[15].

Convenzioni per la scrittura su Wikipedia

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Per i termini cinesi va sempre indicata la pronuncia standard in mandarino standard.

Il sistema di romanizzazione da usare per scrivere il cinese in alfabeto latino è lo Hanyu Pinyin - Standard ISO.
L'indicazione della pronuncia tonale mediante segni diacritici (mā - má - mǎ - mà) è obbligatoria nell'incipit della voce, e facoltativa (ma la si raccomanda) nel testo della voce.

Caratteri cinesi

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Nel testo delle voci di Wikipedia, l'indicazione della grafia in caratteri è obbligatoria ogni volta che una parola cinese compare per la prima volta in un testo, a eccezione delle parole per cui esiste un wikilink a una voce di Wikipedia (es: Shenzhen).

Per le parole cinesi si possono indicare sia i caratteri tradizionali che quelli semplificati (salvo che essi non coincidano). Si raccomanda l'inserimento del template {{Unicode}} in cima alla voce, e l'uso dei template {{lang}} e {{Cinese}} per inserire i caratteri nel corpo del testo.

Entrambe le grafie sono correntemente in uso in tutti i paesi in cui si parla il cinese, e rientrano a pieno titolo nei programmi scolastici della scuola dell'obbligo. La scrittura tradizionale (l'unica esistente fino alla prima metà del '900) rappresenta ancora la "lingua colta" scritta, ed è tuttora utilizzata nelle pubblicazioni di opere letterarie e poetiche, per nomi istituzionali, documenti ufficiali, ecc. Essa è inoltre correntemente in uso nella vita quotidiana a Hong Kong, Macao e Taiwan: nomi di attori, film e toponimi relativi a queste regioni sono principalmente noti secondo la loro grafia tradizionale. Per personaggi storici o testi letterari, è caldamente raccomandato indicare su Wikipedia anche la scrittura del nome in caratteri tradizionali.

Pronunce e trascrizioni alternative

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Eventuali pronunce alternative (come il cantonese), trascrizioni non standard (come il Wade-Giles) o indicazioni supplementari (come la pronuncia fonetica) si possono inserire a patto che siano precedute da grafia in caratteri e trascrizione in pinyin.

Si raccomanda il ricorso al buon senso, limitandosi alle sole trascrizioni di maggior rilevanza enciclopedica, per non appesantire troppo la lettura della voce.

Incipit (qui i grassetti sono omessi per praticità):

Testo della voce:

  • La città di Shenzhen è costituita da sei distretti, tra cui quello di Futian (福田), che entrò a far parte della città nel 1980. Tuttavia, Futian fu promosso a distretto vero e proprio soltanto nel 1990.
  • Andy Lau ha recitato in Infernal Affairs ( 無間道T, 无间道S, wújiàn dàoP, in cantonese: Mou gaan dou), film d'azione del 2002.

Manuale di stile

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Titolo della voce

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Il titolo della voce va scritto trascrivendo la pronuncia dei caratteri cinesi secondo il sistema pinyin. L'uso dei diacritici per indicare la pronuncia tonale (ō ó ǒ ò) è facoltativo.

  • Se si usano i diacritici per il titolo, va sempre predisposto un redirect in entrata dalla forma senza diacritici.
  • Se non si usano i diacritici per il titolo, essi vanno inseriti nella prima occorrenza in grassetto nell'incipit (esempio: Zengzi

Esempio:

L'uso dei diacritici è fortemente consigliato nel caso di titoli corrispondenti a lunghe sequenze di parole cinesi.

Nomi di persona
Lo stesso argomento in dettaglio: Onomastica cinese.

Su Wikipedia i nomi di persona cinesi vanno sempre scritti rispettando la sequenza "cognome nome" (ad esempio Hu Jintao, Deng Xiaoping, Zhang Yimou, ecc....).

Nei nomi propri (e nei pochissimi cognomi) composti da due sillabe (Xiaoping, Jinping...) esse vanno scritte attaccate, senza spazi o trattini, e con la seconda sillaba minuscola (trascrizioni come Xiao-Ping, Xiao Ping o XiaoPing sono da considerarsi a tutti gli effetti errate).

Si raccomanda di fare particolare attenzione ai nomi di atleti che prendono parte a competizioni internazionali. Lo scambio di nome e cognome in occasione dell’inserimento di un atleta in un medagliere o una classifica non costituisce fonte rilevante per giustificare l'esistenza di una pronuncia o trascrizione alternativa.

Esempi:

Casi particolari ed eccezioni

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Vi sono due categorie di eccezioni: quelle relative ai nomi di persona, e quelle relative ai nomi di luoghi. In tutti i casi che seguono, bisogna tener presente due cose:

  • bisogna sempre indicare sempre grafia cinese e trascrizione in pinyin (compresi i toni) del titolo della voce nell'incipit.
  • è sempre opportuno creare un redirect entrante dalla trascrizione in pinyin (senza toni) diretto verso la voce in questione.
Nomi di persona
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Pronunce diverse dal mandarino standard

Vi sono moltissimi casi in cui individui dotati di un nome di battesimo scritto con caratteri cinesi sono noti tramite una pronuncia diversa da quella del mandarino standard. È il caso di molti attori, cantanti, sportivi provenienti da Hong Kong, molti dei quali sono divenuti famosi in tutto il mondo con nomi diversi da quello in cinese standard. Per essi si applica la regola della dizione più diffusa, a patto che nell’incipit si dia notizia di grafia e pronuncia standard del nome di battesimo. Esempi:

È anche il caso delle persone di Taiwan, Singapore e altri cinesi d’oltremare.

Nomi d’arte

Moltissi attori o personalità del mondo dello spettacolo cinese assumono dei nomi d'arte o dei nomi che sono un misto tra inglese, cinese e cantonese. In questi casi valgono le normali convenzioni di Wikipedia che privilegiano la regola della ‘’dizione più diffusa’’ per scegliere titolo della voce, a patto che nell’incipit si dia notizia di grafia cinese e pronuncia standard del nome di battesimo.

Può capitare che in aggiunta al nome d'arte già menzionato, esistano anche altri appellativi di elevata rilevanza enciclopedica, dei quali si può dare notizia in coda all'incipit. Ad esempio:

  • Jackie Chan è il nome d'arte di Chan Kong-Sang (陳港生T, Chén GǎngshēngP) un famoso attore molto noto in Cina con il nome di 成龍 (Chéng Lóng)…
Pronunce italofone
Lo stesso argomento in dettaglio: Aiuto:Esonimi italiani.

Solo nel caso in cui le fonti di lingua italiana attestino univocamente la maggior diffusione di uno specifico antroponimo nel contesto italiano, il titolo va adattato alla pronuncia italiana più diffusa.
Esempi:

Nomi di luoghi
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Dove esistano degli esonimi italiani consolidati e non obsoleti per determinati luoghi geografici (ad es. Pechino, Nanchino, Canton, Macao, ecc.), si può usare questa forma per il titolo della voce, a patto che nell'incipit si indichino grafia in caratteri e pronuncia cinese con il pinyin.

Altri termini
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Per l'uso del grassetto nell'incipit valgono le normali convenzioni di stile di wikipedia: esso va riservato al titolo della voce e a ulteriori pronunce o trascrizioni enciclopedicamente rilevanti.

Schema generale

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Titolo della voce e ulteriori nomi (pronuncia IPA ; caratteri cinesi sia tradizionali che semplificati ; pinyin + toni ; ulteriori trascrizioni; pronunce in altre lingue; traduzione letterale )

Informazioni obbligatorie:

  • titolo della voce
  • grafia in caratteri (almeno un set)
  • trascrizione in pinyin, inclusi i diacritici (ō ó ǒ ò)

Informazioni facoltative:

  • pronuncia IPA (se sensibilmente diversa da quella del mandarino)
  • trascrizioni secondo altri sistemi
  • pronunce in altre lingue
  • traduzione letterale

Esempi:

  • Il dim sum (pronuncia: /ˈdɪmˈsʌm/; 點心T, 点心S, diǎnxīnP) è un tipo di cucina della Cina meridionale...

Incipit di biografie

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Lo stesso argomento in dettaglio: Template:Bio.

Per le voci biografiche in cui è presente il Template:Bio:

  • si raccomanda di utilizzare il campo PreData per inserire dati su pronuncia e grafia, onde evitare le antiestetiche "doppie parentesi";
  • si raccomanda d'utilizzare il campo CognomePrima compilandolo con "zh".

Informazioni essenziali

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Lo stesso argomento in dettaglio: Template:Cinese.

Per uniformare lo stile con cui vengono presentate le informazioni essenziali relative a scrittura e pronuncia, si consiglia l'uso del template {{Cinese}}.
Per esempio:

Guangzhou (廣州T, 广州S, GuǎngzhōuP) è la più grande città costiera del sud della Cina

è ottenuto tramite il codice

'''Guangzhou''' ({{Cinese|广州|''Guǎngzhōu''|廣州}}) è la più grande città costiera del sud della Cina

Pronunce aggiuntive

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Eventuali pronunce o trascrizioni aggiuntive si possono indicare nell'incipit in aggiunta al pinyin. Si raccomanda di limitarsi all'indicazione delle pronunce alternative enciclopedicamente più rilevanti, ad esempio:

  1. Si potrebbe indicare la trascrizione in Wade-Giles se è all'origine della pronuncia italofona del termine.
  2. Si potrebbe voler indicare quale è la trascrizione in Wade-Giles per voci di ambito umanistico-letterario, per cui essa assume si affianca fianco della moderna trascrizione in Pinyin.
  3. Si potrebbe indicare la pronuncia cantonese del titolo di un film girato e distribuito a Hong Kong.
  4. ...

Esempi:

  1. Il Libro dei mutamenti (易經T, 易经S, Yì jīngP, I ChingW) è ritenuto...
  2. Il Daodejing (道德經T, 道德经S, DàodéjīngP, Tao Te ChingW) è un testo cinese in prosa ...
  3. Infernal Affairs (titolo originale: 無間道T, 无间道S, wújiàn dàoP, in cantonese: Mou gaan dou) è un film...

Si ricorda che l'utilizzo del grassetto è sempre regolato dalle normali convenzioni di stile di wikipedia. Inoltre, in casi con molte pronunce, per non appesantire inutilmente l'incipit o il testo di una voce si può considerare l'utilizzo di un box a parte in cui collocare le trascrizioni più rilevanti (ad esempio in una voce come Daodejing).

Testo della voce

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Grafia cinese

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Su wikipedia, l'indicazione della grafia cinese per un termine è obbligatoria se il termine compare per la prima volta nel testo, a meno che esso non sia corredato da un wikilink (in questo caso l'indicazione dei caratteri non è necessaria). Esempio:

La città di Shenzhen è costituita da sei distretti, tra cui quello di Futian (福田), che entrò a far parte della città nel 1980. Tuttavia, Futian fu promosso a vero e proprio distretto di Shenzhen soltanto nel 1990 .

Spiegazione:

  • La parola Shenzhen è dotata di wikilink, quindi non occorre indicare i caratteri;
  • alla prima occorrenza di Futian, parola priva di wikilink, è obbligatorio indicare i caratteri;
  • alla seconda occorrenza di Futian, non è più necessario indicare i caratteri.

Pinyin e toni

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Nel testo della voce, l'indicazione dei toni è facoltativa ma consigliata. Si può decidere di ometterla come nell'esempio:

Nel 1978 Deng Xiaoping scelse il villaggio di pescatori di Shenzhen per stabilirvi una delle zone economiche speciali...

Oppure di mantenerla, come nei seguenti esempi:

...la dottrina delle 'Tre consapevolezze' del monaco Huìwén unita alle intuizioni del monaco Huìsī sul Sutra del Loto...

...nel distretto di Fútián (福田) nella città di Shenzhen si possono trovare...

Si vede come l'indicazione dei toni fornisce più informazioni al lettore, senza pregiudicare la leggibilità del testo. Per questo è assolutamente sconsigliato rimuoverla ove già presente[16].

Strumenti utili

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  • Per standardizzare gli incipit, è possibile utilizzare il {{Cinese}}.
    • {{Cinese|汉字|''hànzì''|trad=漢字|lett=scrittura degli Han}} produce: 漢字T, 汉字S, hànzìP, lett. "scrittura degli Han".
  • Per garantire la leggibilità dei caratteri Unicode, si raccomanda di utilizzare il {{lang}} quando si vogliono scrivere dei caratteri cinesi.
    • {{lang|zh-cn|你好}} e {{lang|zh-tw|道德經}} producono: 你好 e 道德經.

Risorse utili e collegamenti esterni

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  • (EN) pinyin converter generatore di simboli diacritici (per generare partendo da "ma3")
  • (EN) convertitore per passare da grafia tradizionale a grafia semplificata;
  • Tabella registrazione e riproduzione di tutte le possibili sillabe del mandarino standard in tutti e quattro i toni;
  • Archchinese.com, dizionario di caratteri cinesi e relative pronunce;
  • (EN) MDBG.net, dizionario bidirezionale cinese-inglese con caratteri semplificati, tradizionali, e pronuncia tonale in Pinyin;
  • tool ngram di Google Books, per valutare la diffusione di un nome cinese nella letteratura, ad esempio per confrontare l'occorrenza di due diverse trascrizioni dello stesso termine. Questo è un esempio di utilizzo dello strumento per confrontare le occorrenze di Mao Tse Tung e Mao Zedong nella letteratura italiana dagli anni 50 in avanti.

Pagine correlate

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  1. ^ Dal punto di vista della linguistica, il cinese è una famiglia di differenti lingue (alcune delle quali non mutuamente intelligibili) la cui estensione e varietà è paragonabile a quella delle lingue romanze in Europa. La percezione comune a molti occidentali (e a molti parlanti cinesi) è spesso quella di una grande "lingua cinese", che si declina in differenti dialetti. Per ragioni di praticità nel testo di questa linea guida ci si riferirà alla "lingua cinese" in quest'ultimo senso.
  2. ^ Volendo essere precisi, con il termine mandarino si intendono sia la lingua degli ufficiali (官话S, GuānhuàP, lett. "lingua degli ufficiali") di epoca imperiale, che era un tentativo di standardizzazione basato sulle pronunce di una famiglia di lingue parlate nel nord-est della Cina (北方话S, BěifānghuàP, lett. "lingua del nord"), sia questo stesso gruppo di lingue e dialetti, varietà locali della lingua cinese, che collettivamente prendevano appunto il nome di "cinese mandarino". A partire da una variante locale del mandarino parlata nei dintorni di Pechino, agli inizi del Novecento è stato elaborato il pǔtōnghuà (普通話T, 普通话S, lett. "lingua comune"), con l'intento di stabilire una lingua franca mediante la quale tutti i cittadini dello stato cinese fossero in grado di comunicare tra di loro a prescindere dalla propria lingua natìa. Esso fu adottato come standard ufficiale dalla Repubblica di Cina nel 1932, e fu mantenuto dalla Repubblica Popolare Cinese. Da allora è divenuto la lingua di insegnamento del cinese sia per cinesi che per non cinesi, diffondendosi in tutto il mondo. È correntemente noto e parlato anche a Taiwan, Singapore, nella Malesia, nelle Filippine.
  3. ^ Si può prendere visione della tabella delle semplificazioni a questa pagina della Wikipedia cinese (In ogni cella si può leggere il carattere semplificato e il carattere tradizionale da cui deriva)
  4. ^ Le riforme della scrittura sono un fenomeno ricorrente nella storia della civiltà cinese, la più famosa è quella promossa dall'imperatore Qin Shi Huang nel III secolo a.C..
  5. ^ Per maggiori informazioni sull'uso dei caratteri semplificati potete vedere la wiki inglese.
  6. ^ Tra i più importanti sistemi di romanizzazione del cinese elaborati nel corso del XX secolo vanno ricordati il Pinyin (sviluppato in Cina), il Wade-Giles (elaborato in area anglofona) e l'EFEO (impiegato in area francofona)
  7. ^ Per fare un esempio familiare: è probabile che molti conoscano già il Rōmaji, il sistema di romanizzazione che si usa per scrivere parole della lingua giapponese senza usare i caratteri
  8. ^ Il Wade-Giles permane nelle vecchie edizioni di testi o studi fino agli anni 80, ma appare destinato a sparire definitivamente dal contesto accademico con l'estinguersi della generazione di studiosi attivi in quei decenni.
  9. ^ [...] essendosi ormai affermato come standard internazionale (e nell’uso della Cina stessa) il sistema pinyin, con l’abbandono del sistema Wade-Giles basato sulla fonetica inglese (tratto da Adeguamento dei cataloghi nelle biblioteche italiane, p.14).
  10. ^ Per fare un esempio pratico di due "toni" diversi: si pensi a come si pronunciano in italiano la domanda "Come?" (pronunciata con tono ascendente, nel senso di "come hai detto?") e l'esclamazione "Come!" (con tono secco, esclamazione di sorpresa o sdegno, nel senso di "...ma come!").
  11. ^ altri sistemi di trascrizione si servivano dei numeri 1,2,3,4 per indicare i quattro toni (ad esempio ma1 invece di , ma3 invece di , ecc.). Alcuni sistemi, come il Wade-Giles, omettono completamente l'indicazione della pronuncia tonale.
  12. ^ il cinese moderno è una lingua polisillabica
  13. ^ L’adeguamento dei nomi cinesi al pinyin, oltre che nelle biblioteche, si va generalizzando, pur se lentamente, anche nelle altre fonti d’informazione (repertori, web, giornalismo). Sempre per i nomi cinesi, si segnala anche l’eliminazione della virgola tra cognome e nome (par. 15.2.2.1 D), innaturale per il lettore e non conforme alla distinzione generale tra intestazioni in forma diretta (ossia nell’ordine con cui le parti del nome si presentano nell’uso linguistico ordinario) e intestazioni in forma inversa (con posposizione di uno o più elementi iniziali del nome). Può essere utile ricordare, infine, che per gli autori orientali sia le RICA che le REICAT mantengono in alcuni casi la preferenza per la forma comunemente usata in Occidente, per i più noti autori medievali (p.es. “Avicenna” e “Averroes”) e alcuni personaggi moderni, che hanno usato essi stessi una forma adattata in alfabeto latino (par. 15.1.3.2 C). Per il primo gruppo, però, è da prevedere la progressiva caduta in disuso delle forme latine a favore di quelle originali (p.es. nel caso di Mencio, ma anche dei filosofi arabi per i quali già la Bibliothèque nationale de France è passata ad adottare, come forme internazionali, quelle originali). Mao Zedong [REICAT] Mao, Tse-tung [RICA] Sunzi [REICAT] Sun Tzuˇ [SBN] Mengzi [REICAT] Mencius [RICA, SBN] Meng-Tzu [SBN]. (tratto da Adeguamento dei cataloghi nelle biblioteche italiane, p.14)
  14. ^ La pronuncia "Tse-Tung" deriva dalla trascrizione del nome secondo il sistema Wade-Giles. Relativamente alla questione della trascrizione del nome di Mao Zedong, sebbene sia lecito affermare che il "Grande timoniere" sia ancora noto in Italia tramite il vecchio nome divulgato negli anni 50, si può constatare come nell'ambito delle pubblicazioni il numero di occorrenze del termine moderno in pinyin sia sensibilmente preponderante rispetto alla vecchia trascrizione. Per maggiori informazioni si veda questo link.
  15. ^ In Italia erano diffuse sia le trascrizioni francofone in EFEO, sia quelle secondo il sistema anglofono Wade-Giles, queste ultime numericamente più preponderanti.
  16. ^ L'ingombro grafico che comportano i segni diacritici è minimo. Di contro, l'indicazione della pronuncia tonale è un aiuto di fondamentale importanza perché facilità la lettura e la memorizzazione dei termini cinesi citati.