Adila bint Abd Allah Al Sa'ud
Adila bint Abd Allāh Āl Saʿūd | |
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Principessa dell'Arabia Saudita | |
Nome completo | Adila bint Abd Allāh bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd |
Nascita | Beirut |
Dinastia | Dinastia Saudita |
Padre | Abd Allah dell'Arabia Saudita |
Madre | Aida Fustuq |
Consorte | Fayṣal bin Abd Allāh bin Moḥammed Āl Saʿūd |
Figli | Principe Muhammad Principe Salman Principessa Aya Principessa Sama Principessa Layan Principessa Dana |
Religione | Musulmana sunnita |
Adila bint Abd Allāh Āl Saʿūd (in arabo عادلة بنت عبد الله بن عبد العزيز آل سعود?; Beirut, ...) è una principessa saudita.[1] È una delle poche principesse del regno che potrebbero influenzare lo sviluppo politico della condizione femminile nel paese in campi come l'istruzione, l'occupazione e la salute.[2]
Primi anni di vita e formazione
[modifica | modifica wikitesto]La principessa Adila è nata a Beirut, in Libano,[3] ed è figlia di re Abd Allah e di Aida Fustuq, una donna libanese.[4][5] I suoi genitori in seguito hanno divorziato.[3] La principessa è sorella germana del principe Abd al-Aziz.[6]
Ha ricevuto un Bachelor of Arts in letteratura inglese presso l'Università Re Sa'ud.[4]
Attività
[modifica | modifica wikitesto]Adila bint Abd Allah è una delle poche principesse saudite con un ruolo semi-pubblico.[7] Si comporta come il volto pubblico di suo padre, il re Abd Allah[8] ed è una nota sostenitrice delle diritto delle donne alla guida, della loro consapevolezza della salute e dei loro diritti legali.[9] Ha parlato contro la violenza domestica e sostenuto i gruppi e le organizzazioni femminili.[10][11]
È patrona di molte fondazioni benefiche, infatti è: presidente della Fondazione nazionale per l'assistenza domiciliare, presidente del Comitato consultivo del museo nazionale;[12][13] presidente della Società a supporto dei bambini con il cancro Sanad[14] e vicepresidente del Programma nazionale per la sicurezza familiare. La principessa Adila è anche sostenitrice dell'imprenditoria femminile attraverso la Camera di Commercio e dell'Industria di Gedda.[4] È stata patrona del Forum delle donne d'Arabia, una conferenza femminile tenutasi a Gedda nel 2007.[15] La principessa guida la Società saudita per la conservazione del patrimonio.[16]
Opinioni
[modifica | modifica wikitesto]Un'intervista alla principessa Adila è stata inclusa dalla scrittrice Mona Almunajjed nel suo libro intitolato "Saudi Women Speak: 24 Remarkable Women Tell Their Success Stories", pubblicato nel 2011 dall'Istituto arabo per la ricerca e l'editoria di Amman e Beirut.[3] Ha dichiarato: "Sono solo una parte di tutta questa società e vi presento il mio punto di vista. Tuttavia, non possiamo tornare indietro. Abbiamo bisogno di diventare più liberali e abbiamo bisogno di cambiare."[3] Inoltre è dell'opinione che l'indossare il niqab sia una tradizione anche se suggerisce come alternativa migliore una semplice sciarpa.[17]
Vita personale
[modifica | modifica wikitesto]La principessa Adila, all'epoca ventenne, ha sposato il cugino Faysal bin Abd Allah[2] che ha servito come ministro dell'istruzione dal febbraio 2009 al 22 dicembre 2013.[18][19] Faysal è stato anche Vice Direttore Generale dell'Intelligence.[20]
Dal matrimonio sono nati sei figli, due maschi e quattro femmine.[21] Una delle loro figlie si è laureata al King's College London di Londra.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Saudi 12-year old bride drops divorce case, in Al Arabiya News, 2 febbraio 2010. URL consultato il 5 maggio 2012.
- ^ a b c Stig Stenslie, Regime Stability in Saudi Arabia: The Challenge of Succession, Routledge, 21 agosto 2012, p. 39, ISBN 978-1-136-51157-8. URL consultato il 7 dicembre 2012.
- ^ a b c d Kaelen Wilson-Goldie, More talk, less distortion, in The Daily Star, 2011. URL consultato il 20 agosto 2012 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2014).
- ^ a b c Stig Stenslie, Power Behind the Veil: Princesses of the House of Saud, in Journal of Arabian Studies: Arabia, the Gulf, and the Red Sea, vol. 1, n. 1, 2011, pp. 69-79, DOI:10.1080/21534764.2011.576050. URL consultato il 21 maggio 2012.
- ^ Saudi Foreign Policy after Saud Al Faisal, in Institute for Gulf Affairs, 21 agosto 2012. URL consultato l'11 agosto 2013.
- ^ Family Tree of Abdallah bin Abdulaziz bin Abdul Rahman Al Saud, su datarabia.com, Datarabia. URL consultato il 1º maggio 2012.
- ^ Simon Henderson, Saudi Arabia Changes Course, Slowly, in The Washington Institute, 18 febbraio 2009. URL consultato il 6 giugno 2012.
- ^ Christopher Dickey, The Monarch who Declared His own Revolution, in Newsweek, vol. 153, n. 13, 30 marzo 2009, p. 40. URL consultato il 30 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2019).
- ^ Abdullah bin Abdulaziz Al Saud, in APS Review Oil Market Trends, 24 ottobre 2005. URL consultato l'11 giugno 2013.
- ^ Arab social media report, su dsg.ae, Dubai School of Government. URL consultato il 26 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2012).
- ^ Caryle Murphy, Saudi princess speaks out on abuse, in Global Post, 30 maggio 2009. URL consultato il 27 maggio 2012.
- ^ Walaa Hawari, Some retrieved artifacts 'were in safe hands', in Arab News. URL consultato il 20 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2013).
- ^ Saudi Princess concludes her six-day visit to India, in Deccan Herald, New Delhi, 23 settembre 2012. URL consultato il 23 settembre 2012.
- ^ Walaa HawariI, Sanad auction fetches SR1.45m, in Arab News, 8 marzo 2012. URL consultato il 5 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2012).
- ^ Caroline Montagu, Civil Society and the Voluntary Sector in Saudi Arabia (PDF), in Middle East Journal, vol. 64, n. 1, Winter 2010, DOI:10.3751/64.1.14. URL consultato il 25 maggio 2012.
- ^ Chairman and members of the Board of Directors, su shps.org.sa, Saudi Heritage Preservation Society. URL consultato il 25 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2013).
- ^ Have you meet the daughter of The King of Saudi Arabia?, su worldobserveronline.com, 27 aprile 2013. URL consultato il 28 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2014).
- ^ Saudi Cabinet Reshuffle; Woman Deputy Minister Appointed, in Carnegie Endowment, 18 febbraio 2009. URL consultato il 21 maggio 2012.
- ^ Prince Khalid Bin Faisal appointed Education Minister, in Asharq Alawsat, 22 dicembre 2013. URL consultato il 23 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2013).
- ^ Christopher Boucek, Saudi Arabia’s king changes the guard (PDF), in Islamic Affairs Analyst, giugno 2009, pp. 2-4. URL consultato il 21 aprile 2012.
- ^ Family Tree of Adila bint Abdallah bin Abdulaziz Al Saud, su datarabia.com, Datarabia. URL consultato il 1º maggio 2012.