Acusilao
Acusilao (in greco antico: Ἀκουσίλαος?, Akousílaos; Argo, metà VI secolo a.C. – inizio V secolo a.C.) è stato uno storico e mitografo greco antico.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Le notizie fornite sulla sua vita dal lessico Suda, che lo definiva uno storico (ἰστορικός), sono scarse: Acusilao sarebbe stato figlio di Caba ed originario della città di Cercade, nei pressi di Aulide; nella proprietà del padre avrebbe scoperto alcune tavolette di bronzo che riportavano un testo di genealogia divina[1].
Non si sa di preciso se la sua attività sia da collocare al tempo di Ciro II, di Cambise II o di Dario, anche se una notizia dello storico ebreo Flavio Giuseppe indurrebbe tuttavia a situarlo quantomeno prima della prima guerra persiana.[2]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Acusilao fu autore di un'opera in tre libri, intitolata (sicuramente in epoca più tarda) Genealogie o Storie, in dialetto ionico, della quale restano pochi frammenti. Egli vi avrebbe ripreso l'opera di Esiodo[3], utilizzando la prosa anziché la poesia, tanto che l'erudizione alessandrina gli attribuiva il merito di essere stato il primo ad affrontare il genere della prosa letteraria di argomento mitografico[4].
Il periodo considerato andava dal Caos originario fino alla guerra di Troia. Nello specifico, la narrazione seguiva, come nel poema di Esiodo, uno schema cosmogonico e teogonico[5], per poi continuare con la discendenza umana degli dei[6]; passando al mondo umano, Acusilao si diffondeva sulla genealogia della sua Argo[7], continuando con Eracle, che era di discendenza argiva[8]. Altri frammenti testimoniano una trattazione sulla saga tebana[9], sui Deucalionidi[10] e, come detto, sulla guerra troiana[11].
L'opera di Acusilao era ancora letta nel IV secolo a.C.[12], ma in seguito venne utilizzata soprattutto dagli specialisti, quali mitografi e scoliasti, per conoscere una nuova diffusione in età adrianea, nel II secolo d.C., e fu commentata dal retore e sofista Sabino[13].
Edizioni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE, GRC) Felix Jacoby, 2, in Die Fragmente der griechischen Historiker, Berlino, Weidmann, 1923-1958.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ T 1 J.
- ^ Flavio Giuseppe, Contro Apione, I 13.
- ^ Cfr. T 5 J: "I racconti di Esiodo li rifecero in prosa e come propri gli storiografi Eumelo e Acusilao".
- ^ Didimo, in Macrobio, Saturnali, V 18.
- ^ F 5-16 J.
- ^ F 17-22 J.
- ^ F 23a-28.
- ^ F 29-32 J.
- ^ F 33 J.
- ^ F 34-38 J.
- ^ F 39-43 J.
- ^ Acusilao è citato nel primo discorso del Simposio di Platone, dal personaggio di Fedro, in merito ai suoi studi, visti appunto come integrazione dell'opera di Esiodo: Platone, Simposio, 178b.
- ^ Suda, s.v. Σαβῖνος: "Sofista, vissuto sotto Adriano. Scrisse (...) Su Tucidide e Su Acusilao ed altri commentari.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Eduard Schwartz, Akusilaos 3, in Paulys Realencyclopädie der Classischen Altertumswissenschaft, vol. I,1, Stoccarda, 1893, col. 1222–1223..
- H. Fränkel, Dichtung und Philosophie des frühen Griechentums, New York 1951, p. 448 ss.
- A. Kordt, De Acusilao, Diss. Basel, 1903.
- Der kleine Pauly. Lexikon der Antike, Bd. I, Stuttgart, 1964.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Acusilào, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Vincenzo Costanzi, ACUSILAO, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1929.
- Acusilao, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- Acusilao, Delle Genealogie, su Storici Minori volgarizzati e illustrati, books.google.it, t. II, Milano, Sonzogno, 1828.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 51651645 · ISNI (EN) 0000 0000 7154 2609 · SBN PUVV129008 · BAV 495/358133 · CERL cnp00406675 · LCCN (EN) nr2006008684 · GND (DE) 119545802 · BNE (ES) XX5525495 (data) · BNF (FR) cb10425123d (data) · J9U (EN, HE) 987008575568005171 |
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