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Aberratio causae

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In diritto penale, la locuzione latina aberratio causae si riferisce a una particolare ipotesi d'errore nella fase esecutiva di un reato.[1]

Si verifica quando il reo provoca proprio l'evento da lui voluto, e proprio nei confronti della vittima designata, ma attraverso una serie causale imprevista (es.: Tizio getta Caio nel fiume contando di farlo annegare, invece Caio muore picchiando la testa contro il pilone del ponte).[2]

L'aberratio causae non è disciplinata dalla legge e si considera irrilevante. In sua presenza, infatti:

  • se il reato è a forma libera, il dolo non è escluso (l'omicidio resta volontario indipendentemente dalle modalità impreviste);[3]
  • se invece il reato è a forma vincolata, allora il problema del dolo neanche si pone, essendo il fatto radicalmente atipico (la “truffa” che non avviene «con artifizi o raggiri», semplicemente, non è una truffa).[3]
  1. ^ Mantovani, 2007, pp. 191-192.
  2. ^ Caso di scuola tratto da Tullio Padovani, Diritto penale, Giuffrè, Milano, VIII ed., 2006, p. 230.
  3. ^ a b Mantovani, 2007, p. 192.
  • Francesco Antolisei, Manuale di Diritto Penale - Parte Generale, sedicesima edizione, Giuffrè Editore, 2003, ISBN 9788814007262.
  • Ferrando Mantovani, Principi di diritto penale, 2ª ed., CEDAM, 2007, ISBN 9788813273347.
  • Tullio Padovani, Diritto penale, Giuffrè, 2012, ISBN 9788814173738.
  • Bartoli Roberto, Il dolo c.d. generale tra "disvalore soggettivo" e tipicità oggettiva, in Diritto penale e processo, 2004 fasc. 3, pp. 340 - 348
  • Esposito Giovanni, Dalla divergenza dell'oggetto materiale nel concorso di persone anomalo all'aberratio causae: riflessioni in materia di dolo, in L'Indice penale, 2001 fasc. 3, pp. 1159 - 1200
  • Manno Giacomo, Riflessioni sull'aberratio, in Rivista penale, 2001 fasc. 12, pp. 975 - 979
  • De Francesco Giovannangelo, Sul reato aberrante, in Studium iuris, 2000 fasc. 1, pp. 21 - 26
  • Azzali Giampiero, Il problema della causalità nel diritto penale, in L'Indice penale, 1993 fasc. 2, pp. 249 - 272
  • Durigato Lauretta, "Aberratio causae": un tema marginale?, in L'Indice penale, 1993 fasc. 1, pp. 31 - 64

Voci correlate

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