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Classificazione spettrale degli asteroidi

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Per classificazione spettrale degli asteroidi si intendono i metodi per raggruppare gli asteroidi in base alle loro caratteristiche spettrali, al loro colore e, a volte, alla loro albedo.

Si ritiene che queste classificazioni corrispondano alla composizione superficiale degli asteroidi. Per i corpi più piccoli, quelli che non si sono differenziati, la composizione superficiale è verosimilmente simile a quella interna. Nei corpi più grandi come 1 Cerere e 4 Vesta si sa invece che esiste una struttura interna.

Classificazione moderna

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La classificazione moderna degli asteroidi è iniziata nel 1975 a opera di Clark R. Chapman, David Morrison e Ben Zellner [1] con tre categorie: tipo C per gli oggetti scuri carboniosi, tipo S per gli oggetti rocciosi (silicati) e tipo U per tutti gli altri. Questa classificazione è stata in seguito ampliata e chiarificata.

Attualmente esistono molti altri schemi di classificazione [2] e benché si sforzino di mantenere una reciproca coerenza, non pochi asteroidi sono classificati in modo diverso a seconda dello schema e dei criteri adottati. Le due classificazioni più usate sono la classificazione Tholen e la classificazione SMASS.

Classificazione Tholen

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Da oltre un decennio la classificazione maggiormente usata è quella di David James Tholen, che fu proposta per la prima volta nel 1984. Si è sviluppata a partire dalle osservazioni spettrali ad ampia banda (tra 0,31 µm e 1,06 µm) ottenute durante il programma Eight-Color Asteroid Survey (ECAS) negli anni ottanta, con l'aggiunta delle misurazioni di albedo.[3] La formulazione iniziale era basata su 978 asteroidi.

Lo schema include 14 tipi; la maggioranza degli asteroidi rientra in uno dei 3 gruppi più ampi, gli altri nei restanti tipi più piccoli.

  • Gruppo C: oggetti carboniosi scuri. Questo gruppo ha 4 sotto-tipi:
    • Tipo B
    • Tipo F
    • Tipo G
    • Tipo C: questo tipo contiene la maggior parte degli asteroidi del gruppo C e circa il 75% di tutti gli asteroidi in generale.
  • Tipo S: oggetti pietrosi (silicati). Questo tipo comprende circa il 17% di tutti gli asteroidi.
  • Gruppo X
    • Tipo M: oggetti metallici, questo tipo è il terzo più numeroso.
    • Tipo E: si differenzia dal tipo M principalmente per l'alta albedo.
    • Tipo P: si differenzia dal tipo M principalmente per la bassa albedo.
  • Tipo A: un piccolo gruppo.
  • Tipo D: un piccolo gruppo.
  • Tipo T: un piccolo gruppo.
  • Tipo Q: per l'asteroide 1862 Apollo
  • Tipo R: per l'asteroide 349 Dembowska
  • Tipo V: per l'asteroide 4 Vesta

Gli ultimi tre tipi contengono ciascuno un solo asteroide che ha caratteristiche spettrali uniche.

Ad alcuni oggetti viene assegnata una combinazione di due o più tipi (es: CG) quando le loro caratteristiche sono una combinazione di tipi diversi.

Classificazione SMASS

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Questa classificazione è stata introdotta da Schelte John Bus e Richard P. Binzel nel 2002, ed è basata sul programma Small Main-Belt Asteroid Spectroscopic Survey (SMASS) e su un campione di 1447 asteroidi [4]. Questo studio ha prodotto spettri a risoluzioni più alte rispetto all'ECAS, tuttavia è stata osservata una porzione più piccola di lunghezze d'onda (tra 0,44 µm e 0,92 µm). Inoltre non è stato considerata l'albedo.

Nonostante si sia tentato di mantenere il più possibile i gruppi della classificazione Tholen, la differenza nei dati ha portato ad una suddivisione in 24 tipi. La maggioranza degli asteroidi rimane nei tre gruppi più ampi (C, S e X).

  • Gruppo C: asteroidi carboniosi, che includono:
    • Tipo B: che si sovrappone in gran parte ai tipi B e F della classificazione Tholen.
    • Tipo C: il tipo standard degli oggetti carboniosi non inclusi nel tipo B.
    • Tipo Cg, Ch, Cgh: collegati al tipo G di Tholen.
    • Tipo Cb: di transizione tra i tipi C e B.
  • Gruppo S: Silicati, che includono:
    • Tipo A
    • Tipo Q
    • Tipo R
    • Tipo K: una nuova categoria.
    • Tipo L: una nuova categoria.
    • Tipo S: il tipo standard del gruppo S.
    • Tipo Sa, Sq, Sr, Sk, e Sl: di transizione tra il tipo S e gli altri tipi del gruppo S.
  • Gruppo X: oggetti in maggior parte metallici che include:
    • Tipo X: il tipo standard del gruppo X (include gli oggetti classificati da Tholen nei tipi M, E e P).
    • Xe, Xc, and Xk: di transizione tra il tipo X e gli altri tipi.
  • Tipo T
  • Tipo D
  • Tipo Ld: un nuovo tipo con caratteristiche spettrali più estreme rispetto al tipo L.
  • Tipo O
  • Tipo V

Con questa classificazione un significativo numero di piccoli oggetti rientra nei tipi Q, R e V, quelli che nella classificazione Tholen hanno un solo membro.

Nella classificazione SMASS non esistono tipi combinati, ogni asteroide rientra in un unico particolare tipo.

Considerazioni finali

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Queste classificazioni sono destinate ad essere perfezionate o rimpiazzate man mano che le ricerche progrediscono. Tuttavia la classificazione spettrale basata su uno dei due metodi esposti resiste dagli anni novanta e sono tutt'oggi molto usate. Gli scienziati non riescono a trovare un accordo su una classificazione migliore, in gran parte a causa della difficoltà ad avere misurazioni dettagliate di un vasto campione di asteroidi.

  1. ^ C. R. Chapman, D. Morrison, and B. Zellner, Surface properties of asteroids: A synthesis of polarimetry, radiometry, and spectrophotometry, Icarus, Vol. 25, pp. 104 (1975).
  2. ^ S. J. Bus, F. Vilas, and M. A. Barucci, Visible-wavelength spectroscopy of asteroids, in Asteroids III, pp. 169, University of Arizona Press (2002).
  3. ^ D. J. Tholen, Asteroid taxonomic classifications, in Asteroids II, pp. 1139-1150, University of Arizona Press (1989).
  4. ^ S. J. Bus and R. P. Binzel, Phase II of the Small Main-belt Asteroid Spectroscopy Survey: A feature-based taxonomy, Icarus, Vol. 158, pp. 146 (2002).


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