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Classe Diadem (incrociatore)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Classe Diadem
HMCS Niobe, tra il 1910 e il 1915
Descrizione generale
TipoIncrociatore protetto
Numero unità8
In servizio conRoyal Navy

Royal Canadian Navy

ImpostazioneDicembre 1895 - maggio 1897
VaroOttobre 1896 - ottobre 1898
CompletamentoLuglio 1898 - marzo 1903
Destino finale
Caratteristiche generali
Dislocamento11000 t
Lunghezza
Larghezza21 m
Pescaggio7,77 m
PropulsioneCaldaie a tubi d'acqua tipo Belleville (12300 kW/ 13000 kW sull'Ariadne, Spartiate, Amphitrite e Argonaut)

2 motori a vapore a triplice espansione
2 eliche

Velocità20 nodi

Ariadne, Spartiate, Amphitrite e Argonaut: 20.5 nodi

Autonomia2 000 miglia a 19 nodi (3 704 km a 35,19 km/h)
Equipaggio677
Armamento
Armamento
Corazzatura
  • Casematte e scudi: 114 mm
  • Elevatori: 51 mm
  • Ponte: 102–64 mm
  • Torre di comando: 305 mm a prua, 152 mm di collegamento e 51 mm a poppa

La corazzatura era di tipo Harvey, ad eccezione del ponte corazzato

voci di classi di incrociatori presenti su Wikipedia

La classe Diadem fu una classe di incrociatori protetti di prima classe costruiti per la Royal Navy durante gli anni '90 del XIX secolo e che servirono durante la prima guerra mondiale. La classe consisteva in otto unità, costruite con un costo di circa 600 000 £ l'una.

Furono considerate buone navi ma furono criticate per la mancanza di armamento principale di grande calibro, per le estese fiancate non corazzate, per una velocità nella media e per la poca manovrabilità. Furono l'ultima classe di incrociatori protetti di prima classe costruita per la Royal Navy, dato che gli incrociatori corazzati presero il loro posto nel ruolo di incrociatori maggiori.

Le navi classe Diadem furono progettate da Sir William White e furono figlie della pratica progettuale britannica del tempo, con altri bordi liberi (per gli standard del tempo), con l'uso di casematte a due piani e con rientranze dello scafo a prua e poppa per permettere il fuoco in caccia dei cannoni nelle casematte. Le casematte proteggevano i cannoni e permettevano un alto numero di cannoni sulla fiancata; i cannoni del piano inferiore risultavano però quasi inutilizzabili con mare grosso.

Secondo l'edizione contemporanea (1900) del Jane's Fighting Ships gli scafi erano ricoperti di legno e poi di rame. I carbonili erano posti sul ponte più basso e sopra e sotto al ponte protetto. Le coppie di cannoni da 152 mm a prua e a poppa erano servite da un paranco a coppia e ogni casamatta aveva il proprio paranco, doppio nel caso di casematte doppie. Il peso dell'apparato motore era di 1630 t e le caldaie occupavano uno spazio di circa 40 m. Queste ultime avevano una pressione di lavoro tra i 2,1 e i 1,7 MPa. Le navi erano quasi identiche all'apparenza. La Diadem e l'Andromeda non avevano condotte del vapore a poppa dei primi due fumaioli, mentre le altre avevano condotte del vapore prima e dopo ogni fumaiolo.

La classe Diadem fu progettata, come la precedente classe Powerful, per proteggere il commercio marittimo e con possibilità di operare contro ogni incrociatore esistente o in costruzione. Gli incrociatori classe Powerful si rivelarono costosi e bisognosi di una grande manodopera a bordo; la nuova classe doveva quindi rappresentare una soluzione più economica, che potesse essere costruita su più vasta scala. Per raggiungere l'obiettivo la potenza e la velocità furono ridotte rispetto alla precedente classe da 19 000 kW (22 nodi) a 12 300 kW (circa 20 nodi). Lo spessore del ponte protetto fu diminuito da 152 mm a 102 mm e l'armamento fu semplificato rimpiazzando i cannoni singoli da 234 mm con coppie di cannoni da 152 mm appaiati. Queste modifiche fecero risparmiare circa 100 000£ per nave (approssimativamente il 15%) rispetto al progetto della classe Powerful.

Con otto unità, ognuna da 11 000 t e 600 000£, le Diadem furono una classe importante e controversa. Il giornalista navale Fred Jane le definì "molto discusse" e si lamentò asserendo che "tutti i punti deboli della classe Powerfuls fossero esagerati in questa". In particolare i critici del tempo alzarono obiezioni sulla loro velocità mediocre, scarsa manovrabilità, mancanza di cannoni pesanti e sul fatto che, mentre la maggior parte dell'armamento era ben protetto in casematte, le coppie di cannoni di prua e poppa fossero protette solo da scudi.

Anche se per la produzione di vapore erano utilizzate caldaie tipo Belleville, al tempo caldaie a tubi d'acqua relativamente nuove, quasi tutte le navi si rivelarono molto affidabili. L'eccezione fu la Niobe, i cui motori diedero noie continue. Le prime quattro navi ebbero problemi di vibrazioni e per ovviare al problema le sale macchine delle ultime quattro furono modificate. La nuova configurazione aggiunse 1100 kW di potenza. Tutte otte le navi superarono la potenza di progetto durante le prove in mare; le prime quattro ebbero una media di 20,5 nodi in servizio, mentre le ultime quattro ebbero una media di 21 nodi.

Storia operativa

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In generale le unità classe Diadem servirono principalmente in patria, anche se alcune servirono in Cina, nel Mediterraneo e nei caraibi. ll Niobe fu venduto al Canada nel 1910. Dopo il 1906 furono in servizio solo occasionale e per il 1914 quasi tutte le navi erano state relegate a compiti addestrativi o di navi deposito. Allo scoppio della prima guerra mondiale però molte furono riattivate, inizialmente con compiti di pattuglia con il 9th Cruiser Squadron nell'Atlantico orientale. Nel 1917 l'Amphitrite e l'Ariadne furono convertiti in posamine, per servire con la Dover Patrol. L'Ariadne fu l'unica unità della classe persa in guerra, essendo stata silurata dal sommergibile tedesco UC-65 il 26 luglio 1917. Alla fine della guerra le unità sopravvissute furono nuovamente disarmate e tutte vendute per essere rottamate prima del 1932, con l'eccezione dell'Andromeda, che servì come nave scuola per cadetti fino al 1956.

La pratica standard britannica del tempo era di escludere dal costo di costruzione l'armamento e le munizioni.[nota 2]

Nave Costruttore Data di Costo secondo
Impostazione Varo Completamento (BNA 1904 & 1905) (BNA 1906)
Diadem Fairfield, Govan 23 gen 1896 21 ott 1896 19 lug 1898 582 662 £ 554 863£
Amphitrite Vickers, Barrow 8 dic 1896 5 lug 1898 17 set 1901 575 300 £ 552 795 £
Andromeda Pembroke Dockyard 2 dic 1895 30 apr 1897 5 set 1899 601 356 £ 574 916 £
Argonaut Fairfield, Govan 23 nov 1896 24 gen 1898 19 apr 1900 573 704 £ 545 756 £
Ariadne J&G Thompson, Clydebank 29 ott 1896 22 apr 1898 5 giu 1902 565 464 £ 541 927 £
Europa J&G Thompson, Clydebank 10 gen 1896 20 mar 1897 23 nov 1899 589 835 £ 564 690 £
Niobe Vickers, Barrow 16 dic 1895 20 feb 1897 6 dic 1898 574 878 £ 548 283 £
Spartiate Pembroke Dockyard 10 mag 1897 27 ott 1898 17 mar 1903 680 188 £ 654 661 £
  1. ^ Nel Jane's Fighting Ships (1900) si sostiene a pagina 108 che le Diadem avessero cannoni da 152/45. I cannoni da 152 mm Mk VII erano lunghi 45 calibri, ma non erano i cannoni montati sulle navi. Quest'errore fu in seguito corretto in edizioni seguenti con i cannoni a fuoco rapido 152/40.
  2. ^ Nel Brassey's Naval Annual (BNA) si dà un costo per queste unità che è in media di 25600 £ maggiore nelle edizioni 1904 e 1905 rispetto all'edizione 1906 e seguenti. Il Brassey's Naval Annual del 1914 (p. 200) riporta solo due delle unità classe Diadem e mantiene lo stesso costo dell'edizione del 1906. La Niobe è ora segnata come unità canadese (p. 207), ma non è riportato alcun costo.
  • Brown, David K. Warrior to Dreadnought: Warship Development 1860–1905. Caxton Editions 2003. ISBN 1-84067-529-2
  • Chesnau, Roger; Kolesnik, Eugene. Conway's All the World's Fighting Ships, 1860–1905. Conway Maritime Press, 1979. ISBN 0-8317-0302-4
  • Robert Gardiner. Conway’s All the World’s Fighting Ships, 1906–1921. Conway Maritime Press, 1985. ISBN 0-85177-245-5
  • Jane, Fred T. (1900). Jane's Fighting Ships.
  • Jane, Fred T. The British Battle-Fleet: Its Inception and Growth throughout the Centuries. Riedito da Conway Maritime Press, 1997. ISBN 0-85177-723-6.
  • Brassey, T.A. (1904). The Naval Annual.
  • Brassey, T.A. (1905). The Naval Annual.
  • Leyland, J; Brassey, T.A. (1906). The Naval Annual.
  • Hythe, Viscount; Leyland, J. (1914) The Naval Annual.
  • worldwar1.co.uk

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