Cia Ordelaffi
Marzia degli Ubaldini | |
---|---|
Signora consorte di Cesena e Forlì | |
In carica | 1334 – 1374 |
Predecessore | Chiara Ubaldini |
Successore | Paola Bianca Malatesta |
Nascita | Forlì, 21 giugno 1317 |
Morte | Forlì, 1º gennaio 1381 |
Luogo di sepoltura | Chiesa di San Francesco Grande |
Dinastia | Ubaldini |
Padre | Vanni Ubaldini |
Madre | Andrea Pagani |
Consorte | Francesco II Ordelaffi |
Figli | Sinibaldo Onestina Giovanni Scarpetta Ludovico N.N. |
Religione | Cattolicesimo |
Marzia degli Ubaldini | |
---|---|
Soprannome | Cia Ordelaffi |
Nascita | Forlì, 21 giugno 1317 |
Morte | Forlì, 1º gennaio 1381 |
Luogo di sepoltura | Chiesa di San Francesco Grande |
Religione | Cattolicesimo |
Dati militari | |
Grado | Condottiera |
Campagne | Crociata contro i Forlivesi |
Battaglie | Assedio di Cesena (1357) |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Marzia Ordelaffi, nata Marzia degli Ubaldini (Forlì, 21 giugno 1317 – Forlì, 1º gennaio 1381), è stata una nobile e condottiera italiana, signora consorte di Cesena e Forlì, una delle più note donne guerriere della storia d'Italia.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Marzia Ordelaffi, nota come Cia, derivò il cognome Ordelaffi dal marito Francesco II Ordelaffi, signore di Forlì, sposato nel 1334. Era la figlia di Vanni Ubaldini, signore di Susinana, e di Andrea Pagani, figlia a sua volta del celebre Maghinardo Pagani di Susinana, di cui Cia risulta nipote abiatica. Cia aiutò sempre suo marito nella lotta a favore del partito ghibellino[1].
Nel maggio del 1351, il suo intervento in soccorso del figlio Ludovico Ordelaffi fu decisivo per la vittoria della battaglia di Dovadola.
Nel 1357, durante la crociata contro i Forlivesi, fu incaricata dal consorte di difendere Cesena, città della quale Francesco era riuscito ad ottenere la signoria.
Così recita l'anonima Vita di Cola di Rienzo[2]:
«In Cesena staieva madonna Cia, la moglie dello capitanio de Forlì, con suoi nepoti e con granne forestaria drento dalla rocca. A questa madonna Cia lo capitanio scrisse una lettera. La lettera diceva così: "Cia, aiate bona e sollicita cura della citate de Cesena". Madonna Cia respuse in questa forma: "Signore mio, piacciave de avere bona cura de Forlì, ca io averaio bona cura de Cesena."»
Nell'immaginario popolare rimane ancora vivo il ricordo della sua eroica resistenza contro le truppe di Egidio Albornoz, a cui alla fine dovette comunque cedere sotto consiglio del padre Vanni Ubaldini.[3]
Morì all'età di 64 anni nel 1381: fu sepolta, insieme al marito, nella chiesa di San Francesco Grande, a Forlì, oggi non più esistente. I funerali erano stati celebrati, per volere del figlio Sinibaldo, nella chiesa di Sant'Agostino[4].
Il suo mito sarà poi rinnovato da Caterina Sforza nella difesa, ugualmente eroica e sfortunata, della rocca di Ravaldino, a Forlì, ancora contro le truppe dello Stato Pontificio.
A ricordo del suo grande valore, la leggenda vuole che la donna posta tra le due torri del castello presente nello stemma del comune di Palazzuolo sul Senio sia proprio Cia Ordelaffi.[senza fonte]
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Marzia e Francesco ebbero sei figli[5]:
- Sinibaldo (1336-1386), signore di Forlì;
- Onestina, sposò Gentile da Mogliano di Fermo;
- Giovanni († 1357), sposò Taddea Malatesta;
- Scarpetta († 1401), vescovo di Forlì dal 1391 al 1401;
- Ludovico († 1356), condottiero, sposò Caterina Malatesta, figlia di Malatesta III Malatesta;
- N.N., figlio maschio, conte di Castelbarco.
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
Stemma del comune di Palazzuolo sul Senio
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Sergio Spada, passim.
- ^ Cap. 23, in Vita di Cola di Rienzo (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2010).
- ^ A. Levati, Dizionario biografico cronologico diviso per classi degli uomini illustri,, Vol. 1, Milano, Per Nicolò Bettoni, 1821, p. 140.
- ^ Giuseppe Pecci, passim.
- ^ Pompeo Litta, Ordelaffi di Forlì, in Famiglie celebri italiane, Torino, 1835, tav. 5.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giuseppe Pecci, Gli Ordelaffi, signori di Forlì, Faenza, Fratelli Lega, 1955.
- Sergio Spada, Gli Ordelaffi. Signori di Forlì e Cesena, Cesena, Il Ponte Vecchio, 2011.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Donne nelle guerre del Medioevo
- Ubaldini (famiglia)
- Ordelaffi (famiglia)
- Francesco II Ordelaffi
- Crociata contro i Forlivesi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ubaldini, Marzia degli, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Francesco Pirani, UBALDINI, Cia, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 97, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2020.
- Scheda Cia degli Ordelaffi del Comune di Cesena [collegamento interrotto], su comune.cesena.fc.it.
- Degli Ubaldini Cia, su parita.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 12 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2016).