Chiesa di Sant'Eufemiano (Carasco)
Chiesa di Sant'Eufemiano | |
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Stato | Italia |
Regione | Liguria |
Località | Graveglia (Carasco) |
Indirizzo | Via Don Giuseppe Sannazzari |
Coordinate | 44°20′51.68″N 9°21′54.32″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Diocesi | Chiavari |
Consacrazione | 1868 |
Inizio costruzione | 1866 |
La chiesa prioria di Sant'Eufemiano è un luogo di culto cattolico situato nella frazione di Graveglia, in via don Giuseppe Sannazzari, nel comune di Carasco nella città metropolitana di Genova. La chiesa è sede della parrocchia omonima del vicariato di Sturla e Graveglia della diocesi di Chiavari.
Storia e descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa fu costruita dai monaci Benedettini dell'abbazia di San Colombano di Bobbio, intitolandola al santo Eufemiano, nella frazione di Graveglia[1]. Nel XIII secolo la proprietà delle terre di Graveglia passarono dai monaci di Bobbio ai Benedettini dell'abbazia di Sant'Andrea di Borzone (Borzonasca).
La sua prioria fu data in commenda, all'inizio del XVI secolo, alla Santa Sede che con breve del 6 novembre 1519 concedette il patronato alla famiglia locale dei Ravaschieri.
Eredita in seguito dalla famiglia Solari, la curia arcivescovile di Genova decise di sospendere il giuspatronato familiare e, nel 1873, di conferire il beneficio priorale mediante un apposito concorso ecclesiastico. L'attuale chiesa fu eretta nel 1866 e consacrata il 12 maggio del 1868 dall'arcivescovo genovese monsignor Andrea Charvaz.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il paese di Graveglia è citato in un diploma dell'imperatore Ottone II del Sacro Romano Impero del 25 luglio 972. Fonte: dal sito della diocesi di Chiavari Archiviato il 21 febbraio 2011 in Internet Archive..
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di Sant'Eufemiano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Scheda della parrocchia sul sito della diocesi di Chiavari [collegamento interrotto], su diocesichiavari.it.