Chiesa di San Martino alla Palma
Chiesa di San Martino alla Palma | |
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Esterno | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Località | Scandicci |
Coordinate | 43°45′00.62″N 11°08′37.64″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Martino di Tours |
Arcidiocesi | Firenze |
Consacrazione | 988 |
Stile architettonico | Romanico - Barocco |
La chiesa di San Martino alla Palma si trova nel comune di Scandicci.
Storia e descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Un primo oratorio, legato ad una "curtis in loco et fundo Palme" dovette sorgere, forse già nel IX secolo, su un diverticolo dell'antica via Pisana che si congiungeva con la via Francigena: il toponimo, infatti, è correlato con la dedicazione a San Martino di Tours protettore dei viandanti, e potrebbe sottintendere un legame con il pellegrinaggio, dato che palmieri erano detti coloro che tornavano dalla Terra santa, perché portavano un ramo di palma benedetto. Successivamente, nel X secolo passò ai Marchesi di Tuscia che nel 988 la donano a prete Guberto, custode della chiesa di S. Salvatore nel piviere di S. Giuliano a Settimo, la futura ed attuale Badia a Settimo, prima cluniacense, poi cistercense, abbazia alla quale la chiesa fu sempre legata, come testimonia anche un'iscrizione del 1292 presente sotto il portico esterno[1]. La chiesa ha avuto un primo ampliamento nel XIII secolo ed un secondo nel XV secolo, che le hanno dato la forma attuale, insieme alla veste tardobarocca ricevuta negli anni 1777-79.[2] Nel 1836 viene aggiunto un organo a canne costruito da Antonio Ducci[3]. La chiesa è stata restaurata e consolidata tra 1964 e 1968[4].
L'edificio è preceduto da un ampio portico cinquecentesco, che gira anche sul fianco sinistro; l'interno, a navata unica e privo di transetto, conserva il menzionato aspetto tardo barocco degli anni settanta del Settecento che introdusse le volte ornate di stucchi e degli affreschi: nella seconda campata sono raffigurati San Martino dona il mantello ad un povero, in alto tra nubi, Cristo fra Cherubini e nei pennacchi le quattro Virtù Cardinali mentre nella scarsella è un Paradiso con Angeli[1].
Nella navata sono i due altari aggiunti nel primo Seicento[4]. Su quello di destra è una Presentazione al Tempio[4] mentre va quello di sinistra è la famosa tavola della Madonna col Bambino in trono fra angeli attribuita ad un maestro dell'entourage di Bernardo Daddi, il cosiddetto Maestro di San Martino alla Palma (XIV secolo). La diffusa iconografia della Maestà comprende anche due gruppi di devoti ad attestare come la tavola fosse stata commissionata da una Compagnia che aveva sede accanto alla chiesa dedicata alla Vergine che poi prese il nome "delle Laudi" e poi di Santa Maria Assunta[1].
All'altare maggiore, di nobili forme secentesche, con timpano curvilineo, è invece il Miracolo di San Martinodi Tours di Anastagio Fontebuoni, entrambi del 1620 circa[4]. Nel presbiterio, a inistra, è anche una terracotta invetriata con l'Adorazione della Vergine della bottega di Andrea della Robbia, databile intorno al 1475[1]
In sagrestia è anche una tavola con l'Assunta con i santi Giovanni Battista, Martino vescovo, Sebastiano e Benedetto di Ridolfo del Ghirlandaio e Michele Tosini, databile al 1542-45 circa[5], anch'essa voluta dai confratelli della Compagnia summenzionata, come si vede dalla presenza delle due figure incappuciate davanti al sepolcro colmo di rose[1].
Priori di San Martino alla Palma
[modifica | modifica wikitesto]- Lorenzo Viliani ( 1856- ?),
- Pietro Campolmi ( 1868 - 1876),
- Angiolo Bertini (1876- 1888),
- Francesco del Riccio (1888- 1893),
- sede vacante dal 1893 al 1927.
- Luigi Cipriani (1927-1928),
- Romano Rastelli (1930- 1954),
.....
- Lelio Guidotti (amministratore generale dal 10 aprile 2002),
- Brunetto Fioravanti (amministratore generale dal 15 ottobre 2006),
- Simone Pifizzi (amministratore generale dal 14 settembre 2007)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e I dintorni di Firenze..., 1999, pp. 139-140.
- ^ Le notizie storiche sono tratte da varie pagine del libro sulla chiesa di Carlo Calzolari e da "I dintorni di Firenze..." (entrambi in bibliografia).
- ^ F. Baggiani, p. 47.
- ^ a b c d Chiesa di San Martino alla Palma, su beweb.chiesacattolica.it.
- ^ Maria Pia Zaccheddu, Ridolfo del Ghirlandaio, Michele Tosini, Assunta e Santi, in Ghirlandaio. Una famiglia di pittori del Rinascimento tra Firenze e Scandicci, catalogo della mostra, pp. 162-165.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Carlo Calzolari, Monografia dell'antica chiesa di San Martino alla Palma, Firenze 1968.
- Franco Baggiani, Regesto di notizie organarie tratte dalla gazzetta toscana (1766-1865), Pisa, Pacini, 1987.
- Cristina Acidini (a cura di), I dintorni di Firenze. La storia, l'architettura, l'arte del territorio: Itinerari nel patrimonio storico-religioso, collana "I Luoghi della Fede", Milano, Mondadori, 1999, ISBN 88-04-46793-2.
- AA. VV., Toscana, Milano, Touring Club Italiano, 2001, ISBN 88-365-1932-6.
- Mila Guidi, Riccardo Borgoli (a cura di), Un borgo della periferia fiorentina, introduzione di Alfonso Mirto, 2006, Centrolibro Scandicci ( FI ), ISBN 88-86794-12-6.
- Riccardo Borgoli, Dalla monarchia alla Repubblica, Scandicci dal 1914 al 1944, Centrolibro Scandicci (FI), 2004 ISBN 88-86794-10-X
- Luisella Consumi, Il popolo al comune, il governo municipale di Scandicci negli anni della ricostruzione (1944-1960), prefazione di Mario G. Rossi, Centrolibro Scandicci (FI), 2003. ISBN 88-86794-08-8
- Paolo Fabbri, Scandicci verso il duemila dall'espansione edilizia a oggi, Centrolibro Scandicci (FI), 2011 ISBN 978-88-86794-16-9
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di San Martino alla Palma
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Fonte: scheda nei "Luoghi della Fede", Regione Toscana, su web.rete.toscana.it.