[go: up one dir, main page]

Vai al contenuto

Cees de Wolf

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Cees De Wolf
NazionalitàPaesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi
Calcio
RuoloAttaccante
Termine carriera1975
Carriera
Giovanili
19??Purmerend
1957-1962Purmersteijn
Squadre di club1
1962-1964Purmersteijn? (?)
1964-1967Ajax2 (1)
1967-1968Haarlem? (?)
1968Dallas Tornado9 (3)
1970-1971Haarlem? (?)
1971-1972Blauw-Wit? (?)
1972-1975Malines? (?)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 30 gennaio 2020

Cees de Wolf (Purmerend, 17 dicembre 1945Purmerend, 21 luglio 2011) è stato un calciatore olandese, di ruolo attaccante.

Cees de Wolf è nato da una famiglia cattolica di otto figli. Ha avuto un figlio, Natasja, a Malines, città nel quale risiedeva poiché giocava nel club cittadino.[1]

Dopo il ritiro dal calcio giocato aprì un bar e poi una società di arredamento dopo il suo divorzio.[1] Dalla seconda moglie de Wolf ebbe un altro figlio, Boy, che seguì le orme paterne giocando nel Volendam e nell'Omniworld.[1] É morto il 21 luglio 2011 a causa di un tumore al colon.[1]

Caratteristiche tecniche

[modifica | modifica wikitesto]

Di ruolo ala sinistra, pur dotato tecnicamente era poco disciplinato negli allenamenti e passava molto tempo nei locali.[1]

Cees de Wolf si formò nelle squadre della sua città natale, il Purmerend ed il Purmersteijn: con il secondo club esordì in prima squadra nella stagione 1962-1963 e con cui vince il campionato di Eerste Klasse 1A.[1]

Nel 1964 viene acquistato dall'Ajax.[2] Esordisce con i lancieri il 19 settembre 1965, subentrando nell'incontro valido per la KNVB beker 1965-1966 contro il De Volewijckers, terminato con la vittoria dei biancorossi per 5-0 ed in cui marca anche una rete.[2]

La rete di de Wolf nell'incontro Ajax-Liverpool del 7 dicembre 1966.

L'anno dopo esordisce dal primo minuto, grazie all'infortunio del titolare Piet Keizer[1], negli ottavi di finale della Coppa dei Campioni 1966-1967 nella storica vittoria per 5-1 contro il Liverpool, in cui segnò anche la rete dell'1-0 a pochi minuti dall'inizio della partita.[2][3] Quell'incontro, passato alla storia per gli inglesi come The Fog Game e de mistwedstijd per gli olandesi, è considerato come primo esempio del Calcio totale di Rinus Michels.[3] L'11 dicembre 1966 esordisce anche in campionato, nella sconfitta esterna per 2-0 contro l'ADO Den Haag, mentre la settimana seguente mette a referto la sua prima rete in campionato nella vittoria per 4-1 contro lo Xerxes.[2]

Terminata l'esperienza con l'Ajax, viene ingaggiato dai cadetti dell'Haarlem, con cui ottiene il sesto posto nella Eerste Divisie 1967-1968.

Nel 1968 si trasferì agli statunitensi del Dallas Tornado. I Tornado erano reduci dal tour mondiale voluto ed organizzato dal nuovo allenatore del club, il macedone-canadese Bob Kap, che vide la franchigia impegnata in una serie di massacranti incontri tra Africa, Europa, Asia e Oceania.[4][5] Il tour ebbe effetti devastanti sulla squadra durante la stagione regolare, la prima della neonata NASL, che nonostante l'allontanamento di Kap, inanellò una lunga serie di sconfitte.[5] La squadra chiuse il torneo al quarto ed ultimo posto della Gulf Division, con sole due vittorie e quattro pareggi ottenuti a fronte di ben 26 sconfitte.

Nel 1970 de Wolf torna in patria, sempre all'Haarlem, per giocare nell'Eredivisie 1970-1971. Con il suo club retrocesse in cadetteria al termine del campionato.

Dopo un'esperienza con i cadetti del Blauw-Wit, nel 1972 si trasferisce in Belgio per giocare nel Malines. Con i giallorossi gioca tre stagioni nella massima serie, ottenendo come miglior piazzamento il quinto posto nella Division I 1972-1973.

  1. ^ a b c d e f g (NL) Cees de Wolf 1945-2011, su Volkskrant.nl. URL consultato il 1º febbraio 2020.
  2. ^ a b c d (EN) Cees de Wolf, su Afc-ajax.info. URL consultato il 1º febbraio 2020.
  3. ^ a b 7 dicembre 1966. Il grande Ajax nasce nella nebbia, su Numeroquattordici.com. URL consultato il 1º febbraio 2020.
  4. ^ (EN) Dallas Tornado: Football's most bizarre pre-season tour, su Bbc.com. URL consultato il 26 maggio 2019.
  5. ^ a b (EN) 50 YEARS LATER: The Story of the Dallas Tornado's Infamous World Tour of 1967, su Fcdallas.com. URL consultato il 26 maggio 2019.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]