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Caterina Biancolelli

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Caterina Biancolelli nel ruolo di Colombina

Caterina Biancolelli, nota con il nome di Colombina (Parigi, 1665Parigi, 22 febbraio 1716), è stata un'attrice teatrale italiana naturalizzata francese.

Arlecchino e Colombina, di Giovanni Domenico Ferretti

Caterina Biancolelli nacque a Parigi nel 1665, figlia degli attori Dominique Biancolelli (Domenico Giuseppe Biancolelli) e Orsola Cortesi.[1][2][3][4]

Caterina Biancolelli esordì all'età di ventidue anni l'11 ottobre 1687, assieme alla sorella Francesca Maria Apolline Biancolelli, nella commedia intitolata Arlequin Prothée, parodia di A. M. Nolant de Fatouville della Bérénice di Jean Racine, interpretando la parte di servetta con il nome di Colombina,[1][2] in ricordo della nonna paterna, Isabella Franchini, moglie di Francesco Biancolelli, il capostipite di origine emiliana della famiglia di attori italiani attivi nei secoli XVII e XVIII in Francia e in Italia.[2][5][6]

Ottenne successi immediati, grazie alle sue capacità sia come ballerina sia come cantante raffinata e soprattutto per le sue recitazioni argute, ironiche ed espressive: Caterina Biancolelli si caratterizzò per una bella presenza scenica, per una voce dolce e impeccabile, per una intensa e raffinata gestualità.[1][2]

Nel 1695, nella commedia Le retour de la foire de Bezons, indossò un abito con figure geometriche colorate, simile a quello di Arlecchino, del quale era sempre amorosa: questo costume riscosse grande popolarità anche fuori dal palcoscenico e il pittore Antoine Watteau lo raffigurò in alcune acqueforti.[1]

Nel novembre del 1685 Caterina Biancolelli sposò a Fontainebleau l'attore Pierre Lenoir de la Thorillière.[2][4]

Quando la Comédie italienne fu chiusa, nel 1697, venne richiesta alla Comédie-Française, ma preferì non passare in una compagnia tradizionalmente concorrente, e quindi abbandonò il palcoscenico.[1][4]

Caterina Biancolelli morì a Parigi il 22 febbraio 1716.[1]

  1. ^ a b c d e f Ada Zapperi, Biancolelli, Caterina, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 10, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1968. URL consultato il 12 giugno 2019.
  2. ^ a b c d e Biancolelli, in le muse, II, Novara, De Agostini, 1964, p. 245.
  3. ^ (EN) Caterina's Colombina, su jstor.org. URL consultato il 12 giugno 2019.
  4. ^ a b c (EN) Catarina Biancolelli (Biographical details), su britishmuseum.org. URL consultato il 12 giugno 2019.
  5. ^ (EN) Women's Comedic Art as Social Revolution: Five Performers and the Lessons of ..., su books.google.it. URL consultato il 12 giugno 2019.
  6. ^ (EN) The history of the harlequinade, su books.google.it. URL consultato il 12 giugno 2019.
  • M. Apollonio, Storia della commedia dell'arte, Milano, 1930.
  • (FR) G. Attinger, L'ésprit de la commedia dell'arte dans le théâtre français, Neuchâtel, 1950.
  • (a cura di) Maria Bandini Buti, Enciclopedia biografica e bibliografica italiana, II, 1944.
  • (FR) E. Campardon, Les spectacles de la foire, Parigi, 1877.
  • (FR) E. Campardon, Les comédiens du roi de la troupe italienne..., II, Parigi, 1880.
  • S. D'Amico, Il teatro italiano, Milano, 1933.
  • (FR) De Courville, Un apôtre de l'art du théâtre au XVIII siècle. L. Riccoboni dit Lelio, II, Parigi, 1945.
  • Enciclopedia dello spettacolo, II, Le Maschere, 1960.
  • Emilio Faccioli, Il Teatro Italiano, Einaudi, 1975.
  • G. Gallina, Teatro completo, XVIII, Milano, Treves, 1930.
  • G. Garollo, Dizionario biografico universale, II, Milano, Cisalpino Goliardica, 1907.
  • (FR) T. S. Gueullette, Notes et souvenirs sur le théâtre italien au XVIII siècle, Parigi, 1938.
  • (FR) F. Parfaict e C. Parfaict, Histoire de l'ancien théâtre italien, Parigi, 1753.
  • L. Rasi, I comici italiani, Firenze, 1897.
  • (FR) M. Sand, Masque et bouffons, comédie italienne, Parigi, 1862.
  • Mirella Schino, Profilo del teatro italiano dal XV al XX secolo, Carocci, 2003.

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