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Cornovaglia (Francia)

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La bandiera della Cornovaglia francese
Localizzazione della Cornovaglia francese nella Bretagna storica

La Cornovaglia (in francese: Cornouaille; in francese antico: Cornẅaille; in bretone: Kernev o Bro-Gernev; 5.961 km²[1]; 475.000 ab. circa[1]), chiamata anche Cornovaglia francese (per distinguerla dall'omonima contea dell'Inghilterra sud-occidentale) è una regione (o provincia) storica della Bretagna (Francia nord-occidentale), corrispondente in gran parte al territorio meridionale dell'attuale dipartimento del Finistère (Bretagna nord-occidentale), a cui bisogna aggiungere anche un tratto (quello occidentale e quello meridionale) del dipartimento delle Côtes-d'Armor e un tratto del Morbihan settentrionale (v. l'elenco dei comuni)[2].

L'antico capoluogo è Quimper.[3]

Altre famose località sono Concarneau, Landévennec, Locronan, Camaret-sur-Mer, Crozon, Douarnenez, Quimperlé, Pont-Aven, Penmarch, Pleyben, Plougastel-Daoulas e Argol.[2]

La regione storica della Cornouaille (v. mappa a lato) confinava a nord con il Léon e il Trégor (corrispondenti all'attuale Finistère settentrionale), ad est con il Pays de Saint-Brieuc e a sud con il Vannetais.

Si trovano nel territorio della regione storica della Cornouaille i seguenti comuni[2][4]:

Al censimento del 2007, la Cornovaglia francese contava una popolazione di 475.233 abitanti.[1] La densità è di 93 abitanti per chilometro quadrato.[1]

La regione è menzionata per la prima volta con il suo nome attuale tra l'852 e l'857 dal vescovo Anaweten, che parlò di Cornugallensis.[5]

Nella bandiera della Cornovaglia francese è raffigurato un montone su sfondo azzurro.[6][7]
Deriva dallo stemma araldico della famiglia de Cornouaille.[6]

La raffigurazione di un montone si rifà forse al fatto che in lingua bretone "Cornovaglia" si dice Kern o Kernev e che kern significa "corno", mentre knev significa "vello".[6][7]
Sono state avanzate anche altre ipotesi secondo cui sarebbe da far risalire al fatto che gli abitanti della regione sono visti come dei "montoni" dai loro vicini, ma tale ipotesi sarebbe da rigettare.[6]

Economia moderna

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Prodotti tipici

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Tra i prodotti tipici della regione, vi sono il sidro[8] e la maiolica di Quimper[9]

Principali mete turistiche della regione sono Camaret-sur-Mer, Concarneau (nota per la sua "ville close"), Locronan (nota per i suoi edifici in granito) e Quimper.[10]

Principali monumenti della regione

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Tra i principali monumenti della regione, figurano la Cattedrale di Quimper e l'Abbazia di Landévennec.[11]

Nella regione si trovano anche alcuni tra i complessi parrocchiali (in francese: enclos paroissiaux) più famosi della Bretagna, quali il Complesso parrocchiale di Argol, il Complesso parrocchiale di Pleyben e il Complesso parrocchiale di Plougastel-Daoulas.[12]

Feste ed Eventi

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  1. ^ a b c d GeoBreizh: La Bretagne en chiffres > Provinces historiques > Cornouaille[collegamento interrotto]
  2. ^ a b c GeoBreizh: Recherche des villes par pays historique > Cornouaille, su geobreizh.com. URL consultato il 30 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2010).
  3. ^ Arnavorig: Quimper, capitale de Cornouaille, su anarvorig.com. URL consultato il 30 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2011).
  4. ^ GeoBreizh: Noms des habitants > Pays historiques > Cornouaille, su geobreizh.com. URL consultato il 30 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2010).
  5. ^ Ancient Sites: Cornouaille[collegamento interrotto]
  6. ^ a b c d Banniel.com: Le drapeau de Cornouaille et la danse du bélier, su banniel.com. URL consultato il 30 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2013).
  7. ^ a b Geobreizh: Cornouaille > Drapeau, su geobreizh.com. URL consultato il 30 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2010).
  8. ^ "Le Cornouaille": le cidre AOC Archiviato il 18 marzo 2011 in Internet Archive.
  9. ^ A.A.V.V., Bretagna, Dorling Kindersley, London, 2003 - Mondadori, Milano, 2004, p. 164
  10. ^ A.A.V.V., Bretagna, op. cit.
  11. ^ A.A.V.V., Bretagna, op. cit., pp. 162-163 e p. 146
  12. ^ A.A.V.V., Bretagna, op. cit., p. 139
  13. ^ Copia archiviata, su festival-cornouaille.com. URL consultato il 30 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2011).

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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