Toronto Raptors
Toronto Raptors Pallacanestro | |
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Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Rosso, nero, viola, oro, bianco[1][2][3] |
Simboli | Dinosauro |
Dati societari | |
Città | Toronto (ON) |
Nazione | Canada |
Campionato | NBA |
Conference | Eastern Conference |
Division | Atlantic Division |
Fondazione | 1995 |
Denominazione | Toronto Raptors 1995-presente |
Proprietario | Maple Leaf Sports & Entertainment |
Presidente | Masai Ujiri |
General manager | Bobby Webster |
Allenatore | Darko Rajaković |
Impianto | Scotiabank Arena (19,800 posti) |
Sito web | www.nba.com/raptors |
Palmarès | |
Titoli NBA | 1 |
Titoli di conference | 1 |
Titoli di division | 7 |
Stagione in corso |
I Toronto Raptors sono una delle trenta squadre di pallacanestro che militano nel massimo campionato professionistico statunitense e canadese, la National Basketball Association.
Sono al momento unica franchigia NBA canadese dal trasferimento dei Vancouver Grizzlies a Memphis. La squadra ha finora adottato una linea di mercato internazionale investendo come nessun altro su giocatori non statunitensi e in particolar modo europei (nel tempo, tuttavia, questa linea è stata adottata anche da altre squadre, come i Denver Nuggets): apice di questa politica fu la chiamata di Andrea Bargnani come prima scelta assoluta al Draft NBA 2006. I Raptors sono inoltre stati i primi a far debuttare un giocatore italiano in NBA (escluso il naturalizzato Mike D'Antoni), ovvero Vincenzo Esposito nel 1995.
Con il titolo conquistato nel 2019 i Raptors sono diventati la prima franchigia non statunitense ad aggiudicarsi un'edizione della NBA.
Storia
La nascita: il ritorno della NBA in Canada
Dopo 50 anni dall'estinzione della prima squadra di Toronto, i Toronto Huskies debuttanti nella BAA 1946 e scioltasi a fine stagione, i Toronto Raptors vengono fondati nella stagione 1995-96 grazie al primo general manager Isiah Thomas, insieme agli allora Vancouver Grizzlies, come franchigie espansione della NBA in Canada. Toronto Raptors deve il suo nome alla scelta dei fans in un periodo in cui imperversava Jurassic Park[4]. Giocavano allo SkyDome, impianto polifunzionale con tetto semovente, dove rimasero fino al 1999. In quella prima stagione suscitò polemiche la prima scelta di Damon Stoudamire, che si rivelò eccelso giocatore, vincendo anche il titolo di matricola dell'anno. A partire dal 1999 iniziarono a giocare nell'Air Canada Centre nel derby tutto canadese esordendo contro i Vancouver Grizzlies.
I primi anni nel campionato di basket più spettacolare del mondo sono un disastro, collezionando strisce negative impressionanti, in particolare nella stagione 1997-98 dove conquista 16 vittorie a fronte di 66 sconfitte, a causa dell'infortunio delle sue stelle.
1998-2005: l'era di Vince Carter
Nel 1998, la prima scelta ai draft dei Toronto Raptors segna decisamente una svolta nella storia della franchigia, con l'arrivo in Canada di Vince Carter, che si rivelerà subito un eccezionale atleta, giocatore e nuova stella della NBA.
Infatti nella stagione 1999-2000 i Raptors sorprendono il pubblico conquistando i play-off per la prima volta nella storia della franchigia, grazie alla maturazione della propria stella Vince Carter. I Raptors verranno eliminati dai New York Knicks al primo turno.
I progressivi miglioramenti della squadra e la crescita della fama di Vince Carter attraggono molti fans intorno alla squadra, molti dei quali non erano mai stati appassionati di basket.
L'anno successivo le cose vanno ancora meglio: conquistati senza problemi i playoff (47 vinte - 35 perse), sconfiggono al primo turno i New York Knicks e perdono contro i Philadelphia 76ers di Allen Iverson e Dikembe Mutombo giocando la loro migliore serie nei playoff fino ad allora. La serie fu persa con un tiro da tre sbagliato di Vince Carter a 4 secondi dalla sirena finale in gara 7.
Nella stagione 2001-02 conquistano l'accesso ai play-off ma sono sconfitti dai Detroit Pistons: l'infortunio di Vince Carter e le magie di Ben Wallace e Jerry Stackhouse affossano in poco tempo la squadra.
L'anno 2003-04 viene concluso con un record mediocre (33 vinte - 49 perse), che non permette ai Raptors l'accesso ai playoff.
2005-2010: la fine dell'era Carter, l'inizio dell'era Bosh
Nel corso della stagione 2004-05 la stella della squadra, Vince Carter, viene ceduto ai New Jersey Nets, il che promuove la scelta nº4 del draft NBA 2003, Chris Bosh, a timoniere della squadra e speranza attorno a cui costruire il futuro della franchigia.
Il 28 febbraio 2006 i Raptors, dopo il licenziamento di Rob Babcock, annunciano la nomina a nuovo presidente di Bryan Colangelo. Il nuovo GM si fa subito notare con delle discusse mosse di mercato come la cessione del promettente rookie Charlie Villanueva ai Milwaukee Bucks in cambio del playmaker T.J. Ford. Al draft NBA 2006 un'altra scelta sorprendente: Andrea Bargnani, cestista romano proveniente da tre stagioni alla Benetton Treviso, è scelto prima scelta assoluta, diventando così il primo cestista europeo in assoluto a essere riuscito in tale impresa. Vengono messi sotto contratto anche altri due giocatori provenienti dall'Europa, Jorge Garbajosa (Club Baloncesto Málaga) ed Anthony Parker (Maccabi Tel Aviv).
I frutti della nuova gestione si fanno subito vedere, infatti nella stagione 2006-07 i Raptors riescono a ritrovare i play-off dopo cinque anni di assenza vincendo, per la prima volta nella loro storia, il titolo dell'Atlantic Division con un record di 47 partite vinte e 35 perse.
Il primo turno dei play-off vede la squadra canadese scontrarsi con i New Jersey Nets: in gara-1 i Raptors sono visibilmente emozionati (sono la squadra con meno giocatori ad aver affrontato i playoff NBA) e, nonostante il favore del campo, non riescono ad arginare il gioco dei Nets che si impongono 91-96. In gara-2 la squadra riesce a ritrovare il gioco espresso durante la regular season vincendo 89-83, pareggiando la serie. Durante la stessa gara viene premiato l'allenatore Sam Mitchell, come miglior allenatore della stagione NBA. La serie si sposta sul campo dei Nets dell'ex dei Raptors Vince Carter, i quali si impongono sia in gara-3 che in gara-4 con il rispettivo punteggio di 102-89 e 102-81, dominando completamente le partite grazie soprattutto alle incredibili prestazioni di Jason Kidd. In gara-5 si ritorna a Toronto dove i Raptors, chiamati alla vittoria per non uscire dai play-off, riescono ad imporsi 98-96, ritrovando un buon gioco e un Andrea Bargnani in grande spolvero (17 punti con il 100% al tiro nel primo tempo). In gara-6 però i Nets riescono a chiudere la serie vincendo 98-97 una partita decisa nelle battute finali da un canestro di Richard Jefferson e un passaggio errato di José Calderón ad una manciata di secondi dalla sirena.
Il 14 maggio, come omaggio al grande lavoro svolto per la squadra, Bryan Colangelo viene premiato come NBA Executive of the Year Award della stagione 2006-07.[5]
La stagione successiva si apre con un movimentato mercato che vede la partenza di Morris Peterson (dopo 7 anni di militanza nei Raptors) e l'arrivo di pedine importanti come Carlos Delfino dai Detroit Pistons, Jason Kapono dai Miami Heat e la scoperta Jamario Moon. La stagione 2007-08 soffre di alti e bassi, mostrando una marcata carenza di gioco da parte della franchigia canadese, complici i numerosi infortuni (su tutti Jorge Garbajosa e T.J. Ford) e il rafforzamento delle dirette concorrenti per la division. Chiudono sesti nella classifica dell'Eastern Conference con 41 vittorie e 41 sconfitte, finendo accoppiati nel primo turno di playoff con gli Orlando Magic, da cui vengono eliminati in cinque partite, con il risultato di 4-1.
Nel Draft NBA 2008 i Raptors hanno a disposizione la diciassettesima scelta, con la quale prendono Roy Hibbert. Il nuovo giocatore viene però girato qualche giorno dopo agli Indiana Pacers in un trade che vede coinvolti anche Radoslav Nesterovič, T.J. Ford e Maceo Baston, i quali vengono scambiati per Jermaine O'Neal e il rookie Nathan Jawai (trade tra l'altro ingenuamente rivelata la notte del draft NBA da Brandon Rush, scelto dai Blazers, ma che sarebbe dovuto subito andare agli Indiana Pacers insieme a Jarrett Jack in cambio di Ike Diogu).[6]
I risultati stentano però ad arrivare e così il 3 dicembre 2008 Sam Mitchell viene rimosso dall'incarico di head coach, e sostituito dal vice Jay Triano.[7] Nonostante il cambio alla guida le prestazioni non migliorano, così Bryan Colangelo nel tentativo di risollevare le sorti della squadra porta a compimento una nuova trade che vede in partenza dopo pochi mesi dal suo arrivo Jermaine O'Neal, il quale insieme a Jamario Moon approda ai Miami Heat in cambio di Marcus Banks e Shawn Marion. La stagione nonostante un notevole miglioramento sia a livello di gioco che di risultati (grazie soprattutto all'esplosione di Andrea Bargnani e all'apporto difensivo di Marion) si conclude con la squadra canadese fuori dai play-off e con l'assegnazione della nona scelta nel Draft NBA 2009.
La nuova stagione inizia con un Bryan Colangelo scatenato sul mercato che porta ad una rivoluzione della squadra confermando solamente tre giocatori della precedente stagione: Andrea Bargnani, José Calderón e Chris Bosh.
I primi movimenti iniziano il 9 giugno 2009 quando Jason Kapono viene scambiato con i Philadelphia 76ers in cambio di Reggie Evans.[8] Il 25 giugno al Draft NBA 2009 Toronto chiama con la nona scelta DeMar DeRozan dalla University of Southern California. I Raptors inoltre, battendo in extremis la concorrenza dei Portland Trail Blazers[9], riescono ad accaparrarsi le prestazioni del free agent Hidayet Türkoğlu protagonista di una grande stagione nel 2008-09 con gli Orlando Magic. Di contraccolpo però lo svincolato Anthony Parker decide di lasciare Toronto per approdare ai Cleveland Cavaliers. Nel contempo il GM Bryan Colangelo riesce a portare in Canada, attraverso una sign&trade che coinvolge ben 4 squadre (Toronto, Dallas, Orlando e Memphis[10]), Devean George e Antoine Wright (ex Mavericks), liberandosi di Kris Humphries, Shawn Marion e Nathan Jawai, tutti accasatisi a Dallas. Poco tempo dopo però, George viene scambiato per la guardia dei Golden State Warriors, Marco Belinelli che segue così le sorti del compagno di nazionale Bargnani (con cui forma il primo duo di giocatori italiani in NBA). Nel contempo i Raptors riescono ad acquisire anche le prestazioni di Jarrett Jack e Radoslav Nesterovič (per il secondo si tratta di un ritorno) entrambi reduci da una stagione agli Indiana Pacers. Il 17 agosto 2009 attraverso una sign&trade che porta l'argentino Carlos Delfino ai Bucks, Toronto acquisisce le prestazioni di Amir Johnson e Sonny Weems (entrambi provenienti dai Milwaukee Bucks); nell'operazione viene coinvolto anche il giovane playmaker serbo Roko Ukić che, chiuso nelle rotazioni dal nuovo acquisto Jack, si trasferisce ai Bucks.
Dall'8 dicembre 2009, i Raptors introducono una maglia speciale per ricordare i Toronto Huskies. La divisa storica, dai colori bianco-blu, verrà usata in sei incontri della stagione 2009-10 (Minnesota, New Jersey, Miami, Memphis, New York e Utah) per poi essere adoperata come maglia di riserva.[11] Le aspettative sulla squadra canadese in questa stagione erano piuttosto alte, soprattutto dopo l'acquisto di Türkoglu, ma dopo un buon inizio si ebbe un crollo nella parte finale della stagione che costò la qualificazione ai playoff.
2010-2013: l'addio di Bosh e la ricostruzione
Nella stagione 2010-2011 dopo sette anni a Toronto la stella della squadra Chris Bosh decide di non rinnovare il contratto con i Raptors e di trasferirsi ai Miami Heat (i Raptors ricevono dagli Heat alcuni future scelte al draft e una sostanziosa trade exception) andando così a formare i "Big Three" con altre due stelle della NBA come Dwyane Wade e LeBron James.
Nel Draft 2010 i Raptors scelgono Ed Davis con la 13ª scelta assoluta e acquistano Solomon Alabi, centro inizialmente scelto alla 50ª posizione da Dallas.
Durante la off-season il general manager Bryan Colangelo cede subito la grande delusione della passata stagione, il turco Hidayet Türkoğlu, che si accasa a Phoenix in cambio del brasiliano Leandro Barbosa, Dwayne Jones e una trade exception. Venne ceduto anche Marco Belinelli ai New Orleans Hornets in cambio di Julian Wright.
Toronto imbottisce ancora di più la già folta presenza di giocatori internazionali nel roster acquistando da Houston il centro australiano David Andersen e firmando il lituano Linas Kleiza di cui, prima del suo trasferimento all'Olympiakos, detenevano i diritti i Denver Nuggets. Il 20 novembre il playmaker titolare Jarrett Jack, David Andersen e Marcus Banks vengono ceduti ai New Orleans Hornets in cambio di Predrag Stojaković, Jerryd Bayless e una somma in denaro (questa è la seconda operazione dei canadesi con gli Hornets dopo quella che ha portato Belinelli in Louisiana in estate). Tuttavia, dopo soli 2 mesi, Stojaković in gennaio verrà ceduto ai Dallas Mavericks (con cui a fine anno si laureerà campione NBA per la prima e unica volta in carriera) in cambio di Alexis Ajinça.
Il 16 febbraio 2011 è il giorno del ritorno da avversario di Chris Bosh all'Air Canada Centre, l'ex Raptor è accolto dal pubblico di casa con sonori fischi e brusii ma firma 25 punti e gli Heat si impongono per 103-95, nonostante il top-scorer della partita sia Andrea Bargnani, autore di 38 punti. Il 18 maggio 2011 viene rinnovato il contratto al GM Bryan Colangelo.
Nel giugno del 2011 viene firmato come head coach Dwane Casey, dopo un'esperienza non entusiasmante sulla panchina dei Timberwolves dal 2005 al 2007, è stato per 4 anni assistente dei Dallas Mavericks con cui ha vinto il titolo NBA nella passata stagione; dopo quasi tre stagioni non viene riconfermato Jay Triano che quindi chiude la sua esperienza ai Raptors con un record di 87 vinte e 142 perse.
Al Draft NBA 2011 viene scelto con la chiamata nº5 il centro lituano Jonas Valančiūnas che però decide di rimanere a giocare nella madrepatria con il Lietuvos Rytas decidendo di arrivare nella NBA solo dal 2012-13. La stagione 2011-12 viene caratterizzata dal lockout che ritarda l'inizio del campionato di quasi due mesi facendolo partite il 25 dicembre con un calendario ridotto a 66 partite stagionali.
Colangelo pianifica una stagione di transizione, viene riconfermato il blocco di giovani della precedente stagioni guidati da Andrea Bargnani e DeMar DeRozan e vengono aggiunti dal mercato dei free-agent giocatori esperti come il trentaseienne Anthony Carter, il ventisettenne centro Aaron Gray proveniente dagli Hornets, l'ala Rasual Butler e il centro trentatreenne Jamaal Magloire, nativo di Toronto e proveniente da tre stagioni ai Miami Heat. Magloire fu il primo giocatore canadese in assoluto ad aver giocato nei Raptors, fatto molto strano in quanto i Raptors da sempre puntano sui giocatori non statunitensi. Viene firmato anche il giovane panamense Gary Forbes, proveniente da Denver e, nell'ultimo giorno di mercato, vengono mandati Anthony Carter e Leandro Barbosa agli Indiana Pacers in cambio di una scelta al secondo turno del draft 2013 e di una somma in denaro. L'annata si rivela comunque deludente condizionata soprattutto da diversi infortuni al polpaccio di Bargnani che prima di doversi fermare stava disputando la sua migliore stagione in carriera.
In vista stagione 2012-13 i Raptors tentano un colpo di mercato cercando l'ingaggio di Steve Nash (2 volte MVP e 8 volte All-Star); il giocatore, rimasto free agent dopo la scadenza del contratto con i Phoenix Suns, riceve infatti un'offerta di tre anni a 36 milioni di dollari dai Raptors salvo però poi accettare a sorpresa quella dei Los Angeles Lakers. Il 31 gennaio 2013 piazzano un importante colpo acquisendo l'ala piccola Rudy Gay dai Memphis Grizzlies in uno scambio che coinvolge anche i Detroit Pistons, cedendo al contempo Calderón ed Ed Davis. Nonostante la squadra non riesca ancora una volta a qualificarsi ai play-off, chiudendo con un bilancio di 34-48, ad appena 4 vittorie dalla zona play-off, è la prima stagione dal 2009 in cui i Raptors chiudono con un bilancio vincente in casa.
2013-2018: l'avvento di Masai Ujiri e l'era Lowry-DeRozan
Nell'estate il nuovo presidente del Maple Leaf Sports & Entertainment (MLSE) Tim Leiweke decide per un cambio di rotta sostituendo il GM Bryan Colangelo con Masai Ujiri, Executive of The Year 2013, già in passato parte dell'organizzazione dei Toronto Raptors. Mosse fondamentali del General Manager di origini africane sono le cessioni di Andrea Bargnani e Rudy Gay; il primo venne ceduto il 10 luglio 2013 ai New York Knicks in cambio di Steve Novak, Quentin Richardson e Marcus Camby (anche se solo Novak figurerà nei 15 finali per la stagione in quanto gli altri due sono stati tagliati prima dell'inizio),[13] il secondo invece venne ceduto l'8 dicembre ai Sacramento Kings insieme ad Aaron Gray e Quincy Acy in cambio di Greivis Vásquez, John Salmons, Patrick Patterson e Chuck Hayes. L'innesto di questi nuovi giocatori portano i Raptors da un inizio stentato a prestazioni molto positive nella pur modesta Eastern Conference. Con un record di 48-34 i Raptors arrivano terzi nella Eastern Conference, tornando così ai play-off dopo 6 stagioni. Tuttavia durante la post-season vennero sorprendentemente eliminati per 4-3 dai Brooklyn Nets arrivati sesti in RS.
Al Draft NBA 2014 i Raptors selezionano Bruno Caboclo (che in futuro si rivelerà una delusione), Xavier Thames e DeAndre Daniels. Tuttavia soltanto il primo figurerà nella rosa della squadra all'inizio della stagione. Il 1º luglio 2014 i Raptors cedettero John Salmons agli Atlanta Hawks in cambio di Lou Williams e dei diritti su Lucas Nogueira (16ª scelta al Draft NBA 2013 dei Boston Celtics i cui diritti sono stati ceduti prima ai Dallas Mavericks e poi agli Hawks prima di essere ceduti ai Raptors).[14] Lou Williams si rivelò importante per la franchigia canadese in quanto disputò 80 partite tutte da subentrante ma totalizzando di media 15,5 punti. Questo gli valse la vittoria del premio di Sixth Man Of The Year, diventando il primo giocatore nella storia dei Toronto Raptors a vincere quel premio. In RS i canadesi totalizzarono un record di 49-33, arrivando quarti nella Eastern Conference. Tuttavia nei play-off delusero, venendo eliminati come l'anno precedente al primo turno, ma stavolta con un sonoro 4-0 rifilatogli dagli Washington Wizards (in gara-4 persero con addirittura 29 punti di scarto per 124-95).
La stagione 2015-16 vede per la terza volta consecutiva i Raptors vincitori della loro Division, con un totale di 56-26, nuovo record di franchigia. Per la prima volta nella loro storia i Raptors, dopo aver superato Indiana Pacers e Miami Heat per 4-3 faticando, accedono alle finali di conference per la prima volta nella loro storia; lì affrontarono i Cleveland Cavaliers, futuri campioni NBA contro cui i Raptors persero la serie per 4-2, uscendo con dignità. In gara-3 fu da segnalare la super prestazione di Bismack Biyombo che raccolse 26 rimbalzi totali, stabilendo così il record assoluto di franchigia.[15][16] Tuttavia in estate Biyombo lasciò i Raptors per accasarsi agli Orlando Magic. Il valore dei Raptors si attesta attorno ai 980 milioni di dollari. Come rendimento è la migliore franchigia sotto il miliardo di dollari di valore[17] (fatturato circa 193 milioni di dollari[18]). Dopo l'ottima stagione disputata Il suo valore cresce a 1.125 milioni di dollari[19].
Dalla stagione 2016-17 per 6 partite hanno introdotto come quinta divisa ufficiale una nuova canotta blu in omaggio ai 70 anni dei Toronto Huskies[20]. In febbraio i Raptors finalizzarono 2 acquisti per essere più competitivi nei playoffs: il 14 febbraio 2017 i canadesi cedettero Terrence Ross, giocatore importante per loro in uscita dalla panchina, agli Orlando Magic in cambio di Serge Ibaka,[21] mentre durante la trade dead-line venne ceduto Jared Sullinger (giocatore acquistato nella sessione estiva di mercato ma che deluse nelle poche occasioni in cui scese in campo) insieme a due future seconde scelte in cambio di P.J. Tucker,[22] che andò a colmare il vuoto lasciato dalla cessione di Ross. Per Tucker questo si trattò di un ritorno in quanto giocò nei Raptors nella stagione da rookie (ovvero la stagione 2006-2007 in quanto fu la 35ª scelta al Draft NBA 2006) in cui venne tagliato in marzo. In tale stagione segnata dall'infortunio di Kyle Lowry alla All Star Game, che lo costringe a saltare quasi tutta l'ultima parte di regular season,[23] DeMar DeRozan, la stella più pagata (oltre 26500000 $)[24] dei Toronto Raptors, nonché il secondo più pagato dalla NBA,[25] eguaglia il record di Michael Jordan mettendo a referto almeno 30 punti nelle prime 5 gare di regular season, e stabilì un nuovo record per i Toronto Raptors mettendo a segno almeno 35 punti in 12 gare. L'8 aprile 2017, con i 38 punti messi a segno contro i Miami Heat, supera il record di Vince Carter della stagione 2000/1, segnando oltre 30 punti in 31 partite in stagione. Il 9 aprile 2017, con i 35 punti messi a segno contro i Knicks, diventa il secondo Raptors nella storia dopo Vince Carter a segnare almeno 2000 punti in stagione[26]. Finiscono la stagione al terzo posto, a 51 vittorie (è la 2ª volta nella storia, nonché il 2º anno di fila che superano le 50 vittorie) raggiungendo i Cavaliers proprio con la vittoria a Cleveland all'ultima giornata. Dopo i record di DeRozan, questo è un anno record anche i Raptors, i quali hanno segnato più punti totali (8.762) e punti a partita (106.9) quest'anno che in qualsiasi altra stagione nella storia della franchigia. I massimi precedenti erano 8.534 punti totali e 104,1 punti a partita, situato nel 2009-10. I Raptors stabilirono il record di squadra per il pace (94.7 possessi palla per 48 minuti) e per il punteggio offensivo (112,3 punti per 100 possessi)[27]. Nei Playoffs eliminano i Milwaukee Bucks 4-2 per perdere in semifinale con i Cleveland Cavaliers, guidati da uno strepitoso LeBron James, con un sonoro 4-0.
L'anno successivo, dopo aver vinto la regular season (con il nuovo record di franchigia a 59 vittorie, qualificandosi per i playoff già alla sessantaquattresima partita), vengono eliminati ai Playoffs con il medesimo risultato dell'anno precedente dai Cavaliers, con LeBron che si conferma nuovamente il loro incubo personale. Ciò porta al licenziamento di Dwane Casey, che lo stesso anno era stato nominato Coach of the Year, con la promozione a capo allenatore di Nick Nurse il 14 giugno successivo.[28]
2018-oggi: l'addio di Casey e DeRozan, l'arrivo di Kawhi Leonard e il primo titolo NBA
Il 14 luglio 2018, DeMar DeRozan, insieme a Jakob Pöltl ed una scelta protetta al primo giro del Draft NBA 2019, vengono ceduti ai San Antonio Spurs in cambio di Kawhi Leonard e Danny Green.[29] A febbraio 2019 arriva anche Marc Gasol (il più giovane dei fratelli Gasol), in un trade con i Memphis Grizzlies in cambio di Jonas Valančiūnas, Delon Wright, C.J. Miles e ad una chiamata al secondo giro nel 2024.[30] Il 25 maggio 2019 vincono il titolo della Eastern Conference e accedono per la prima volta nella loro storia alle NBA Finals nelle quali scontrano i Golden State Warriors. Il 13 giugno 2019 in Gara-6 alla Oracle Arena di Oakland concludono la serie (4-2) e si aggiudicano il loro primo titolo NBA. Kawhi Leonard viene premiato MVP delle NBA Finals (con voto quasi unanime, unico voto diverso a favore di Fred VanVleet), divenendo il primo di sempre a ricevere il suddetto premio come giocatore delle due diverse Conference (Spurs nel 2014 e Raptors, appunto, nel 2019).
L'anno successivo i Raptors perdono la loro stella Kawhi Leonard, passato da free-agent ai Los Angeles Clippers, oltre a Danny Green, passato ai Los Angeles Lakers. Nonostante ciò, si posizionano secondi nella Eastern Conference con un record di 53-19, in una stagione abbreviata a causa della pandemia di COVID-19, ottenendo così la più alta percentuale di vittorie nella stagione regolare nella storia della franchigia (73,6%). Ai playoffs (iniziati più tardi del normale, in agosto, nella cosiddetta "bolla di Orlando"), i Raptors eliminano agevolmente i Brooklyn Nets per 4-0. Al secondo turno incontrano i Celtics, che li eliminano in sette gare.
Arene di gioco
- SkyDome (1995–1999)
- Occasionalmente (1995–1999):
- Maple Leaf Gardens
- Copps Coliseum
- Air Canada Centre (1999–2018)
- ScotiaBank Arena (2018-Attuale)
Squadra attuale
Roster Toronto Raptors | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Giocatori | Staff tecnico | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Roster • Transazioni |
Record stagione per stagione
Campione NBA | Campione di Conference | Campione di Division |
Stagione | V | P | % | Playoff | Risultati |
---|---|---|---|---|---|
Toronto Raptors | |||||
1995-96 | 21 | 61 | 25,6 | ||
1996-97 | 30 | 52 | 36,6 | ||
1997-98 | 16 | 66 | 19,5 | ||
1998-99[N 1] | 23 | 27 | 46,0 | ||
1999-00 | 45 | 37 | 54,9 | Perdono al Primo Turno | New York 3, Toronto 0 |
2000-01 | 47 | 35 | 57,3 | Vincono il Primo Turno Perdono le Semifinali di Conference |
Toronto 3, New York 2 Philadelphia 4, Toronto 3 |
2001-02 | 42 | 40 | 51,2 | Perdono al Primo Turno | Detroit 3, Toronto 2 |
2002-03 | 24 | 58 | 29,3 | ||
2003-04 | 33 | 49 | 40,2 | ||
2004-05 | 33 | 49 | 40,2 | ||
2005-06 | 27 | 55 | 31,3 | ||
2006-07 | 47 | 35 | 57,3 | Perdono al Primo Turno | New Jersey 4, Toronto 2 |
2007-08 | 41 | 41 | 50,0 | Perdono al Primo Turno | Orlando 4, Toronto 1 |
2008-09 | 33 | 49 | 40,2 | ||
2009-10 | 40 | 42 | 48,8 | ||
2010-11 | 22 | 60 | 26,8 | ||
2011-12[N 1] | 23 | 43 | 34,8 | ||
2012-13 | 34 | 48 | 41,5 | ||
2013-14 | 48 | 34 | 58,5 | Perdono al Primo Turno | Brooklyn 4, Toronto 3 |
2014-15 | 49 | 33 | 59,8 | Perdono al Primo Turno | Washington 4, Toronto 0 |
2015-16 | 56 | 26 | 68,3 | Vincono il Primo Turno Vincono le Semifinali di Conference Perdono le Finali di Conference |
Toronto 4, Indiana 3 Toronto 4, Miami 3 Cleveland 4, Toronto 2 |
2016-17 | 51 | 31 | 62,2 | Vincono il Primo Turno Perdono le Semifinali di Conference |
Toronto 4, Milwaukee 2 Cleveland 4, Toronto 0 |
2017-18 | 59 | 23 | 72,0 | Vincono il Primo Turno Perdono le Semifinali di Conference |
Toronto 4, Washington 2 Cleveland 4, Toronto 0 |
2018-19 | 58 | 24 | 70,7 | Vincono il Primo Round Vincono le Conference Semifinals Vincono le Conference Finals Vincono le NBA Finals |
Toronto 4, Orlando 1 Toronto 4, Philadelphia 3 Toronto 4, Milwaukee 2 Toronto 4, Golden State 2 |
2019-20[N 2] | 53 | 19 | 73.6 | Vincono il Primo Round Perdono le Semifinali di Conference |
Toronto 4, Brooklyn 0 Boston 4, Toronto 3 |
2020-21 | 27 | 45 | 37.5 | ||
2021-22 | 48 | 34 | 58.5 | Perdono al Primo Turno | Philadelphia 4, Toronto 2 |
2022-23 | 41 | 41 | 50.0 | Perdono il Play-in Game 9-10 | Chicago 1, Toronto 0 |
2023-24 | 25 | 57 | 30.5 | ||
Totale | 1096 | 1214 | 47,4 | ||
Playoffs | 57 | 66 | 46,3 | 1 Titolo NBA |
Membri della Basketball Hall of Fame
Membri Toronto Raptors nella Basketball Hall of Fame | ||||
---|---|---|---|---|
Giocatore | ||||
Num. | Nome | Ruolo | Stagione/i | Introdotto |
34 | Hakeem Olajuwon | C | 2001 – 2002 | 2008 |
1 | Tracy McGrady | G/AP | 1997 – 2000 | 2017[31] |
4 | Chris Bosh | AG/C | 2003 - 2010 | 2021 |
15 | Vince Carter | G/A | 1998–2004 | 2024 |
3 | Chauncey Billups | G | 1998 | 2024 |
Allenatore | ||||
Nome | Ruolo | Stagione/i | Introdotto | |
Lenny Wilkens1 | Allenatore | 2000 – 2003 | 1998 | |
Gene Keady | Assistente | 2005 – 2006 | 2023 | |
Contributore | ||||
Nome | Ruolo | Stagione/i | Introdotto | |
Wayne Embry | General manager | 2006 | 1999 |
Note:
- 1 In totale, Wilkens è stato introdotto nella Hall of Fame per tre volte — come giocatore, allenatore e membro della Nazionale olimpica USA 1992.
FIBA Hall of Fame
Membri Toronto Raptors FIBA Hall of Fame | ||||
---|---|---|---|---|
Giocatore | ||||
Num. | Nome | Ruolo | Stagione/i | Introdotto |
34 | Hakeem Olajuwon | C | 2001 – 2002 | 2016 |
Allenatori
Legenda | |
---|---|
PA | Partite allenate |
V | Vittorie |
S | Sconfitte |
V% | Percentuale di vittorie |
Ha trascorso l'intera sua carriera da allenatore con i Raptors | |
Eletto nella Basketball Hall of Fame |
Note: Statistiche aggiornate a fine stagione 2023-2024.
Num. | Nome | Stagione/i | PA | V | S | V% | PA | V | S | V% | Successi | Ref. | |||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Stagione regolare | Playoff | ||||||||||||||
Toronto Raptors | |||||||||||||||
1 | Brendan Malone | 1995–1996 | 82 | 21 | 61 | .256 | — | — | — | — | [32] | ||||
2 | Darrell Walker | 1996–1997 | 131 | 41 | 90 | .313 | — | — | — | — | [33] | ||||
3 | Butch Carter | 1997–2000 | 165 | 73 | 92 | .442 | 3 | 0 | 3 | .000 | [34] | ||||
4 | Lenny Wilkens | 2000–2003 | 246 | 113 | 133 | .459 | 17 | 8 | 9 | .471 | nella top 10 allenatori della storia NBA[35] | [36] | |||
5 | Kevin O'Neill | 2003–2004 | 82 | 33 | 49 | .402 | — | — | — | — | [37] | ||||
6 | Sam Mitchell | 2004–2008 | 345 | 156 | 189 | .452 | 11 | 3 | 8 | .273 | 2006–07 Allenatore dell'anno NBA[38] | [39] | |||
7 | Jay Triano | 2009–2011 | 229 | 87 | 142 | .380 | — | — | — | [40] | |||||
8 | Dwane Casey | 2011–2018 | 558 | 320 | 238 | .573 | 51 | 21 | 30 | .412 | 2017–18 Allenatore dell'anno NBA | [41] | |||
9 | Nick Nurse | 2018–2023 | 390 | 227 | 163 | .582 | 41 | 25 | 16 | .610 | 2019-20 Allenatore dell'anno NBA 1 titolo NBA (2019) |
[42] | |||
10 | Darko Rajaković | 2023– | 82 | 25 | 57 | .305 | — | — | — | — |
-
Sam Mitchell è stato l'allenatore dei Raptors dal 2004 al 2008.
-
Jay Triano è stato l'allenatore dei Raptors dal 2009 al 2011.
-
Dwane Casey è stato l'allenatore che ha allenato i Raptors per il periodo più lungo, dal 2011 al 2018.
Palmarès
Palmarès Toronto Raptors | ||
Titoli | Anni | |
Titoli NBA | 1 | 2019 |
Titoli di Conference | 1 | 2019 |
Titoli di Division | 7 | 2006-2007, 2013-2014, 2014-2015, 2015-2016, 2017-2018, 2018-2019, 2019-2020 |
Premi e riconoscimenti individuali
Bill Russell NBA Finals Most Valuable Player Award
- Kawhi Leonard (2019)
- Damon Stoudamire (1996)
- Vince Carter (1999)
- Scottie Barnes (2022)
NBA Sixth Man of the Year Award
- Lou Williams (2015)
NBA Most Improved Player Award
- Pascal Siakam (2019)
- Vince Carter (2001)
- Chris Bosh (2007)
- DeMar DeRozan (2018)
- Kawhi Leonard (2019)
- Pascal Siakam (2020)
- Vince Carter (2000)
- Kyle Lowry (2016)
- DeMar DeRozan (2017)
- Pascal Siakam (2022)
- Sam Mitchell (2007)
- Dwane Casey (2018)
- Nick Nurse (2020)
NBA Executive of the Year Award
- Bryan Colangelo (2007)
- Kawhi Leonard (2019)
- OG Anunoby (2023)
- Damon Stoudamire (1996)
- Marcus Camby (1997)
- Vince Carter (1999)
- Morris Peterson (2001)
- Chris Bosh (2004)
- Charlie Villanueva (2006)
- Andrea Bargnani (2007)
- Jorge Garbajosa (2007)
- Jamario Moon (2008)
- Jonas Valančiūnas (2013)
- Terence Davis (2020)
- Vince Carter - 2000
- Terrence Ross - 2013
- Jason Kapono - 2008
Leader di franchigia
Grassetto: giocatore ancora attivo ai Raptors. Statistiche aggiornate al 2 maggio 2024.
Punti segnati | |
---|---|
Giocatore | Punti |
DeMar DeRozan | 13.296 |
Kyle Lowry | 10.540 |
Chris Bosh | 10.275 |
Vince Carter | 9.420 |
Pascal Siakam | 8.875 |
Andrea Bargnani | 6.581 |
Morris Peterson | 6.498 |
Fred VanVleet | 6.090 |
Jonas Valančiūnas | 5.524 |
José Calderón | 5.235 |
Partite giocate | |
---|---|
Giocatore | Partite |
DeMar DeRozan | 675 |
Kyle Lowry | 601 |
Morris Peterson | 542 |
José Calderón | 525 |
Pascal Siakam | 510 |
Chris Bosh | 509 |
Jonas Valančiūnas | 470 |
Amir Johnson | 451 |
Andrea Bargnani | 433 |
Alvin Williams | 417 |
Fred VanVleet | 417 |
Rimbalzi presi | |
---|---|
Giocatore | Rimbalzi |
Chris Bosh | 4.776 |
Jonas Valančiūnas | 3.961 |
Pascal Siakam | 3.324 |
Kyle Lowry | 2.954 |
Antonio Davis | 2.839 |
Amir Johnson | 2.836 |
DeMar DeRozan | 2.739 |
Andrea Bargnani | 2.095 |
Vince Carter | 2.091 |
Morris Peterson | 2.064 |
Assist effettuati | ||||
---|---|---|---|---|
Giocatore | Assist | |||
Kyle Lowry | 4.277 | |||
José Calderón | 3.770 | |||
Fred VanVleet | 2.199 | |||
DeMar DeRozan | 2.078 | |||
Pascal Siakam | 1.846 | |||
Alvin Williams | 1.791 | |||
Damon Stoudamire | 1.761 | |||
Vince Carter | 1.553 | |||
Doug Christie | 1.197 | |||
Chris Bosh | 1.115 |
Palle recuperate | |
---|---|
Giocatore | Recuperi |
Kyle Lowry | 873 |
Doug Christie | 664 |
DeMar DeRozan | 655 |
Fred VanVleet | 562 |
Morris Peterson | 552 |
Vince Carter | 534 |
Alvin Williams | 517 |
OG Anunoby | 487 |
José Calderón | 469 |
Pascal Siakam | 468 |
Stoppate effettuate | |
---|---|
Giocatore | Stoppate |
Chris Bosh | 600 |
Amir Johnson | 480 |
Jonas Valančiūnas | 479 |
Vince Carter | 415 |
Antonio Davis | 405 |
Andrea Bargnani | 382 |
Marcus Camby | 360 |
Chris Boucher | 359 |
Pascal Siakam | 317 |
Serge Ibaka | 281 |
Note
- ^ (EN) Raptors Unveil New Uniforms, su Toronto Raptors. URL consultato l'8 giugno 2021.
- ^ (EN) Raptors unveil 3 new uniforms for 2020-21 season, su nba.com. URL consultato l'8 giugno 2021.
- ^ Toronto Raptors Reproduction and Usage Guideline Sheet (JPG), su mediacentral.nba.com, NBA Properties, Inc.. URL consultato il 10 agosto 2016.
- ^ Nba, le origini dei nomi: Toronto Raptors, in La Gazzetta dello Sport - Tutto il rosa della vita. URL consultato il 30 marzo 2017.
- ^ L'annuncio su NBA.com, su nba.com. URL consultato il 17 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2010).
- ^ L'annuncio del trade Pacers-Raptors, su nba.com. URL consultato il 17 settembre 2008.
- ^ Il comunicato stampa del licenziamento di Mitchell, su nba.com. URL consultato il 4 dicembre 2008.
- ^ L'annuncio dello scambio Kapono-Evans su NBA.com, su nba.com. URL consultato l'11 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2009).
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- ^ (EN) Sources: Teams agree to Marion deal, su sports.espn.go.com, 9 luglio 2009. URL consultato il 9 gennaio 2010.
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- ^ Knicks make Andrea Bargnani trade official, in ESPN.com. URL consultato il 28 dicembre 2016.
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- ^ Nba mercato: Ibaka a Toronto, Ross a Orlando, in La Gazzetta dello Sport - Tutto il rosa della vita. URL consultato il 5 aprile 2017.
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- ^ Sky Sport, NBA, Lowry fuori sei settimane. Embiid ancora out. URL consultato il 30 marzo 2017.
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- ^ (EN) 2016-17 NBA Player Contracts, su Basketball-Reference.com. URL consultato il 30 marzo 2017.
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- ^ (EN) SPURS OBTAIN DEMAR DEROZAN, JAKOB POELTL AND FIRST ROUND PICK FROM RAPTORS IN EXCHANGE FOR KAWHI LEONARD AND DANNY GREEN, su NBA.com, 18 luglio 2018. URL consultato il 13 ottobre 2018.
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- ^ Top 10 Coaches in NBA History, in NBA.com, Turner Sports Interactive. URL consultato l'11 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2012).
- ^ Lenny Wilkens Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato il 20 luglio 2008.
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- ^ Coach of the Year, in NBA.com, Turner Sports Interactive, Inc. URL consultato il 22 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2010).
- ^ Sam Mitchell Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato il 20 luglio 2008.
- ^ Jay Triano Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato il 23 aprile 2009.
- ^ Dwane Casey Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato il 21 luglio 2011.
- ^ Raptors Name Nick Nurse Head Coach, su NBA.com, 14 giugno 2018.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Toronto Raptors
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su nba.com.
- (EN) Adam Augustyn, Toronto Raptors, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 266744654 · ISNI (EN) 0000 0000 9742 677X · LCCN (EN) n96018621 |
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